Il cioccolato blocca il minimetrò?
L'assalto alla città trasforma un banale guasto in una tregenda
Riprendiamo da fb alcune testimonianze sull'episodio del blocco del minimetrò.
...ieri il minimetrò si è bloccato generando un disastro senza precedenti durante eurochocolate e oggi sulla rete mezzo mondo inveisce contro il trenino e la disorganizzazione della città. Possibile che oggi non ci siano approfondimenti e il tutto sia stato minimizzato in poche righe?
Non è stato un freno d'emergenza tirato, e lo posso dire a gran voce visto che su quella carrozza c'ero insieme ad altre circa 30 persone, tra cui anziani e bambini e una donna in gravidanza, e persone che hanno filmato quanto accaduto !! La nostra navetta ha effettuato una brusca frenata per evitare di scontrare la navetta che trovava ancora in sosta ad una delle fermata ... cosa già insolita a mio avviso!! ma il peggio è arrivato all'ultima fermata. ci siamo arrestati a due metri circa dall'uscita. Eravamo completamente bloccati, chiusi dentro e senza aria e così siamo rimasti per molto tempo. Quando una signora anziana si è sentita male, abbiamo suonato il citofono e ci è stato risposto che stavano provvedendo. Ma nonostante la chiamata e, nonostante fuori dalla navetta ci fossero uomini della protezione civile e responsabili di zona , nonché due carabinieri, nessuno è intervenuto. Dopo qualche minuto, la situazione è peggiorata. Non c'era più aria respirabile, mio figlio, un bambino di 9 anni, ha avuto un attacco di panico e si è scatenato un INFERNO generale , soprattutto per i bambini. (parliamo di 8 bambini dai 4 ai 9 anni). Uno dei passeggeri ha dovuto sbloccare l'uscita di emergenza, ma solo tre persone sono riuscite ad uscire, in quanto uno dei tecnici è salito sul vagone ed ha bloccato di nuovo la porta. In tutto ciò tutti noi, compresi la donna con il malore, i bambini e la donna in gravidanza, eravamo ancora bloccati nella navetta. Alla mia continua richiesta al tecnico di aprire le porte perchè mio figlio stava male, e nonostante tutti chiedessero di farci uscire, il tecnico si ostinava a rimanere davanti alla porta di emergenza impedendoci la nostra uscita. Era il panico totale, i bambini piangevano e alcune persone bussavano contro i vetri della navetta e in tutto ciò il tecnico continuava a bloccare l'uscita. Finalmente a forza siamo riusciti a spostare dalla porta il tecnico, ad aprire la porta di emergenza ed uscire, rimanendo parcheggiati ancora per diversi minuti su una passerella larga meno di un metro al centro di due navette. NESSUNO, ne protezione civile , ne carabinieri (che hanno addirittura risposto che non era loro competenza intervenire), ne tecnici ci hanno aiutati!! Uno schifo totale !! UN GUASTO TECNICO E' CONCEPIBILE, MA E' ALLUCINANTE CHE IL TECNICO, ANZICHE' FARCI USCIRE E POI PROVVEDERE A RESETTARE IL SISTEMA DI CHIUSURA DELLE PORTE, CI ABBIA SEGREGATI NELLA NAVETTA PER PROCEDERE, E QUESTO SOPRATTUTTO IN PRESENZA DI BAMBINI, PERSONE CON MALORE E DONNA IN GRAVIDANZA!! ERA UN PROBLEMA DA POCO E NON SIETE STATI IN GRADO DI GESTIRLO, IMMAGINIAMOCI SE FOSSE STATO UN GRANDE PROBLEMA !!
Buongiorno, ieri ho trascorso una giornata insieme ad alcuni amici a Perugia in occasione della manifestazione Eurochocolate. Verso le 17, ormai stanchi dopo aver camminato a lungo per la cittadina sovraffollata di gente, decidiamo di riprendere la via per il parcheggio, utilizzando il servizio a pagamento del Minimetrò. Veniamo subito fermati, dalle forze dell’ordine, nella piazza principale antistante all’ingresso della stazione del Minimetrò in quanto essendo la stazione sovraffollata di gente era sconsigliato e pericoloso entrarvi. Verso le 17.30 la strada viene aperta e tutta la gente che nel frattempo si era ammassata in quel punto, tra i quali il sottoscritto e la sua compagnia, si dirige verso la stazione. Verso le ore 18.00 riusciamo finalmente a vidimare il titolo di viaggio e metterci in fila per entrare nei vagonc ini che ci avrebbero dovuto accompagnare al parcheggio. Da questa posizione, riuscendo a vedere l’interno della stazione e le modalità con le quali il servizio veniva svolto, sono cominciati a sorgere i primi dubbi. C’erano sicuramente dei problemi tecnici, iniziati forse qualche ora prima che avevano causato una congestione del servizio. Dopo circa mezzora, quindi verso le 18.30, riusciamo a salire sul vagoncino; le porte si chiudono e con circa trenta persone a bordo, tra le quali bambini signori anziani e anche una donna incinta, tutto si blocca per almeno venti minuti. Vi lascio immaginare l’atmosfera…. caldo insopportabile, assenza totale di ventilazione……e cosa ancora più grave assenza di assistenza. Finalmente si parte e dopo varie fermate intermedie giungiamo a pochi metri dalla nostra fermata, nonché il capolinea e il vagoncino effettua una frenata improvvisa, brusca ed anomala per un sistema totalmente automatizzato. Si cominciano a sentire dei messaggi attraverso gli altoparlanti che confermavano l’esistenza di problemi tecnici e che il personale era intervenuto. Tutti fiduciosi aspettiamo….aspettiamo….aspettiamo……intanto l’atmosfera all’interno del vagone è molto pesante e tesa. Le persone anziane sono in debito di ossigeno i bambini spaventati cominciano a piangere e la signora incinta accusa anche lei una situazione di malessere in quanto molto spaventata. Riusciamo a richiamare l’attenzione del personale della stazione chiedendogli di farci uscire da una uscita di emergenza, in quanto la situazione non era più gestibile. Riusciamo a farci aprire la porta di emergenza del vagone ed uscire su una passerella che scorre all’interno dei due binari utilizzati dai vagoni per i due sensi di marcia. Purtroppo la passerella non conduce a nessuna uscita di sicurezza e rimaniamo intrappolati su di essa!! Il personale non preparato ad una tale emergenza, non sa cosa fare e da dove farci uscire in quanto ripeto non ci sono uscite di emergenza. Dopo una lunga attesa riusciamo ad uscire, fortunatamente tutti sani e salvi utilizzando un vagone che si trovava sul binario opposto…..sono le 19.40.