La tragedia del Broletto
Due impiegate uccise sul posto di lavoro. Tragedia della follia e esasperazione dell'attacco al pubblico impiego. Alcune dichiarazioni che ci sono pervenute
Sono profondamente e umanamente colpito da quanto accaduto nella sede della Regione Umbria, al Broletto. Due persone uccise e una che si è tolta la vita subito dopo aver compiuto il gesto folle è una tragedia immensa che addolora tutta la città. Sono vicino alle famiglie delle vittime, ne condivido il dolore. Oggi due funzionarie della Regione, due donne che svolgevano con onestà e serietà il proprio dovere hanno perso la vita. E’ un fatto gravissimo, che va ben oltre il disagio sociale dei tempi che stiamo vivendo. C’è un clima di esasperazione contro la politica, contro le istituzioni pubbliche che non può più essere accettato. C’è un odio e un disprezzo ingiustificati, sentimenti che peraltro non portano a quel cambiamento in positivo di cui la nostra società ha un forte e immediato bisogno. Come pure, c’è necessità di una grande assunzione di responsabilità da parte di tutti. Bisogna separare le diverse questioni e tutelare chi ogni giorno fa il proprio lavoro con dignità e chi adempie ai suoi compiti di pubblico amministratore con onestà e competenza, come le due vittime. Oggi è il giorno del dolore, per la nostra città, che osserverà il lutto cittadino il giorno dei funerali. Per tutti noi, in qualunque città di questa Italia, è il momento di una seria riflessione.
Wladimiro Boccali, Sindaco di Perugia
La tragedia che ha colpito la nostra città è grande e incolmabile il dolore che provo per queste due donne, due giovani , due lavoratrici, vittime di un sistema che giustifica i comportamenti sbagliati, gli atti contro la legge e contro ogni religione. Sto male perché intorno a me vedo solo invidia, insensibilità, atroce indifferenza, come quella manifestata questa mattina da una commessa della Coop di Fontivegge, che ad un mio amico, che raccontava sgomento il fatto, ha ribadito: "Gli sta bene". Che società è questa? Che esempio stiamo dando ai nostri figli? Che cosa lasciamo ai nostri nipoti? Il male intorno è tanto che non sarà il migliore dei governi - sempre che riusciremo a trovarlo - a salvare la situazione. Mi sento soffocare e sopraffare.
Patrizia Brutti
“La tragedia che si è consumata stamattina negli uffici della Regione Umbria ci lascia sgomenti e profondamente addolorati”. Con queste parole Oliviero Dottorini esprime vicinanza e condoglianze alle famiglie delle vittime. “Quanto accaduto stamattina è evidentemente sintomo di un disagio che ha raggiunto livelli insopportabili. Non possiamo non sottolineare però che evidentemente qualcosa non ha funzionato: apprendiamo dalla stampa che l'assassino aveva problemi psichici ed era già stato seguito dai servizi. Se la notizia rispondesse al vero, è di sicuro sconcertante il fatto che potesse girare liberamente con una pistola in mano ed è altrettanto sconcertante apprendere che negli uffici della giunta regionale si possa entrare armati senza essere sottoposti ad alcun tipo di controllo”
Oliviero Dottorini
I fatti tragici accaduti oggi alla Regione Umbria rappresentano la punta dell'iceberg di un malessere sociale diffuso e giunto al limite della sopportazione", è quanto dichiara Roberto Betti, della Direzione Nazionale Usb Pubblico Impiego.
La responsabilità morale di questo vero e proprio disastro sociale ha nomi e cognomi precisi - continua il rappresentante di Usb - sono quelli di Monti, Berlusconi, Tremonti, Grilli, ma anche Brunetta e Patroni Griffi.
Dopo il dolore di tutti i lavoratori pubblici per la morte delle due dipendenti regionali, una delle quali precaria, pensiamo sia necessario che l'intera categoria trovi la forza di reagire e riprenda in mano il proprio destino, imponendo al prossimo governo l'annullamento delle riforme del pubblico impiego e una vera semplificazione amministrativa, affinché non si muoia più di lavoro pubblico.