16/07/2024
direttore Renzo Zuccherini

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Appello: Fermare la guerra a Gaza non è un obiettivo impossibile
Sabato 17 gennaio ad Assisi, incontro per gridare: Fermatevi! Fermiamola!

Appello a tutte le donne e uomini di buona volontà

Fermare la guerra a Gaza non è un obiettivo impossibile. Sabato 17 gennaio 2009 ore 10.00

Incontriamoci ad Assisiper la pace in Medio Orientein nome dei diritti umani e della legalità internazionale, gridiamo insieme: "Fermatevi! Fermiamola!"

Quanti bambini, quante donne, quanti innocenti dovranno essere ancora uccisi prima che qualcuno decida di intervenire e di fermare questo massacro? Quanti morti ci dovranno essere ancora prima che qualcuno abbia il coraggio di dire basta?

La guerra deve essere fermata ora. Non c'è più tempo per la vecchia politica, per la retorica, per gli appelli vuoti e inconcludenti. E' venuto il tempo di un impegno forte, autorevole e coraggioso dell'Italia, della comunità internazionale e di tutti i costruttori di pace per mettere definitivamente fine a questa e a tutte le altre guerre del Medio Oriente. Senza dimenticare il resto del mondo. Giovani, donne, uomini, gruppi, associazioni, sindacati, e nti locali, media, scuole, parrocchie, chiese, forze politiche: "a ciascuno di fare qualcosa!"

"Non ci sarà pace nel mondo finchè non regnerà in quelle terre piena pace. E tutti gli sforzi di pace in quelle terre avranno una ripercussione straordinaria sul pianeta intero." Card. Carlo Maria Martini

I promotori dell'Appello "Dobbiamo fare la nostra scelta": Tavola della Pace, Coordinamento Nazionale Enti Locali per la pace e i diritti umani, Acli, Agesci, Arci, Articolo 21, Cgil, Pax Christi, Libera - Associazioni Nomi e Numeri contro le mafie, Legambiente, Associazione delle Ong italiane, Beati i Costruttori di pace, Emmaus Italia, CNCA, Gruppo Abele, Cipsi, Banca Etica, Volontari nel Mondo Focsiv, Centro per la pace Forlì/Cesena, Lega per i diritti e la liberazione dei popoli (prime adesioni)Perugia, 7 gennaio 2009Per adesioni e informazioni:Tavola della Pace, via della viola 1 (06100) Perugia Tel. 075/5736890 - fax 075/5739337 - e mail: segreteria@perlapace.it - www.perlapace.it Coordinamento Nazionale Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani, via della Viola 1 (06100) Perugia - tel. 075/5722479 - fax 075/5721234email: info@entilocalipace.it - www.entilocalipace.it
 

     Appello per la Pace in Medio Oriente

Ai Presidenti e responsabili
delle associazioni e organizzazioni
in indirizzo


Cari amici,

vi invito ad aderire all'appello per la pace in Medio Oriente "Dobbiamo fare la nostra scelta" che trovate in allegato già sottoscritto da numerose organizzazioni.

Non è solo un appello per l'immediato cessate il fuoco. E' un invito a reagire alle stragi che stanno scorrendo sotto i nostri occhi con un nuovo modo di pensare e un rinnovato impegno di pace, di lungo periodo. Questa ennesima battaglia poteva e doveva essere evitata e non abbiamo fatto abbastanza per impedirla.

Lo offriamo come base per la costruzione di una "Coalizione italiana per la pace in Medio Oriente", basata in ciascuna delle città in cui viviamo, composta da organizzazioni, enti e persone determinate non solo ad ottenere la fine immediata della guerra a Gaza e del lancio dei missili di Hamas ma ad impegnarsi in modo nuovo per la fine della tragedia mediorientale (e se possibile di tutte le guerre), per il rispetto dei diritti umani e della legalità internazionale.

Fermare la guerra a Gaza non è un obiettivo impossibile. Ma deve immediatamente entrare in campo il Terzo: la comunità internazionale, l'Onu, l'Europa, l'Italia, un gruppo di stati al di sopra delle parti. Lavorare perché questo accada, chiederlo a gran voce, oggi, domani, incessantemente, è compi to di tutti e di ciascuno.

Per questo dobbiamo fare la nostra scelta: essere complici della guerra o costruttori di pace. Stare in silenzio o rompere il silenzio. Stare alla finestra o uscire di casa.

Ci sono molte cose da fare insieme.

Nell'immediato vi propongo di:

1. aderire e avviare una larga raccolta di firme utilizzando le reti e i contatti di ciascuno di noi;

2. promuovere, sulla base di questo testo, la costruzione immediata di comitati per la pace in Medio Oriente in tutte le città lasciando a ciascuno la responsabilità di decidere cosa fare nell'immediato;

3. convocare tutti ad Assisi quanto prima per una grande assemblea/manifestazione nazionale per la pace in Medio Oriente che ci possa aiutare a: approfondire il confronto sulle proposte per uscire da questa tragedia; decidere un piano di azioni comuni da realizzare nelle nostre città e a livello nazionale.

Nella speranza d'incontrare la vostra disponibilità, vi invio i miei più cordiali saluti.

Flavio Lotti
coordinatore nazionale
tavola della pace


Perugia, 7 gennaio 2009

Per adesioni e informazioni rivolgersi a:
Tavola della Pace, via della viola 1 (06100) Perugia Tel. 075/5736890 - fax 075/5739337 - e mail: segreteria@perlapace.it - www.perlapace.it

Segue l'Appello della Tavola della pace.


Fermare la guerra a Gaza non è un obiettivo impossibile.
Dobbiamo fare la nostra scelta.
Complici della guerra o costruttori di pace?


Quanti bambini, quante donne, quanti innocenti dovranno essere ancora uccisi prima che qualcuno decida di intervenire e di fermare questo massacro? Quanti morti ci dovranno essere ancora prima che qualcuno abbia il coraggio di dire basta?

Vergogna! Quanto sta accadendo è vergognoso. Vergognoso è il silenzio dell'Italia e del mondo. Vergognosa è l'inazione dei governi europei e del resto del mondo che dovevano impedire questa escalation. Vergognoso è il veto con cui gli Stati Uniti ancora una volta stanno paralizzando le Nazioni Unite. Vergogna!

Niente può giustificare un bagno di sangue. Nessuna teoria dell'autodifesa può farlo. Nessuno può rivendicare il diritto di compiere una simile strage di bambini, giovani, donne e anziani senza subire la condanna della comunità internazionale. Nessuno può arrogarsi il diritto di infliggere una simile punizione collettiva ad un milione e mezzo di persone. Nessuno può permettersi di violare impunemente la Carta delle Nazioni Unite, la legalità e il diritto internazionale dei diritti umani.

Tutto questo è inaccettabile. Inaccettabile è il lancio dei missili di Hamas contro Israele. Inaccettabile è la guerra scatenata da Israele contro Gaza. Inaccettabile è l'assedio israeliano della Striscia di Gaza Inaccettabile è la continuazione dell'occupazione israeliana dei territori palestinesi. Inaccettabili sono le minacce di distruzione dello Stato di Israele. Inaccettabili sono le violenze, le umiliazioni e le immense sofferenze quotidiane inflitte ai palestinesi e la costante violazione dei fondamentali diritti umani. Inaccettabile è il nuovo muro costruito sulla terra palestinese. Inaccettabile è il silenzio e l'inazione irresponsabile dell'Onu, dell'Europa e dell'Italia.

La continuazione di questo dramma è una tragedia per tutti. La più lunga della storia moderna. Nessuno può chiamarsi fuori. Siamo tutti coinvolti. Tutti corresponsabili. Questa guerra non sta uccidendo solo centinaia di persone ma anche le nostre coscienze e la nostra umanità. Il nostro silenzio corrode la nostra dignità.

Complici della guerra o costruttori di pace? Dobbiamo fare la nostra scelta. Altre opzioni non ci sono.

Di fronte a queste atrocità, dobbiamo innanzitutto cambiare il modo di pensare. Non ha alcun senso schierarsi con gli uni contro gli altri. Occorre trovare il modo per aiutare gli uni e gli altri ad uscire dalla terrificante spirale di violenza che li sta brutalizzando. Anche la teoria dell'equidistanza è insensata perché nega la verità e falsa la realtà. La vicinanza a tutte le vittime è il modo più giusto di cominciare a costruire la pace in tempo di guerra.

Dobbiamo uscire dalla cultura della guerra. E' vecchia e fallimentare. Nessuna guerra ha mai messo fine alle guerre. La guerra può raggiungere temporaneamente alcuni obiettivi ma finisce per creare problemi più grandi di quelli che pretende di risolvere. Non c'è nessuna possibilità di risolvere i problemi dei palestinesi, di Israele e del Medio Oriente attraverso l'uso della forza. La via della guerra è stata provata per sessant'anni senza successo. Anche il buon senso suggerisce di tentare una strada completamente nuova.

Dobbiamo pensare e realizzare il Terzo. Non sarà possibile risolvere la questione palestinese o mettere fine alle guerre del Medio Oriente senza l'intervento di un Terzo al di sopra delle parti. Oggi questo Terzo purtroppo non esiste. Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu è ancora paralizzato dal veto degli Stati Uniti. I governi europei sono divisi e incapaci di sviluppare una politica estera comune. Ma questa realtà non è immutabile. Esserne consapevoli deve spingerci a lavorare con ancora maggiore determinazione per pensare e realizzare il Terzo di cui abbiamo urgente bisogno.

Fermare la guerra non è un obiettivo impossibile. Le Nazioni Unite devono cambiare, imporre l'immediato cessate il fuoco, soccorrere e proteggere la popolazione intrappolata nella Striscia di Gaza. L'Europa deve agire con decisione e coerenza per fermare questa inutile strage e ridare finalmente la parola ad una politica nuova. Non può permettersi di sostenere una delle due parti. Deve avere un autentico ruo lo conciliatore.

La guerra deve essere fermata ora. Non c'è più tempo per la vecchia politica, per la retorica, per gli appelli vuoti e inconcludenti. E' venuto il tempo di un impegno forte, autorevole e coraggioso dell'Italia, della comunità internazionale e di tutti i costruttori di pace per mettere definitivamente fine a questa e a tutte le altre guerre del Medio Oriente. Senza dimenticare il resto del mondo. Per questo, dobbiamo fare la nostra scelta.

Giovani, donne, uomini, gruppi, associazioni, sindacati, enti locali, media, scuole, parrocchie, chiese, forze politiche: "a ciascuno di fare qualcosa!"

Perugia, 6 gennaio 2009

Tavola della Pace, Coordinamento Nazionale Enti Locali per la pace e i diritti umani, Acli, Agesci, Arci, Articolo 21, Cgil, Pax Christi, Libera - Associazioni Nomi e Numeri contro le mafie, Legambiente, Associazione delle Ong italiane, Beati i Costruttori di pace, Emmaus Italia, CNCA, Gruppo Abele, Cipsi, Banca Etica, Volontari nel Mondo Focsiv, Centro per la pace Forlì/Cesena, Lega per i diritti e la liberazione dei popoli (prime adesioni, 6 gennaio 2009)

Le adesioni vanno indirizzate alla Tavola della pace
via della viola, 1 (06100) Perugia 075.5736890 - Fax 075.5739337 segreteria@perlapace.it - www.perlapace.it



Tavola della pace


Inserito sabato 10 gennaio 2009


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