inquinamento invisibile
Biomasse/Biogas: In Umbria Trentaquattro impianti in funzione e altri ventidue pronti a partire
In questi giorni Regione Umbria (Cenci, Ranieri), ARPA (Marchetti), CIRIAF (Asdrubali) si sono scatenati ad imbandire una campagna mediatica tutta a favore delle cosiddette bio-energie, visto che questi impianti risultano particolarmente indigesti alla popolazione che li “deve” subire. Questi “esperti” hanno fatto visitare a politici, giornalisti e curiosi alcuni impianti recentemente messi in funzione.
Dopo questa “spedizione divulgativa” il codazzo di giornalisti si è prodigato nell’esaltazione delle bio-energie con una raffica di articoli, divulgando dati apparentemente rassicuranti.
Ad esempio Antonini (corriere dell’Umbria del 26 sett.) scrive a proposito della centrale a biomasse legnose di Alviano, che praticamente “non emette polveri sottili PM-10, (1,5 milligrammi per metro cubo quando il limite è 30), né ossido d’azoto, la metà di quello autorizzato” (cioè 200 milligrammi per metro cubo).
Sono numeri che possono risultare convincenti per chi non ha termini di paragone. Tuttavia basta addentrarsi un po’ nella materia per capire “al volo” che non è affatto così: infatti dalle ciminiere di questi impianti escono circa 4000 metri cubi all’ora di fumi, e siccome le ore di emissione giornaliere sono 24, risulta che 1.5 milligrammi di PM-10 diventano 144 grammi al giorno, una quantità affatto trascurabile considerata la pericolosità delle polveri PM-10!
Per afferrare il significato di questo dato basta paragonare l’emissione della centrale di Alviano al numero di automobili necessarie per produrre lo stesso inquinamento . Si scopre allora che occorrono 2500 automobili diesel (euro 5) che percorrono 12 km al giorno per produrre 144 grammi di polveri PM-10. In pratica immaginiamo di piantare un paletto per terra e organizzare un circo di 2500 automobili che vi girano intorno fino a percorrere 12 km. Per riprodurre lo stesso inquinamento in ossidi d’azoto, altro
inquinante estremamente dannoso alla salute, le auto necessarie sono
4600 al giorno. E questo tutti i giorni dell’anno, sempre nello stesso posto… è come portare lo smogh di una metropoli in aperta campagna.
Si può affermare ancora che un impianto a biomasse non inquina?
Roberto Pellegrino - Biologo Ambientalista
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