AURI: sia rispettato l'esito del referendum
Gestione pubblica dell'acqua, partecipazione dei cittadini e strategia rifiuti zero diventino principi irrinunciabili.
“La
volontà che 27 milioni di italiani hanno espresso con il referendum
sull'acqua deve essere al centro di ogni riorganizzazione dei
servizi. Quindi gestione pubblica del servizio idrico ed eliminazione
del 7 per cento in bolletta sono i punti irrinunciabili da cui
partire. Inoltre va garantita la massima partecipazione dei
cittadini e degli utenti, una gestione dei rifiuti ispirata alla
strategia 'rifiuti zero' e la separazione dei soggetti gestori tra
chi si occupa della raccolta dei rifiuti e chi dello smaltimento
finale". Sono le parole con cui il consigliere regionale
Oliviero Dottorini illustra il pacchetto di emendamenti al disegno di
legge della Giunta regionale (in Aula lunedì) che taglia gli attuali
quattro Ati e istituisce l’Autorità umbra per rifiuti e idrico
(Auri). Emendamenti già proposti in commissione, ma non votati per
la bocciatura dell’articolo 1 (e quindi dell’intero atto) da
parte di Pd e Pdl.
"Due
mesi fa - spiega Dottorini - fu sufficiente affermare che l'acqua
deve essere considerata un bene comune privo di rilevanza economica e
che sui rifiuti si deve perseguire la strategia 'rifiuti zero' per
provocare la bocciatura dell’intero provvedimento di giunta da
parte del gruppo Pd. Ora la giunta regionale ripropone lo stesso
testo in Aula, evitando un serio confronto all’interno della
maggioranza. Confido possa almeno tenere conto di quanto già
discusso e approvato dalla prima commissione, a iniziare dal tema del
rispetto del risultato referendario e quindi dal riconoscimento
chiaro e inequivocabile dell'acqua come bene comune e come diritto
umano essenziale. La Regione ne deve garantire l'approvvigionamento a
ciascun cittadino, assicurando il diritto al minimo vitale
giornaliero, pari a 50 litri giornalieri gratuiti per persona,
inserendo richiami espliciti all'esito referendario. La gestione del
servizio idrico deve essere pubblica e deve essere eliminata dalla
tariffa la componente della remunerazione del capitale, cosa ancora
inapplicata. I nostri emendamenti inoltre insistono sulla garanzia
della partecipazione dei cittadini, sia richiamando il rispetto delle
norme nazionali che ne stabiliscono le modalità, sia prevedendo la
partecipazione in seno alla consulta regionale per il servizio idrico
e dei rifiuti di rappresentanti degli utenti, delle associazioni
ambientaliste e dei movimenti per l'acqua. Infine, sul tema dei
rifiuti, chiediamo che tra i principi che dovranno ispirarne la
gestione vi sia un riferimento esplicito alla strategia 'rifiuti
zero' e che la gestione della raccolta e quella dello smaltimento
finale siano affidati a gestori distinti, per evitare evidenti
conflitti di interessi. Su questi temi non è più possibile
continuare a cercare scappatoie".
"Ci
auguriamo - conclude Dottorini - che la Giunta regionale abbia saputo
cogliere la portata delle proposte da noi presentate e in parte fatte
proprie dalla prima commissione. Ad ogni buon conto noi abbiamo già
depositato in aula gli emendamenti che non fu possibile discutere in
commissione. Il nostro obiettivo rimane quello di conferire al
disegno di legge un carattere di lungimiranza e di rispetto per i
milioni di cittadini che con forza hanno affermato come la pensano
sulla gestione dei servizi pubblici locali".
Oliviero Dottorini
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