Home >>
Ecco a cosa servono quei tabelloni elettronici
Ecco a cosa servono quei tabelloni elettronici
Pubblicità (gratuita?) alla fiera del cioccolato, e cancellazione dell'identità cittadina
Ci eravamo chiesti, ogni volta che passavamo lì davanti, a cosa servissero quei totem elettronici su cui campeggiava solo il nome del Comune di Perugia, che li ha messi (a spese nostre, si capisce). Ecco, ora abbiamo capito: per due settimane sono stati ocupati dalla scritta di benvenuto alla fiera del cioccolato. Non "Benvenuti a Perugia", si badi bene, che ci poteva anche stare, per dare comunque il benvenuto alle migliaia di persone che arrivavano qui non per cercare la città ma per cercare le bancarelle del cioccolato: la città è sparita, al suo posto c'è solo la fiera. Viene così sancita, dallo stesso Comune, la cancellazione del luogo: la città per due settimane non esiste più, e prende direttamente il nome della fiera. Così chi arriva, che già non ha idea di dove stia sbarcando, non saprà mai di essere stato a Perugia; e pian piano, infatti, anche i Perugini si stanno dimenticando di vivere a Perugia. La città, il suo splendido e delicatissimo centro storico, diventano il non-luogo in cui ambientare la fiera: uno splendido scenario, che però - insistiamo a dire - si poteva ricreare benissimo a Pian di Massiano con due fondali di cartone: la maggior parte dei visitatori probabilmente non se ne sarebbe accorta, mentre la parte più avvertita avrebbe comunque potuto salire in centro per ammirarne il significato storico di Piazza ove il popolo comandava e decideva. Ecco a cosa servono quei tabelloni elettronici, dunque: fanno parte di un'idea di città-merce, di città-bancarella, che cerca di cancellare ogni traccia della città delle persone, delle relazioni, della cultura popolare e democratica. Un bell'indizio, non c'è che dire. E, già che ci siamo, facciamoci alcune domande: la pubblicità è stata pagata dalla fiera, o è offerta gratis dal Comune? E nelle prossime settimane, continueremo a veder spuntare messaggi publicitari, o possiamo sperare di avere qualche informazione seria alla cittadinanza?
Nome: Roberto Commento: Apprendiamo dai giornali che GESENU, durante la chermes del cioccolato, ha svolto un surplus di lavoro di raccolta rifiuti e pulizia delle strade. Sorge spontanea la domanda: chi pagherà questo lavoro straordinario?