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Difendiamo l’onorabilità delle funzionarie uccise con un’operazione trasparenza
Difendiamo l’onorabilità delle funzionarie uccise con un’operazione trasparenza
Facendo sempre di più dei nostri Palazzi autentici palazzi di vetro, forse riusciremo ad arginare questa deriva paranoica che sta criminalizzando un intero gruppo sociale
COMUNICATO STAMPA Nell’unirci al cordoglio della comunità regionale per la tragedia accaduta mercoledì mattina nel palazzo della Regione Umbria, Cittadinanzattiva Umbria sente il dovere di testimoniare la propria solidarietà ai dipendenti della Regione, con tanti dei quali collaboriamo quasi quotidianamente e di cui conosciamo lo spirito di collaborazione e di servizio. Al di là delle considerazioni sulla dinamica dei fatti (ossia come sia stato possibile che ad una persona che sembrerebbe aver manifestato disturbi psichici in passato sia stato concesso il porto d’armi), quello che ci preme sottolineare è come il disagio sociale e le contrapposizioni si stiano radicalizzando nella comunità e dentro l’individuo dando luogo a risposte scellerate da parte dei soggetti più deboli. Come Cittadinanzattiva abbiamo nel nostro Dna la critica alla pubblica amministrazione e l’impegno per il suo miglioramento e abbiamo sempre lavorato per aprire un dialogo tra i cittadini e la pubblica amministrazione, proprio nella consapevolezza che la pubblica amministrazione abbia un valore e una dignità altissimi, che non possono e non debbono essere deturpati da singoli episodi. E’ vero, nel nostro Paese c’è tanta corruzione, ma noi conosciamo tanti dipendenti pubblici integerrimi e fedeli. Paradossalmente, forse, se le due vittime della furia omicida di Perugia, fossero state corruttibili, avrebbero avuta salva la vita. Forse la loro colpa è stato solo aver applicato delle normative, magari eccessive e rigide, ma per loro ineludibili. Non sarebbe male che la Regione dell’Umbria facesse chiarezza su quest’ultimo punto. Abbiamo sentito tra la gente commenti del tipo: “Poveraccio, ha fatto bene. Avevano leso i suoi diritti”: Ecco: difendiamo l’onorabilità delle funzionarie uccise, con un’operazione trasparenza. Facendo sempre di più dei nostri Palazzi autentici palazzi di vetro, forse riusciremo ad arginare questa deriva paranoica che sta criminalizzando un intero gruppo sociale.