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Lavori pubblici? grandi opere??
Oggi la strada di Casaglia è a senso unico alternato, i blocchi collocati tre mesi fa sono fuori piombo di 15° e il lavoro sarà da rifare

(da facebook) Lunedì 10 giugno 2013

Durante lo scorso inverno, in una sera, a causa della pioggia, alcuni alberi della via di Casaglia - la strada che dal centro di Perugia passando per il cimitero porta a Pontevalleceppi e alle frazioni della zona est - sono caduti, schiantati dall'eccessiva altezza e dal peso delle edere che da anni li ricoprivano senza che nessuno accennasse alle necessarie potature di mantenimento.

Quelli caduti erano pochi esemplari (una decina in tutto) di alberi particolarmente vocati a trattenere scarpate e colline.

Ma, anziché mettere in sicurezza quelli abbattuti e procedere alla corretta manutenzione dei rimanenti, si scelse di abbattere completamente gli alberi di due zone del bosco di Casaglia così come era successo lungo la discesa del Bulagaio.

Si trattava di acacie, roverelle, querce, lecci. esemplari a volte di oltre trent'anni che svolgevano la funzione FONDAMENTALE di trattenere con le loro radici le scarpate fra cui scorre la stretta ma insostituibile via di comunicazione che gli abitanti delle frazioni di Pontevalleceppi, Civitella, Lidarno, Ripa, Pianello, ed altre (circa 12 / 15mila persone) utilizzano spesso per gli spostamenti da e per il capoluogo.

Lo scempio fu subito evidente e dissennato anche perché prima e dopo gli abbattimenti totali, altri alberi continuano a rimanere con le altezze oramai eccessive ma, soprattutto, con carichi di edera che ne compromettono la stabilità.

Evidenziai la situazione che, oltre al momentaneo disagio della strada chiusa, lasciava intendere che la sistemazione sarebbe stata del tutto provvisoria.

"Lavori fatti male che al massimo entro 15 mesi saranno da rifare" scrissi (sentenziai, secondo un consigliere comunale di maggioranza che sosteneva invece la necessità di "mettere in sicurezza la zona")

 

E così furono collocati, mezzi disconessi, alcuni blocchi di calcestruzzo tenuti al loro posto da angolari in ferro saldato così esili che, chi ha potuto vedere le foto che ripropongo, fu più drastico di me: "entro tre mesi verrà giù tutto".

Trattandosi di geologo con vent'anni di esperienza (il social serve a questo) tanto di cappello per la previsione puntualmente avverata.

Oggi la strada di Casaglia è a senso unico alternato, i blocchi collocati tre mesi fa sono fuori piombo di 15° e il lavoro sarà da rifare.

Chi risponderà di questo?

La Corte dei Conti farà pagare chi ha così maldestramente "organizzato" la messa in sicurezza della strada?

Non sarà forse che con la scusa della "somma urgenza" il lavoro è stato dato senza regolare appalto?

E il disagio di chi si trova senza strada ha un costo?



Francesco Bastianelli

Inserito lunedì 10 giugno 2013


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Commenti

Nome: Luca Cimaroli
Commento: Il problema non deve essere ricercato nei lavori post-frana ma in quelli pre-frana ovvero nel taglio "dissennato" che si è praticato nelle scarpate con lo sradicamento di essenze arboree ed arbustive che con le loro radici e fogliame tendevano a stabilizzare la scarpata offrendo anche un valido aiuto nei confronti dell'erosione da parte delle acque dilavanti. Purtroppo avevamo segnalato tutto già mesi addietro ma niente è stato fatto. Comunque ci sono altre segnalazioni di situazioni in precario stato debitamente segnalate ed anche, devo dire, ignorate. Geol. Luca Cimaroli

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