22/12/2024
direttore Renzo Zuccherini

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Non chiudete la biblioteca di Villa Urbani!
Petizione al Sindaco: i cittadini non vogliono rinunciare a questo prezioso servizio pubblico

Buongiorno Direttore,
la rigrazio per la disponibilità a dare risonanza tramite il suo giornale alla nostra iniziativa in salvaguardia della Biblioteca di Villa Urbani.
Abbiamo ritenuto indispensabile questa mobilitazione popolare per "tentare di dissuadere" la nostra Amministrrazione comunale dal vendere l'immobile di Villa Urbani, decisione che avrebbe come immediata conseguenza la chiusura di una delle più attive e frequentate biblioteche della nostra città.
I cittadini non vogliono rinunciare a questo prezioso servizio pubblico! Il bilancio comunale non può essere risanato sacrificando la cultura!
Allego la prima bozza della Lettera al Sindaco che accompagnerà la raccolta firme e il modulo per la raccolta firme.
Cordiali saluti
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PETIZIONE AL SINDACO DI PERUGIA
IN DIFESA DELLA BIBLIOTECA COMUNALE DI VILLA URBANI

Raccolta firme contro la vendita dell’edificio e la chiusura della Biblioteca comunale


Apprendiamo con sgomento la notizia della volontà di questa Amministrazione di alienare lo stabile di Villa Urbani, sede della nostra preziosa Biblioteca Comunale. Preziosa per la vivacità culturale che la connota, per la poliedricità delle iniziative promosse (corsi, incontri, seminari, concerti, gruppi di lettura, conferenze, mostre), per l’importante funzione sociale ed educativa che svolge, per la numerosa affluenza di persone di ogni fascia di età che la frequentano assiduamente.
La decisione di inserire l’immobile di Villa Urbani nel Piano delle alienazioni, e quindi di chiudere la Biblioteca, ci appare assolutamente non condivisibile perché questa costituisce l’unico presidio socio-culturale di una vastissima area urbana, che va ben al di là del quartiere in cui è situata.
D’altra parte, una città che si candida come Capitale Europea della cultura per il 2019, non può permettersi di amputare uno dei suoi più vitali centri di diffusione della cultura stessa.
E a poco ci rassicura la dichiarazione d’intenti dell’Amministrazione comunale di aprire una nuova Biblioteca in centro, perché questa sarebbe diretta ad un altro bacino di utenza.
Il nostro è un accorato appello al Sindaco affinché fermi questa decisione dissennata, che priverebbe i bambini, le famiglie, gli studenti, i pensionati e la tutta comunità di questo imprescindibile servizio pubblico.
Perché se è vero, come dichiarava soli pochi mesi fa lo stesso Boccali nel suo periodico di informazione (Perugia Notizie, aprile 2013) che “la coesione sociale è una priorità” e ciò “significa servizi rivolti a chi i servizi servono. Significa puntare sui giovani, sulla scuola e la formazione. Significa intervenire sul disagio”, se queste priorità fanno parte di un concreto programma politico, allora è indiscutibile che la nostra biblioteca, vivace presidio di mediazione culturale, deve poter continuare a svolgere nella sua sede storica il suo prezioso lavoro.

 Raccolta-firme_VILLA-URBANI.doc




Inserito domenica 27 ottobre 2013


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Commenti

Nome: Cristina
Commento: Come è chiaro a tutti gli utenti della Biblioteca di Villa Urbani, e come peraltro è dimostrato nello studio della ricercatrice dell'Università La Sapienza di Roma Dott.ssa Chiara Faggiolani (in “Posizionamento e missione della biblioteca. Un’indagine su quattro biblioteche del Sistema bibliotecario comunale di Perugia”) il "buon funzionamento" della Biblioteca di Villa Urbani è strettamente connesso alla sua felice ubicazione geografica all'interno della nostra città ed alla sua agevole accessibilità, caratteristiche assolutamente assenti nella menzionata Biblioteca degli Arconi. E' pertanto impensabile che il progetto di una nuova biblioteca nel centro storico (che andrebbe ad aggiungersi alla Biblioteca Augusta, alla Biblioteca Umanistica ed alla Biblioteca San Matteo degli Armeni) debba portare sull'altare sacrificale, determinandone la chiusura, la Biblioteca di via Pennacchi, lasciando completamente priva di presidi socio-culturali l'ampissima area periurbana che costituisce il suo bacino di utenza!!! Il "buon senso" direbbe che soprattutto "in tempi di ristrettezze" come quelli che stiamo vivendo non si dovrebbe svendere un servizio che realmente funziona in nome di un costosissimo e discutibile progetto!

Nome: Maurizio Tarantino
Commento: Avendo appreso dell’avvio di una petizione pubblica “in difesa della Biblioteca comunale Villa Urbani”, ritengo di dover intervenire per illustrare la posizione dell’amministrazione e gli intenti che essa intende perseguire. Anzitutto vorrei manifestare la mia soddisfazione per l’interesse mostrato e per le parole di apprezzamento per la nostra biblioteca che, è forse il caso di ricordarlo, l’amministrazione ha in tempi passati sempre difeso, riconoscendo il ruolo importante che svolge come unico spazio di pubblica lettura, mediazione culturale e socializzazione nell’area centrale della città. E’ proprio partendo dalla considerazione di questo ruolo, e da quella, parallela, della inefficacia della Biblioteca Augusta come “biblioteca dei cittadini”, che è nata la decisione, supportata da due approfondite indagini svolte dall’Università di Roma e da quella di Perugia, di costruire, in tempi certo non facili, una nuova biblioteca nel centro storico. Il progetto della nuova biblioteca degli Arconi (con gli annessi locali di Via Oberdan) intende mettere a frutto proprio l’esperienza di Villa Urbani; il personale, le collezioni, tutte le attività e i servizi attualmente disponibili a via Pennacchi (spazio ragazzi, gruppi di lettura, cineforum, ecc.) troveranno, a pochi minuti di distanza, in un luogo facilmente raggiungibile e di grande impatto, spazi più ampi e infrastrutture più funzionali, dove, se i cittadini lo vorranno, non sarà impossibile ricreare quel clima “familiare” che ha caratterizzato Villa Urbani. La dismissione di Villa Urbani che, ricordiamo ancora, non sarà perfezionata prima dell’inaugurazione della nuova biblioteca, risponde anche a un’esigenza di ottimizzazione delle risorse economiche e umane: lo sviluppo delle periferie e la valorizzazione del centro storico richiedono, da un lato, il potenziamento delle due principali biblioteche decentrate (Sandro Penna e Biblionet) e del Bibliobus (che raggiunge le frazioni più isolate), dall’altro l’apertura di una nuova biblioteca in centro, che svolga il ruolo di “biblioteca della città”, confermando la Biblioteca Augusta nella sua funzione di biblioteca “storica”, depositaria della memoria della città, e polo di ricerca in sinergia con le biblioteche universitarie. A chi ha voglia di guardare alle cose della nostra città nella loro complessità e tenendo conto di tutte le articolazioni, non sarà difficile leggere il significato sostanziale di questa operazione: in tempi in cui altre amministrazioni diminuiscono spazi e risorse per le biblioteche, il Comune di Perugia, al contrario, aumenta l’offerta di cultura e incrementa gli spazi di lettura e socializzazione.

Nome: cristina
Commento: Abbiamo bisogno del contributo di firme e di idee di chiunque voglia condividere questa petizione in difesa di Villa Urbani, perché la Biblioteca comunale è un patrimonio dell'intera collettività!

Nome: Giovanna
Commento: Anche uno spicchio di paradiso può essere venduto. Ci tocca assistere anche a questo in un'epoca che non decolla. Purtroppo.

Nome: silvana sonno
Commento: La biblioteca di Villa Urbani offre un servizio autentico e si offre come punto di raccordo di un quartiere o, meglio, di una ampia zona di Perugia altrimenti disarticolata per funzioni, servizi, comunicazione. E' un luogo accogliente e frequentatissimo che negli anni ha allargato il bacino d'utenza, diversificando le offerte per rispondere alle diverse esigenze. Giovani e meno giovani, perugine/i e non, vi si incontrano, si parlano, condividono esperienze... Una biblioteca da valorizzare, sostenere, portare a vanto di una proposta culturale cittadina di cui essere fiere/i. Noi utenti di Villa Urbani lo siamo e vogliamo continuare a esserlo. Perché il Comune, invece, no???

Nome: anna rita
Commento: Le biblioteche non si chiudono MAI. Neanche in tempi di crisi, anzi è proprio perché leggiamo poco che siamo in crisi.

Redazione "La Tramontana"- e-mail info@latramontanaperugia.it
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