Viaggiatori a Perugia
Chi parte e arriva dalla autostazione di Piazza dei Partigiani non trova le facilitazioni necessarie in termini di accoglienza e informazioni
IdeAzioni Civiche ha, al suo interno, oltre al laboratorio Cibo Salute Economia che ad oggi si sta principalmente occupando della battaglia contro la plastica nelle mense scolastiche del Comune di Perugia, un variegato gruppo di cittadini che con occhio attento e vigile osserva la realtà che ci circonda portando all'attenzione situazioni/avvenimenti che risultano a volte grotteschi. Dall'esperienza diretta di uno di noi sono scaturite delle riflessioni condivise all'interno del gruppo che hanno dato vita alla lettera/articolo che alleghiamo e che chiediamo venga pubblicata. Il nostro intento è, come sempre, quello di far capire a chi ci amministra che a volte bastano semplici soluzioni per ridare decoro e dignità alla nostra città e che noi cittadini, se ci fosse realmente concesso, saremmo ben lieti di contribuire al miglioramento dell'ambiente in cui abitiamo.
Saluti
IdeAzioni Civiche
Viaggiatori a Perugia
Come è noto a tutti quelli che viaggiano da e per Perugia, la nostra città è malamente collegata alle principali direttrici Nord-Sud della rete ferroviaria nazionale e quindi si ha spesso bisogno di avvalersi delle tante autolinee, di aziende (diversamente) pubbliche e private, che ci collegano al resto d’Italia e a molte città d’Europa.
Ma l’utilizzazione di questo servizio, specialmente per chi parte e arriva dalla stazione di Piazza dei Partigiani, non trova le facilitazioni che dovrebbe accompagnarla in termini di accoglienza e informazioni.
Non sempre infatti la biglietteria di Piazza dei Partigiani sa offrire informazioni sulle tante linee che da lì partono e arrivano, con un disagio aggravato dal fatto che assai spesso i biglietti delle varie linee private vanno acquistati in agenzie dislocate non proprio nelle vicinanze della stazione.
La cosa però più sconfortante è che la piccola sala d’attesa – che pur esiste nel minicomplesso della ministazione dei pullman di Perugia situata nella suddetta piazza dei Partigiani – nelle prime ore del mattino e in quelle serali rimane serrata nonostante vi siano partenze e arrivi anche molto presto, e fino a tarda ora. Con il risultato che tutte le sere, appena dopo le 20, chi aspetta di partire o va lì a ricevere chi arriva, viene invitato a uscire dalla sala d’attesa e a collocarsi sui marciapiedi, e senza possibilità di scampo al freddo e al gelo di questa stagione perché alla medesima ora chiude anche il bar della stazione stessa, come chiudono tutti gli altri pochissimi locali nel raggio di cinquecento metri.
La biglietteria, neanche a dirlo, è già chiusa da un po’, lasciando così viaggiatori e attendenti senza alcuna informazione sugli arrivi e le partenze, e senza alcuna possibilità di un eventuale acquisto del titolo di viaggio per chi volesse partire.
Noi riteniamo che questo disservizio sia una mancanza intollerabile per una città che, come la nostra, vorrebbe candidarsi al titolo di capitale europea della Cultura, città quindi che dovrebbe fare dell’accoglienza uno dei suoi punti di forza trovando ogni modo per facilitare gli spostamenti, gli arrivi e le partenze di chi sceglie di recarsi a Perugia. E per capire come si fa, basterebbe che chi sta perseguendo questo ambizioso titolo facesse almeno un piccolo giro in qualche cittadina, secondaria, provinciale come si vuole, del nostro continente per vedere come si offre un minimo di accoglienza e di servizio di informazione per chi decide di muoversi con un pullman.
Ma c’è poi anche un altro punto che vorremmo segnalare: visto che da più parti si ribadiscono ogni giorno problemi diffusi di criminalità in questa nostra città e si sottolinea il conseguente, crescente bisogno di sicurezza tra i suoi abitanti, bisognerebbe una buona volta far capire ai nostri amministratori che quanto più la città viene sguarnita di servizi e di intrattenimenti abituandola a un clima di coprifuoco dall’ora di cena in poi, tanto più si lasciano i suoi cittadini e i suoi visitatori in mano a chi, di quei cittadini e di quei visitatori, ha solo a cuore borsette e valigie.
Si dirà che tenere aperta una biglietteria, un bar, una sala d’attesa fino a quando parte l’ultima corsa della sera non offre la soluzione finale a questo problema, e questo è vero anche se potrebbe rappresentare una piccola parte della soluzione.
Però è certo che aiuterebbe intanto il decoro della città, evitandoci di vedere – in questa stagione in particolare – gente tutta imbacuccata che batte i piedi per terra per scaldarsi un po’, probabilmente maledicendo chi non è in grado di offrire il minimo indispensabile a un povero, malcapitato viaggiatore a/di Perugia.