Sui problemi derivati dalla pericolosità del traffico a San Martino in Campo ormai da molti giorni è sceso il silenzio. Riepilogando: da tempo era stato denunciato lo stato di rischio per il traffico nel centro abitato di San Martino in Campo. In ultimo era stata fatta una raccolta di firme, ci sembrava, accolta benevolmente dall’Amministrazione Comunale di Perugia. C’era stato un incontro con l’Assessore Comunale Ciccone che appariva convinto per un intervento generale che garantisse l’incolumità della gente.

Poi, però, dal nucleo operativo dei vigili urbani di Ponte San Giovanni era arrivata una comunicazione che negava qualsiasi tipo di rischio. Alla quale avevamo risposto confermando la gravità della situazione. Poi non se ne è più parlato. Eppure il rischio continua. Le auto, superato l’incrocio al centro dell’abitato, si lanciano subito ad una velocità molto superiore ai 30 km orari, come stabiliscono i cartelli. Si parcheggia ovunque.

Eppure San Martino in Campo potrebbe godere di un ottimo servizio di trasporto pubblico, servito come è da Um e Fcu, che, però non vengono utilizzati. Perché?

All’uscita delle scuole il traffico diventa assolutamente insostenibile anche perché, forse, le famiglie non si fidano di mandare i figli a scuola a piedi. Eppure in altri territori si pratica il “Pedibus”per abituare i bambini a muoversi a piedi, anche perché il territorio si presta essendo relativamente piccolo nel suo centro e tutto pianeggiante.

Insomma, se succedesse un incidente anche piccolo qualcuno ne dovrà pagare le conseguenze anche assembleari, come quando si trattò di risolvere il problema della chiusura del sottovia di ingresso al paese.

A questo punto permettetemi un po’ di ironia, perché il comportamento dell’Amministratore mi ricorda stranamente la figura del “Garzoncello scherzoso” che affronta la vita con leggerezza in attesa dell’età matura, come racconta Giacomo Leopardi in una sua celebre lirica.