16/07/2024
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Umbria da salvare


L’Umbria è una piccola regione, ma ha avuto in sorte un patrimonio naturalistico e paesaggistico prezioso. Immortalato dai grandi pittori rinascimentali. La storia dell’uomo, poi, l’ha segnata con un ricchissimo passato. Dal secondo dopoguerra, però, ha avuto la ventura di essere quasi sempre governata da uno stesso indirizzo politico. Così senza alternanza si è radicato un sistema socio-politico ai limiti di una vera e propria democrazia. Si è strutturato un intreccio di interessi che ha come cristallizzato lo sviluppo sociale, stimolando autoreferenzialità, clientelismo ecc… Secondo noi ambientalisti, da ciò si è stabilita come una certa insensibilità verso le questioni attinenti l’ambiente secondo un comune sentire trasversale che in genere coinvolge sostanzialmente tutte le forze politiche istituzionalmente accreditate. Tanto che ormai l’unica vera opposizione è quella dei tanti comitati civici, che si stanno opportunamente coordinando a livello regionale, sostenuti da associazioni ambientaliste libere e non omologabili come è Italia Nostra. L’intero territorio regionale è a rischio di una forte desertificazione e aumento del dissesto idro-geologico già presente in tutti i novanta comuni. Gli esempi più eclatanti riguardano le cementificazioni che determinano un forte consumo di suolo soprattutto agricolo e fertile, attraverso il proliferare dei tanti centri commerciali, che adesso dovrebbero interessare anche l’acropoli perugina. Il progetto, poi, fortemente sostenuto dalle varie forze politiche della trasformazione della E45 in autostrada Mestre - Civitavecchia comporterà la distruzione dell’intero ecosistema regionale con un’aggressione alle colline, pianure, fiumi e falde acquifere ecc… Per questo vogliamo rivolgerci a quelle forze politiche e movimenti nuovi, affermatisi anche in Umbria nelle ultime consultazioni nazionali e che ripetono espressamente nei loro programmi uno specifico interesse per i beni ambientali, di aprire una vertenza Umbria a livello nazionale e  locale in previsione delle prossime elezioni amministrative. Infatti, sempre secondo noi, se si vuole scardinare un sistema profondamente sbagliato, bisogna agire dal di dentro e cominciare proprio dall’ambiente, quale priorità socio-culturale assoluta.



 



Lauro Ciurnelli - Italia Nostra Perugia

Inserito giovedì 21 marzo 2013


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