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Interroghiamo la Regione su Umbria mobilità
Interroghiamo la Regione su Umbria mobilità
La proposta è quella di ridare dignità e valore ad un servizio che deve rimanere pubblico
IL MOVIMENTO 5 STELLE INTERROGA LA REGIONE SU UMBRIA MOBILITÀ
Perugia 25.06.2013
Il M5S non si ferma e dopo la proposta-scossa su Umbria Mobilità esplicitata durante una assemblea a Terni che ha visto partecipare cittadini e lavoratori (http://www.umbria24.it/terni-movimento-5-stelle-proposta-shock-su-umbria-mobilita-il-40-ai-lavoratori/179751.html) il 31 Maggio u. s. , questa mattina , ha inviato al Presidente della Regione Umbria, una interrogazione che porta la firma dei deputati T. Ciprini, F. Gallinella e del senatore S. Lucidi, che già aveva presentato una interrogazione parlamentare sul caso e che ancora attende risposta. Le domande poste sono anticipate dalla premessa che punta a riaffermare, come a Terni, che il servizio dei trasporti è un bene comune e pubblico e che pertanto deve garantire : libertà di circolazione a tutti i cittadini, i servizi minimi che devono essere qualitativamente e quantitativamente sufficienti a soddisfare la domanda di mobilità degli utenti tenendo conto dell'integrazione tra le reti di trasporto, delle esigenze di riduzione della congestione e dell'inquinamento e dell’obiettivo di attrarre nuove quote di utenza (Prt C4.2) . A queste premesse seguono le considerazioni circa l'azienda unica regionale "Umbria Tpl e Mobilità S.p.A." che versa in condizioni economiche tali da non poter più garantire i servizi minimi, livelli di efficienza ed economicità , libertà di circolazione. Con l'aumento del costo del biglietto ed il taglio delle corse non può più perseguire l'obiettivo di attrarre nuove quote di utenza, come previsto dal Prt, e i tagli dei chilometri su gomma non sono stati razionalizzati nel rispetto dell'obiettivo di non sovrapporre linee o tracce (ex Atc e ex Fcu si sovrappongono, fra ex Apm ed ex Fcu nella tratta Umbertide Città di Castello). Sussistono incertezze sulla regolarità del pagamento delle prossime retribuzioni quali quella del corrente mese di giugno della 14ma mensilità 2013 oltre alla mancata erogazione dell'Una Tantum derivante dall'Accordo Nazionale del 26 aprile 2013, relativa ad una vacanza contrattuale di oltre 3 anni. Purtroppo nonostante la condizione attuale e le ristrettezze a cui sono obbligati i lavoratori i signori
Paolo Paduano e Franco Viola percepiscono regolare stipendio che si aggira intorno ai 360.000 €/anno per il primo e 200.000 €/anno per il secondo senza alcuna remora. Per non parlare dei molti casi in cui i soggetti interessati si pongono in conflitto di interesse e la gestione amministrativa/ finanziaria avviene senza il buon senso del padre di famiglia lasciando aperte supposizioni di sospetto di malafede e mala gestione , non a caso la Procura indaga. Concludendo, ad una giunta regionale che non ha sufficientemente vigilato ed esercitato l'azione di controllo dovuta dalla Pa verso coloro che svolgono funzioni pubbliche secondo il principio di sussidiarietà, il M5S ha chiesto: chiarimenti in merito al rapido degrado della situazione patrimoniale e contabile di Umbria Mobilità in così breve tempo dalla sua costituzione , i dati di bilancio 2012 e l'aggiornamento alla data attuale, l'esplicitazione del piano di garanzia dei servizi minimi, blocco dello stipendio/indennità/Tfr dei componenti il consiglio di amministrazione di Umbria Mobilità e dei componenti il collegio sindacale.
La promessa è quella di non fermarsi, di continuare a fare azioni di sensibilizzazione verso i cittadini con strumenti di partecipazione collettiva e divulgativa. La proposta invece continua, si parte dal progetto aperto di rilancio dell'azienda, verso l'obiettivo che è, per il Movimento, quello di ridare dignità e valore ad un servizio che deve rimanere pubblico.