Scongiurare la chiusura del Caffè Sandri
e impedire la rimozione di un pezzo di storia di Perugia
La chiusura del Caffè Sandri nel centro di Perugia è una brutta notizia, la pasticceria più antica e rinomata della città è diventata, negli anni, una vera e propria istituzione, non solo per i perugini. Per tanti lavoratori del centro, studenti, turisti la puntata da Sandri è un appuntamento immancabile: una realtà cresciuta con la città di Perugia e che ha attraversato, con essa, i momenti più belli e quelli meno luminosi, sempre all’insegna della qualità e della tradizione dolciaria locale. Il Caffè Sandri non è una semplice pasticceria, ma è un’icona di Perugia, una finestra spalancata sul mondo che passeggia, corre, gioisce e soffre su Corso Vannucci. Non impedire la chiusura del Caffè Sandri significa archiviare un pezzo di storia della città, una parte importante della identità della comunità perugina. Desidero esprimere a Carla Schucani e ai suoi collaboratori piena solidarietà in questo momento difficile e voglio lanciare un appello affinché chi può si mobiliti per consentire al Caffè Sandri di tornare alla piena attività.