16/07/2024
direttore Renzo Zuccherini

Home >> Il quarto incontro di Ideazioni civiche

Il quarto incontro di Ideazioni civiche
Il resoconto del laboratorio, e il testo della petizione su: Uso delle stoviglie lavabili nelle mense scolastiche del Comune di Perugia

Ideazioni civiche Perugia

Ideazioni civiche ha tenuto il suo quarto incontro sabato 9 marzo 2013 presso la Sala Santa Chiara di via della Tornetta, messa a disposizione dal Comune (costo di 17 euro).
Presenti 15 persone che hanno discusso in assemblea plenaria sull'andamento del lavoro  sviluppato dai gruppi di analisi su: statuto comunale, coesione sociale, cibo – salute - economia.

L'analisi sullo statuto comunale attualmente vigente a Perugia ne ha evidenziato l'impostazione “chiusa”: non esistono vincoli di obbligatorietà per l'amministrazione municipale quanto ad ascolto e risposta verso le istanze di partecipazione e interlocuzione emergenti dalla cittadinanza.
Parametri di riferimento utilizzati per la valutazione: principi generali, qualità della partecipazione, trasparenza, accesso agli strumenti di cittadinanza attiva, verifica sull'attuazione. Alcuni esempi:
- referendum, petizioni, deliberazioni di iniziativa popolare vengono ostacolate dal numero eccessivo di firme necessarie al loro recepimento da parte del consiglio comunale;
- le istruttorie tecnico - burocratiche in corso quanto a interventi di rilevanza urbanistica, territoriale, ambientale scontano una forte opacità informativa e procedurale;
- gli spazi di consultazione della cittadinanza sulle scelte dell'amministrazione comunale hanno natura di “concessione graziosa” e non di metodo consolidato, culturale e politico;

- l'accesso alle risorse della municipalità (gestione di locali per le attività sociali e associative, terreni agricoli, impianti sportivi) non sembra regolato in modo certo; non esiste obbligo di emissione di bandi pubblici per la loro fruizione.
La discussione seguita all'esposizione dei punti indicati ha registrato un orientamento unanime: a) completare la valutazione, b) ricercare le migliori pratiche esistenti in Italia sui temi ritenuti prioritari, c) predisporre una piattaforma di lavoro da sottoporre alle altre realtà cittadine coinvolgibili nell'ipotesi di una “riforma” dello statuto comunale. Il tutto nella consapevolezza dell'elaborazione tecnica di un tale documento spetterà all'Amministrazione comunale. Viene suggerita anche una data per un incontro inter-associativo (comunque aperto a tutte le persone interessate, non solo rappresentative di qualche soggetto strutturato): possibilmente entro la metà di maggio.

Sul tema cibo – salute – economia viene riferito della riunione tenuta il 23 febbraio presso Agribontà per consentire a Luisa Paulonia (una delle titolari) di partecipare ai lavori e per conoscere quella realtà specializzata nella distribuzione alimentare “a filiera corta”: in quell'occasione il gruppo di lavoro originario  (Angela Cataliotti – Andrea Chioini – Hugo Torrico – Tommaso Mobilia) si è allargato grazie alla presenza di Luisa Mattoni e Maristella Pitzalis.

Il lavoro svolto il 23 febbraio è partito da una ricognizione sulla refezione scolastica a Perugia; da qui la preparazione di una mappatura sulla qualità complessiva del servizio: utenza, strutture, personale, organizzazione, origine delle derrate alimentari, quadro economico e normativo.
Il tutto per costruire indicatori sulla qualità del servizio stesso, indicatori agibili da qualsiasi persona interessata direttamente o no, a cominciare dalle famiglie utenti.
Una volta completata la cosiddetta “istruttoria” questa verrà sottoposta ad un insieme di soggetti a vario titolo interessati della questione (comitati mensa, agricoltori e distributori di alimenti bio e a filiera corta, dietisti, nutrizionisti, associazioni di consumatori): dalla loro disponibilità a coinvolgersi in un'azione di sollecitazione verso l'Amministrazione comunale (giugno? settembre?) si potrà progettare un'iniziativa pubblica sulla falsariga di quella inclusa nel programma del “Festival dei di diritti” (1° novembre 2012, Perugia, Sala merci Camera di Commercio).


Intanto è stata predisposta una petizione (vedi sotto) per il ritorno all’uso delle stoviglie lavabili per limitare l’uso della plastica, igienicamente poco affidabile e devastante dal punto di vista culturale: entro il 23 marzo sono attese osservazioni e integrazioni da apportare.

Il gruppo "coesione sociale" si riunirà il prossimo 6 aprile.

Il calendario dei prossimi incontri di Ideazioni civiche:

16 marzo h.17, (presso Mente glocale via G.P. da Palestrina 40 – zona Fonti coperte) Tema: metodi  operativi di Ideazioni civiche, organizzazione l'attività e diffondano i materiali del “laboratorio”. La riunione è aperta a tutte le persone interessate.

23 marzo h.17 (presso Agribontà –  San Sisto via Pergolesi 6i – tel.075.5270023) – Gruppo cibo – salute – economia
6 aprile h17, (casa di Antonia Modolo, via degli Olivi 24 – zona Elce) – Gruppo  coesione sociale.
13 aprile h. 17, (luogo da stabilire) – Quinta assemblea periodica plenaria.

 ----------------------------------------

Uso delle stoviglie lavabili nelle mense scolastiche del Comune di Perugia

Le cittadine e i cittadini del Comune di Perugia

VISTO

che nelle scuole Secondaria Grecchi San Sisto,Infanzia Rodari Ponte della Pietra,Infanzia Italo Calvino, Infanzia Pestalozzi, Infanzia Castel Del Piano Sud, Infanzia Green, Secondaria Bonazzi-Lilli, Infanzia Peter Pan, Infanzia Villaggio Kennedi, Infanzia La Fonte, Infanzia Alfabetagramma , Infanzia Solfagnano, Infanzia Arcobaleno, Infanzia S. Martino in Colle, Primaria Villaggio Kennedi, Infanzia Gandhi,  Montessori Fonti Coperte, Infanzia Santucci, Flauto Magico, Infanzia Il Tiglio, Sc. Materna Comunale "Il Tiglio" vengono utilizzate stoviglie lavabili

mentre nelle scuole

Infanzia San Sisto Sud - Via Albinoni, 06132 San Sisto (Pg),Infanzia Ex Lacugnano, Primaria Collodi, Infanzia San Sisto Nord, Primaria Green, Infanzia Collodi, Infanzia Andersen, Infanzia ex Fontana, Primaria Lambruschini, Infanzia Manzoni, Primaria Cena, Infanzia Leonardo Da Vinci,

Infanzia il Giardino di Bibi, Infanzia Gabelli, Infanzia Via Quieta , Infanzia Castel Del Piano Nord,

Infanzia Pila Stella Polare, Infanzia Mugnano, Infanzia Fontignano, Infanzia Atti Vitelleschi, Infanzia Rosseau, Infanzia Ripa, Infanzia Piccione, Infanzia Fratticiola, Infanzia Le Margherite, Infanzia Collestrada, Infanzia Cortonese, Infanzia Lampada Magica e Latte E Cioccolata, Infanzia xx Giugno, Infanzia Paolini, Infanzia Sorelle Agazzi, Infanzia Cenerente, Infanzia Colle Umberto,

Infanzia Ponte Pattoli, Infanzia Civitella Benazzone, Infanzia Ramazzano, Infanzia Bosco, Infanzia Fantabosco, Infanzia Villa Pitignano, Infanzia Pretola, Infanzia S. Fortunato della Collina, Infanzia Montebello, Infanzia S. Enea, Infanzia Belati, Infanzia Fantasia

vengono utilizzate stoviglie usa e getta;

CONSIDERATO

 ·         che la direttiva europea sui rifiuti 2008/98/CE del Parlamento europeo e il DL 3 dicembre 2010, n. 205. Individuano nella prevenzione della produzione di rifiuti la misura da adottare prioritariamente al fine di ottenere il miglior risultato ambientale complessivo;

·         che il Piano Regionale Gestione Rifiuti della regione Umbria indica, al paragrafo 6.3.2 “Linee di intervento per il contenimento della produzione di rifiuti” (pag 264), tra le principali linee di intervento la stipula tra enti, associazioni di categoria e operatori economici di accordi “finalizzati alla diminuzione della produzione dei rifiuti nel circuito della ristorazione collettiva tramite la sostituzione di contenitori e stoviglie a perdere”;

·         che le buone pratiche di rispetto dell'ambiente dovrebbero essere introdotte già dall'infanzia

·         che il non trascurabile costo dell'usa e getta ricade sull'utenza servizio

·         che il costo economico e ambientale dello smaltimento dei rifiuti generati dalle stoviglie usa e getta ricade sull'intera comunità

·         che l’utilizzo di stoviglie in plastica usa e getta con alimenti caldi o oleosi espone i bambini ai possibili rilasci delle oltre 800 sostanze organiche elencate nel regolamento (UE) n. 10/2011 e di cui non si conoscono ancora in profondità gli effetti sulla salute.

·         che a conferma di quanto sopra affermato esistono autorevoli esperienze in altre regioni come:

·         - le linee di indirizzo per la ristorazione scolastica adottate dalla regione Toscana dal 2011

- il ritorno dal 2012 di 18 scuole materne nel comune di Modena a stoviglie lavabili e quindi    riutilizzabili

            - la delibera per gli "acquisti verdi" del 2010 del Comune di Cesena

CHIEDONO

Che l'utilizzo delle stoviglie lavabili venga esteso a tutte le scuole del Comune e, in caso di servizio esternalizzato, il lavaggio delle stoviglie venga eseguito dal fornitore  in alternativa all'acquisto dell'usa e getta.

Che questo sia un primo passo per il coinvolgimento degli utenti nella definizione della Carta dei Servizi per la ristorazione scolastica, e che questa possa essere riferimento nella predisposizione di capitolati per l'appalto dei servizi o di procedure standard per il servizio interno.

 




Inserito mercoledì 13 marzo 2013


Redazione "La Tramontana"- e-mail info@latramontanaperugia.it
Sei la visitatrice / il visitatore n: 7121622