14/08/2024
direttore Renzo Zuccherini

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Una petizione al Papa
Il nostro solerte Comune è stato capace di variare in pochissime ore il piano regolatore per far realizzare la chiesa al posto del campo sportivo

UNA PETIZIONE AL PAPA.

Non so quanti di voi siano stati attenti ed abbiano notato come il nostro solerte Comune sia stato capace di variare il piano urbanistico per far fronte a questa emergenza in pochissime ore. Eccezionale!
Ma domandiamoci: sarebbe stato altrettanto tempestivo, o ci sarebbero voluti anni di trattative, se si fosse trattato di variarlo per permettere di costruire case popolari per darle a chi, per qualsiasi motivo, aveva ricevuto uno sfratto e si trovava in mezzo alla strada? Oppure per qualche altra ragione che avesse riguardato direttamente le necessità dei cittadini? Restiamo nel dubbio: anche se il dubbio non c'è!
Sia chiaro che non sto criticando il comportamento di qualche partito nei confronti di altri: io sto criticando chi esercita il potere in questi termini. Al posto della maggioranza attuale potrebbe esserci stata una schierata con altre ideologie; non interessa! La critica sarebbe avvenuta comunque.
Quello che dà fastidio ed è odioso e non ti dà garanzia di una corretta ed obbiettiva gestione del potere, è come chi amministra la cosa pubblica sia succube di poteri più forti perché è fuori di dubbio che la Chiesa Cattolica Romana Apostolica sia, oltre che un insostituibile punto di riferimento spirituale, anche un potente partito politico molto attivo ed attento alle strategie da seguire. Non a caso chi ha portato avanti questa battaglia ha schierato in campo due maschi (preti) ed una femmina (suora) dando dimostrazione di una eccezionale finezza strategica. Altra cosa che rende questa faccenda poco chiara è il fatto che l'alternativa non era se costruire la Chiesa o no, ma quella di dove costruirla. La Curia aveva avuto in offerta un terreno poco distante che non gli sarebbe costato nulla se non affidare i lavori alla ditta che aveva donato il terreno. Hanno rifiutato! Perché? Viene da pensare perché per la costruzione avessero già impegni con altre ditte di loro gradimento. Cosa più che legittima.
Però, anche se l' organizzazione ecclesiale è a prova di “bomba”, un tallone d'Achille ce l'ha: è l'obbedienza! I cittadini interessati dovrebbero inviare una specifica petizione alla Santa Sede per vedere come la può risolvere il Santo Padre, così vicino alle esigenze dei fedeli, e può darsi che “imponga” per obbedienza, di accettare l'offerta di costruirla sul terreno regalato. Sicuramente questa è una strada da tentare.



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Inserito martedì 12 novembre 2013


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