Biologico a mensa: l'esperienza di Solfagnano
Sempre più persone scelgono il cibo biologico, consapevoli delle ricadute positive su salute e ambiente, è importante che anche le istituzioni facciano la loro parte.
L'Istanza rivolta al
Sindaco sottoscritta da centinaia di persone con cui si sollecita
l'eliminazione della plastica dalle mense scolastiche di Perugia
sollecita l'apertura di una riflessione ancor più ampia sulla
qualità complessiva del servizio erogato e dei cibi somministrati a
circa 4000 bambine e bambini delle materne e delle primarie.
Riflessioni sulla coerenza educativa dell'intero ambiente
scolastico, sul ruolo delle istituzioni preposte, del Comune e della
Regione Umbria.
Siamo genitori di tre
bambine in età prescolare. Vogliamo condividere la nostra esperienza
nel Comitato mensa della scuola dell'infanzia di Solfagnano e
proporre una riflessione sui criteri che muovono la scelta dei
prodotti alimentari ad
uso delle mense scolastiche. Nella nostra famiglia, ormai da tanti
anni, e ancora di più dopo l'arrivo delle bambine, diamo molta
importanza alla provenienza, alla qualità ed alla sostenibilità del
cibo,
certi che un approccio
critico e consapevole verso il cibo può avere importanti conseguenze
a livello di salute e di tutela dell'ambiente.
Siamo convinti,
infatti, che quotidianamente acquistando alimenti operiamo una scelta
per nulla scontata:
chi sostengo e
incentivo mentre acquisto un'insalata? Chi coltiva in modo intensivo,
sfruttando le risorse e producendo cibi avvelenati o chi rispetta la
terra e ci fornisce prodotti sani?
Forti di queste
convinzioni ci siamo rivolti al Comitato avanzando la proposta di
garantire ad ogni bambino almeno un pasto sano e acquistando al di
fuori dl circuito della grande distribuzione.
Il Comitato,
rappresentante le scuole di Civitella Benazzone,Bosco, Ponte Pattoli
e Ramazzano, ha accolto
questa ipotesi con
interesse. Le difficoltà logistiche nello stoccaggio e nella
quantità di ordini da effettuare ci ha portati a confrontarci e ad
iniziare un rapporto con la bottega del bio di cui siamo gia' soci,
che ci ha sostenuti nella scelta dei fornitori e nelle consegne
settimanali.
Innanzitutto il lavoro
di verifica e confronto ha evidenziato la fattibilità economica
della proposta che era stata avanzata al Comitato mensa. Tanti i
prodotti a marchio bio inseriti nell'alimentazione dei nostri figli:
riso, pelati, pasta, olio, legumi, uova, formaggi, questi ultimi
forniti da piccole aziende bio locali, con costi assolutamente
sostenibili, in alcuni
casi addirittura più
bassi rispetto a quelli già in uso!
Un altro argomento su
cui volevamo confrontarci col Comitato era il sostegno all'economia
locale che ancor più in questo momento di crisi diventa
fondamentale. Il polo mensa di Solfagnano si riforniva per la gran
parte dei prodotti dalla grande distribuzione. Perché?
Il Comitato aveva
dovuto concludere alcuni rapporti con fornitori locali di piccole
attività a seguito dei continui
ritardi nei pagamenti:
in sostanza se l'amministrazione comunale paga i Comitati in ritardo,
i Comitati dovranno pagare i piccoli fornitori in ritardo, e questo
può portare alla conclusione dei rapporti perché sempre con
maggiore
difficoltà i
produttori e le piccole imprese possono permettersi il lusso di fare
credito. Naturalmente questa situazione gioca enormemente a favore
della grande distribuzione, l'unica che può permettersi di essere
saldata dopo mesi
continuando a garantire
la fornitura.
Alla luce di questa
situazione il Comitato ha deciso di impegnarsi nello stabilire il più
possibile rapporti con i
produttori locali, in
particolar modo nella fornitura dei prodotti dell'agricoltura
biologica.
E' sulla base di questa
esperienza maturata nel Comitato mensa di Solfagnano dove speriamo di
migliorare ancora, in una realtà fatta di persone che hanno
immaginato, scelto e operato un iniziale cambiamento per i propri
figli, che ci sentiamo nella condizione di aprire una riflessione su
questo tema: in sostanza, il passaggio al biologico è possibile e ci
auguriamo che l'amministrazione comunale si adoperi per
favorire questa
transizione, non lasciandola solo alla buona volontà dei genitori.
Chiara Ierano' e
Alessandro Menicocci
(3384223053)
Chiara Ierano' e Alessandro Menicocci
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