Il comune di Perugia ha aderito, con altri comuni italiani, al progetto "bici in citta' ", finanziato dal ministero dell'ambiente, per promuovere una mobilità alternativa sostenibile che comprenda l'uso della bicicletta condivisa (bike sharing).
Tale progetto prevede che le amministrazioni, gli enti, le aziende aderenti, offrano al cittadino o al dipendente una bicicletta posteggiata in punti strategici della città (dove serve di più), magari nel centro storico, nei pressi dei principali uffici pubblici, nei pressi dell'università, nei punti di scambio con altri mezzi di trasporto o in prossimità di altri punti di pubblico interesse.
Però l'amministrazione comunale di Perugia ha inaugurato, sabato 4 maggio, l'istallazione di 6 postazioni per bici elettriche tutte concentrate nell'area di Pian di Massiano, nel giro di 2 o 3 km.
Ci si chiede a cosa servano; a ridurre forse il traffico urbano automobilistico?
La città di Perugia non è situata a Pian di Massiano e i nodi cruciali della viabilità cittadina sono alla stazione di Fontivegge, nel quartiere di Monteluce, in quello di Elce, a piazza Partigiani, a piazza Italia, a piazzale Europa, per esempio, ed è li che vanno posizionate le postazioni per le bici elettriche.
E' necessario pensare ad una mobilità alternativa sostenibile anche, semplicemente, incoraggiando l'uso della bicicletta (elettrica e non) creando, dove possibile, corsie ciclabili in città, ben segnalate, posizionando rastrelliere nei luoghi di interesse pubblico (uffici, poste, scuole, università...).
 
Non basta scrivere nei pannelli elettronici cittadini che andare a piedi fa bene alla salute e all'ambiente, occorre creare le condizioni adatte affinché pedoni e ciclisti possano circolare senza rischio per la salute e per la vita.