C’èra una volta……e c’è ancora la scuola
Piatti
di ceramica, bicchieri di vetro,posate d’acciaio, tovaglie di
stoffa..…sembra un vecchia storia ma non lo è; succede ancora oggi
nella scuola dell’infanzia Casa dei Bambini “Santa Croce” di
Maria Montessori, dove, riconoscendo ai bambini fiducia e libertà,
sapendoli capaci di riporre attenzione e cura verso gli oggetti, se
ne hanno la responsabilità, i bambini diventano i protagonisti di un
momento così importante quanto delicato come quello
del pranzo; ecco allora che
piccole e semplici azioni come stendere
la tovaglia per apparecchiare realmente la tavola, ripiegarla e
riporla accuratamente dopo che il pranzo è finito, apparecchiare
quindi la tavola in modo completo, mangiare correttamente e
sparecchiare e riporre ogni oggetto al suo posto nelle credenze, sono
lavori che richiedono uno sviluppo graduale del carattere, per la
pazienza che è necessaria ad eseguirli e per la responsabilità che
richiedono per essere portati a compimento. Per
questa stessa ragione negli ambienti montessoriani si usano piatti e
stoviglie di ceramica, bicchieri di vetro prestando attenzione a non
romperli,ad aiutare il compagno in difficoltà. In questo ambiente
pensato per i piccoli, i bambini arrivano col personale panierino con
dentro le stoviglie: Una
volta terminato il pranzo i bambini ripongono tutto in una sacchetta
di stoffa dentro al panierino e lo riportano a casa, dove i genitori
si preoccupano di lavare le stoviglie e se fosse necessario
provvedono ad avere più sacchetti di stoffa…. Il
pensiero di Maria Montessori, può essere amato o criticato ma una
cosa è certa: esso propone una scelta che risulta vincente per più
ragioni: elimina
piatti, bicchieri, posate di plastica azzerando il problema
dell’alta tossicità di tali materiali su cui OGGI tantissimi
bambini sono costretti a mangiare;
azzera
il costo dell’acquisto delle stoviglie di plastica;
riduce
l’inquinamento, favorendo la sostenibilità ecologica;
i
prìncipi citati come esempio, permettono inoltre uno sviluppo
libero del bambino, promuovono la sua vita attiva,
riducendo la mentalità dell’usa e getta ma mostrandogli e
dimostrandogli che esiste tramite il fare una cura, un’attenzione
ed una manualità importanti, un prendersi cura l’uno
dell’altro;prìncipi questi che si rifletteranno poi anche nella
vita sociale.
Un’esperienza
quella vissuta da mia figlia che ricordo con molta nostalgia a cui è
opportuno guardare per tornare ad una scuola per e dei BAMBINI.
Alessia Stefanini
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