16/07/2024
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A proposito di fonti rinnovabili
Ecco in pillole alcuni chiarimenti su posizioni di parte che via via compaiono nella cronaca legate alla economia verde

 
Nei giorni scorsi a Perugia si è tenuto un  convegno sulle fonti rinnovabili e altri argomenti di cui si è interessata ultimamente anche la stampa locale. Rappresentativa la scelta dei relatori con il dott. Francesco Scoppola, Direttore Regionale della Sovraintendenza per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Umbria a garanzia della serietà degli argomenti e sicuramente figura al di sopra delle partigianerie.

Ecco in pillole alcuni chiarimenti su posizioni di parte che via via compaiono nella cronaca legate alla economia verde. Intanto l'economia verce (green economy) non è il toccasana di tutti i problemi legati alla sostenibilità ambientale delle fonti di energia rinnovabile alternative al fossile, che comunque va abolito. Sulle nuove conquiste della tecnologia va considerato fondamentale il rispetto del principio di precauzione.

Da questa affermazione, di cui si sapeva, va riconsiderato anche il sistema cosiddetto Nimby (non nel mio giardino) che tende a scaricare su altri i rischi non voluti nel proprio territorio. Il Nimby non è assolutamente una semplice espressione di egoismo ambientalista, ma l’applicazione in concreto proprio del principio di precauzione e la salvaguardia di un diritto ad un ambiente sano sancito dalla nostra costituzione. E ancora ne consegue che quei sindaci, e sono pochi purtroppo, che sostenengono le posizioni dei comitati civici fino a modificare il Prg, attuano forme di buon governo del territorio. Mentre alcune associazioni cosiddette ambientaliste si rivelano sempre più omologabili ad un sistema di potere ormai strutturato.

Per quanto riguarda il ricorso alle energie rinnovabili non esistono sistemi a costo ambientale zero, che si verifica solo nel risparmio energetico e nella riduzione delle dispersioni. Comunque fra le energie rinnovabili quella a minor costo ambientale è essenzialmente il fotovoltaico, utilizzato però sulle coperture dei capannone industriali. Un intento che da solo garantirebbe l’autosufficienza per l’Umbria. Il problema anche in questo caso si verificherà quando i pannelli dovranno essere smaltiti.

Per quanto riguarda le altre fonti il ricorso alle biomasse risulta quello meno consigliabile. Infine è stato affermato che gli organismi di controllo, come le Sovraintendenze, non hanno alcun potere decisionale e facilmente  i pareri contrari alla realizzazione di opere impattanti non vengono assolutamente tenuti in considerazione.
 



Lauro Ciurnelli, ambientalista

Inserito giovedì 4 luglio 2013


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