Il presidio Antonio Montinaro di Libera Perugia ha deciso di avviare un monitoraggio dei bar della città di Perugia che non hanno al loro interno macchine mangiasoldi (slot machine) con l’obiettivo di costruire una mappa da mettere a disposizione della collettività.

Crediamo che un monitoraggio della situazione esistente in città possa essere utile per avere piena consapevolezza delle dimensioni del fenomeno e anche per sostenere quegli esercizi che scelgono di non lucrare su un sistema che sta producendo enormi danni sociali e umani.

Con un totale di circa 86 miliardi di euro la ricca azienda del gioco in Italia arriva ad essere la terza impresa del paese con circa 1.260 euro di spesa pro capite nel 2011 per tentare la fortuna e una struttura fondata su 400mila macchine mangiasoldi che invadono le città, una ogni 150 abitanti. Un ricco giro d’affari che, sempre più nel nostro paese, ‘scantona’ nel gioco d’azzardo con profitti sempre crescenti per la criminalità organizzata.

In Umbria – secondo i dati della Guardia di Finanza e della sezione perugina dei Monopoli di Stato - tra gennaio e giugno del 2013, sono stati gettati dagli umbri nelle 5.406 tra macchine mangiasoldi e videolotterie legali dislocate nei 1.486 esercizi della regione, 366 milioni di euro. In media, ogni 24 ore gli umbri prendono dal proprio portafoglio qualcosa come due milioni di euro per metterlo nelle macchinette.

Per costruire la mappa e metterla a disposizione della comunità abbiamo però bisogno dell’aiuto di tutta la cittadinanza. Per questo vi chiediamo di segnalare all’indirizzo liberaumbria@gmail.com i bar liberi da mangialsoldi che conoscete.

Questo progetto prende spunto da altre eseperienze che si sono già realizzate a livello nazionale, prima fra tutte quella di senzaslot.it, partita da Pavia. Il nostro obiettivo è di mappare la situazione a livello locale per poi riversare i dati nel database nazionale di www.senzaslot.it

http://www.liberaumbria.it/perugia-costruiamo-una-mappa-dei-bar-no-slot/