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La dismissione di Villa Urbani e l'offerta di cultura a Perugia
La dismissione di Villa Urbani e l'offerta di cultura a Perugia
Il progetto della nuova biblioteca degli Arconi intende mettere a frutto proprio l’esperienza di Villa Urbani; il personale, le collezioni, tutte le attività e i servizi
sulla pagina fb Biblioteche Comunali Perugia
Avendo appreso dell’avvio di una petizione pubblica “in difesa della Biblioteca comunale Villa Urbani”, ritengo di dover intervenire per illustrare la posizione dell’amministrazione e gli intenti che essa intende perseguire. Anzitutto vorrei manifestare la mia soddisfazione per l’interesse mostrato e per le parole di apprezzamento per la nostra biblioteca che, è forse il caso di ricordarlo, l’amministrazione ha in tempi passati sempre difeso, riconoscendo il ruolo importante che svolge come unico spazio di pubblica lettura, mediazione culturale e socializzazione nell’area centrale della città. E’ proprio partendo dalla considerazione di questo ruolo, e da quella, parallela, della inefficacia della Biblioteca Augusta come “biblioteca dei cittadini”, che è nata la decisione, supportata da due approfondite indagini svolte dall’Università di Roma e da quella di Perugia, di costruire, in tempi certo non facili, una nuova biblioteca nel centro storico.
Il progetto della nuova biblioteca degli Arconi (con gli annessi locali di Via Oberdan) intende mettere a frutto proprio l’esperienza di Villa Urbani; il personale, le collezioni, tutte le attività e i servizi attualmente disponibili a via Pennacchi (spazio ragazzi, gruppi di lettura, cineforum, ecc.) troveranno, a pochi minuti di distanza, in un luogo facilmente raggiungibile e di grande impatto, spazi più ampi e infrastrutture più funzionali, dove, se i cittadini lo vorranno, non sarà impossibile ricreare quel clima “familiare” che ha caratterizzato Villa Urbani.
La dismissione di Villa Urbani che, ricordiamo ancora, non sarà perfezionata prima dell’inaugurazione della nuova biblioteca, risponde anche a un’esigenza di ottimizzazione delle risorse economiche e umane: lo sviluppo delle periferie e la valorizzazione del centro storico richiedono, da un lato, il potenziamento delle due principali biblioteche decentrate (Sandro Penna e Biblionet) e del Bibliobus (che raggiunge le frazioni più isolate), dall’altro l’apertura di una nuova biblioteca in centro, che svolga il ruolo di “biblioteca della città”, confermando la Biblioteca Augusta nella sua funzione di biblioteca “storica”, depositaria della memoria della città, e polo di ricerca in sinergia con le biblioteche universitarie.
A chi ha voglia di guardare alle cose della nostra città nella loro complessità e tenendo conto di tutte le articolazioni, non sarà difficile leggere il significato sostanziale di questa operazione: in tempi in cui altre amministrazioni diminuiscono spazi e risorse per le biblioteche, il Comune di Perugia, al contrario, aumenta l’offerta di cultura e incrementa gli spazi di lettura e socializzazione.
Nome: Fabio Commento: Motivazioni che "sembrano" ragionevoli, peccato che i tanti frequentatori della biblioteca villa Urbani non le condividano.
Infatti verrà loro a mancare un punto di riferimento nel quartiere che non potrà essere sostituito dalla nuova biblioteca del centro.
Villa Urbani è una realtà ormai consolidata: se si vuole razionalizzare bisogna agire in un altro modo tenendo conto del territorio nella sua completezza.
Fabio