La procedura di iscrizione on line infatti, con
la richiesta tra i campi obbligatori del codice fiscale, esclude la
possibilità di iscrizione dei figli alle scuole elementari da parte di
genitori privi di permesso di soggiorno.
Inutile ricordare che la scuola elementare (scuola primaria) è scuola dell’obbligo. L’articolo 38 del Testo Unico immigrazione è assolutamente lapidario: i minori stranieri presenti sul territorio sono soggetti all’obbligo scolastico. L’articolo 45 del Regolamento di attuazione poi chiarisce in maniera inequivocabile come i
minori stranieri presenti sul territorio nazionale abbiano diritto
all’istruzione indipendentemente dalla regolarità della posizione in
ordine al loro soggiorno, nelle forme e nei modi previsti per i
cittadini italiani.
La
mancanza del codice fiscale per i genitori stranieri privi di permesso
di soggiorno che vogliano iscrivere i loro figli a scuola risulta quindi
un ostacolo inaggirabile per procedere all’iscrizione. L’Agenzia delle
Entrate, per il rilascio del codice Fiscale, richiede comunque
l’esibizione del visto di ingresso o del permesso di soggiorno e a poco
serve la soluzione "fai da te" di chi cerca di generare il codice
fiscale autonomamente. nulla di ufficiale. In
buona sostanza il sistema predisposto dal Ministero preclude
l’esercizio dell’obbligo/diritto di frequenza alle scuole elementari,
come denunciato da diversi insegnanti anche alla redazione del nostro
portale.
Al
MIUR è indirizzata la diffida del Progetto Melting Pot Europa affinchè
modifichi immediatamente il sistema dando indicazioni chiare perchè il
diritto all’istruzione sia garantito a tutti i minori su tutto il
territorio nazionale a prescindere dalla posizione di soggiorno dei loro
genitori.
Fonte: Progetto Melting Pot Europa