Sega la Vecchia
E’ obiettivo della Proarna tentare di riportare in scena questa rappresentazione
Incontro su: Sega la Vecchia Civitella d’Arna - martedì 26 febbraio ore 15, c/o “La Scola” Intervengono all’incontro:
Prof. Giancarlo Palombini Prof. Giancarlo Baronti Dott. Daniele Parbuono dell’Università di Perugia Introduce Lamberto Salvatori, presidente ProArna
Il sega la vecchia è un’antica rappresentazione di mezza quaresima del mondo contadino. Un gruppo di attori improvvisati visitava le case del contado e inscenava una rappresentazione a carattere burlesco in cui un albero di quercia (la vecchia) viene simbolicamente abbattuto e segato da parte di due segantini, fino a risorgere tra danze, canti e altre manifestazioni di gioia.
All’incontro sono invitati tutti coloro che hanno rappresentato o semplicemente assistito alla rappresentazione che fino alla fine degli anni sessanta anche a Civitella d’Arna era recitata con continuità nelle case contadine. E’ obiettivo della Proarna tentare di riportare in scena questa rappresentazione, coinvolgendo, oltre a chi ha già partecipato alla rappresentazione, anche i giovani del territorio che non la conoscono.
Nome: lamberto salvatori Commento: Grazie a Lamberto e a Daniele.
Penso anch'io che quanto è stato già raccolto dai ricercatori dell'Università e quanto ancora ci può essere di vivo nella memoria dei presenti all'incontro e di altre testimonianze è un patrimonio prezioso da salvaguardare. Per questo penso che "Sega la vecchia" debba rientrare nei prossimi programmi dell' Ecomuseo del Tevere, che si deve impegnare soprattutto a fare la sua battaglia con le amministrazioni per ottenere gli spazi adeguati alla realizzazione dei propri obiettivi.
lorena rosi bonci
Il 27/02/2013 8.02, daniele.nene ha scritto:
Deve e/o può essere la Proarna con il supporto di altre associazioni o gruppi o individui singoli dei luoghi a portare avanti tale iniziativa confrontandosi con altre analoghe presenti nel medesimo territorio all'interno di un recupero delle tradizioni parte integrante di un nuovo organismo, dialettico, dinamico, futuro che è l'ECOMUSEO DEL TEVERE.
Solo così si potrà crescere collettivamente e dare un bel qualcosa di più a quello che uno ha in testa e vuol fare (e sono tanti che hanno in testa tante cose e tante ne vogliono fare e le fanno), ma...........
Daniele Crotti