Potenziare il biologico, locale e stagionale. Migliorare la distribuzione. Una proposta all’AIAB
Tratto dal foglio informativo dell'associazione Le Vie della Salute - n.8 - 1/2009
Le conseguenze dei danni
ambientali aumentano in modo vertiginoso. Il nostro pianeta possiede
dei limiti ed è limitata la sua possibilità di soddisfare i bisogni
dell'umanità, soprattutto se si permette a chi inquina e dissipa di
continuare a farlo. La coscienza dei limiti rende ancora più
evidente la disparità - nel possesso e nell'uso - di ciò che natura
offre e rende necessario un uso condiviso delle risorse ed una forte
collaborazione fra le organizzazioni. Stanno scoppiando tanti
conflitti ecologici sullo smaltimento dei rifiuti, sulla costruzione
di inceneritori ed altre nuove infrastrutture ecc. E’
indispensabile, per la soluzione di questi problemi, il
coinvolgimento dell’autorità, degli scienziati, dei tecnici e
degli esperti, ma questo non basta. In particolare la gestione degli
aiuti pubblici è sempre difficile. Questo non vale solo nel caso
delle emergenze ma anche della progettazione culturale e nella
creazione di circuiti virtuosi.
A maggior ragione la
sinergia e fra chi costruisce alternative come, fra gli altri la
impresa etica Natural@Mente e l’AIAB l’Associazione italiana
agricoltura biologica è fondamentale. Potenziare il biologico non è
solo questione di politica, di scienza e tecnica, ma anche di una
efficiente distribuzione e di pari opportunità.
In Umbria alcune
organizzazioni percepiscono dei contributi pubblici che devono essere
gestiti per dei progetti specifici per il bene di tutta la
cittadinanza e della terra stessa. Ovviamente questa gestione è
trasparente ma potrebbe essere più condivisa. Non ci deve spaventare
il fatto che la sinergia inizialmente deve essere costruita con una
franca e corretta mediazione, perché insieme possiamo superare le
questioni relative ai modelli economici, di sviluppo, di
sostenibilità, agli stili di vita, ai principi etici di equità.
Come socio AIAB rilevo
che l’attuale volume di distribuzione sia dell’AIAB che di
Natural@Mente già ora implicano un impegno consistente che non può
essere caricato su alcuni collaboratori volontari, che rischiano di
essere distratti da ulteriori compiti per i quali sono incaricati
istituzionalmente. D’altra parte l’AIAB ha organizzato con grande
perizia e dedizione un efficiente sistema di distribuzione ed
utilizza un locale ottenuto a titolo di favore. Questi locali vengono
utilizzati solo un giorno a settimana e la loro destinazione potrebbe
essere rivista.
Un negozio AIAB, come
succede in altre città, semplificherebbe e razionalizzerebbe
ulteriormente le procedure di distribuzione e ridurrebbe i costi
complessivi.
Per questo l’impresa
etica Natural@Mente intende superare la logica della competizione,
improponibile per i nostri obiettivi ed ha chiesto di entrare nel
circuito dei 100 negozi AIAB sul territorio nazionale con la certezza
che la collaborazione darà ricadute fortemente positive a livello
locale, aumentando ancora il volume della produzione e della
distribuzione del biologico a Perugia, ampliando e migliorando la
offerta in particolare offrendo regolarmente dei prodotti locali e
stagionali freschissimi. Anche i soci del gruppo d’acquisto AIAB
potranno quindi usufruire di un servizio equivalente e forse più
agevole di quello attuale. Infatti anche l’idea di filiera corta,
quando viene applicata ai grandi numeri di una città, ha bisogno di
punti d’appoggio per la distribuzione.
Cordiali saluti
Francesco Tullio
Francesco Tullio
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