Il Quadrato maledetto
Tra i paesi di Ponte Felcino, Villa Pitignano, Ponte Pattoli, Ramazzano-Bosco e P.Valleceppi: compostaggio e ora anche fitofarmaci
Gli abitanti della zona Perugia Nord chiedono Tutela e Diritti e dicono basta alle discariche e attività insalubri concentrate nella zona. Ancora una volta ci troviamo a dover evidenziare un gravoso problema che emerge nella zona Nord di Perugia, in quello che potremmo definire - usando una definizione quanto mai forte e realistica nel contempo-, il “Quadrato maledetto“ che si estende tra i paesi di Ponte Felcino, Villa Pitignano, Ponte Pattoli, Ramazzano-Bosco e P.Valleceppi. Il termine è stato scelto per identificare le 4 cause di disagio e di insalubrità presenti in questa area: • la nota ditta di compostaggio-rifiuti, sita in terreno agricolo di pregio ( per la quale è in atto un’indagine della Procura di Perugia) • l’azienda di rifiuti, • la distilleria, ……….e sono 3. Appunto per la quarta causa siamo qui a scrivere: chi nel tempo libero decide di fare una passeggiata lungo il percorso verde del Tevere deve non soltanto sopportare la puzza di letame, derivati e simili per contrastare la quale è nato il nostro comitato, ma ora deve anche deliziarsi con quella dei fitofarmaci diffusi sopra le estese coltivazioni di tabacco. A norma, ci si chiederà? Ci auguriamo di si! E pensare che eravamo convinti ed avevamo auspicato che l’area in questione avrebbe fornito alla zona una connotazione ambientale di percorso ecologico quale grande risorsa per la comunità locale! Un percorso dotato di una bellezza naturale da non sottovalutare dove il fiume Tevere, indiscusso protagonista, è accompagnato da una piacevole e rilassante macchia di verde. Ci eravamo addirittura illusi che l’amministrazione comunale avrebbe creato una riserva naturale, un centro di educazione ambientale, un’oasi protetta! Che illusi !!! A questo punto, invece, ci poniamo una domanda: quali criteri e logiche ispirano l’Amministrazione Comunale e gli enti preposti a concentrare in una superficie così ristretta tante attività che probabilmente nuocciono alla salute ma che sicuramente limitano la vivibilità ed il benessere degli abitanti recando danno ad ambienti naturali tanto belli? Eppure si tratta di abitanti che come altri pagano le tasse, le stesse tasse dei loro concittadini di altre zone del Comune di Perugia in cambio delle quali si aspettano, come è giusto, servizi alla persona e all’ambiente. Siamo molto preoccupati che gli Enti preposti al controllo della salute pubblica non svolgano con perseveranza attività di informazione e prevenzione: perché ad esempio non regolamentare le fasce orarie in cui irrorare le piantagioni di tabacco evitando le ore della passeggiata degli abitanti? E allora ci chiediamo: quando accadrà che in questi paesi, in questo Comune alle tasse giustamente pagate dai cittadini, gli amministratori che hanno ricevuto da loro piena fiducia, facciano corrispondere azioni di tutela e servizi efficacemente ed efficientemente erogati secondo l’interesse comune e non soltanto di alcuni????