COMUNICATO Come saprete si è svolto l’incontro richiesto dalle segreterie sindacali con il Presidente di Umbria Mobilità. L’aspettativa era quella di avere dei chiarimenti sull’attualità di questa azienda e sul futuro dei suoi dipendenti. Non c’è stato alcun chiarimento. Anzi, invece di avere delle rassicurazioni ci siamo resi conto che la situazione è peggiore di quanto ci aspettavamo. Qualcuno tenterà di rassicurarvi con le solite frasi fatte, ma non è nostra intenzione dirvi che tutto andrà bene, perché non lo pensiamo più. I numerosi Dirigenti ed il C.d.A. stanno navigando a vista, e c’è una fitta nebbia. Se arriverà un prestito dalle banche che l’azienda e gli enti proprietari stanno implorando probabilmente ci sarà pagato lo stipendio di ottobre (busta del 10 Novembre) e la restante parte di 14ma , altrimenti non avremo NIENTE. Le banche hanno già erogato nel corso degli anni centinaia di milioni di prestiti e senza garanzie non lo faranno più. Dirigere un’azienda attingendo a prestiti infiniti per poi lasciarla andare alla deriva è estremamente più semplice che gestire una famiglia con il nostro stipendio, alcuni di noi senza titoli di studio e senza esperienza avrebbero fatto, forse, meno danni. Nessuno di loro ha più la nostra stima. Perché hanno mentito a molte domande effettuate nel corso delle trattative. Perché se ci troviamo in questa situazione la colpa è, senza ombra di dubbio, la loro ( Dirigenti e CdA ) e non, sicuramente, la nostra (i lavoratori che hanno fatto sempre la propria parte). Perché come nelle più becere organizzazioni si coprono a vicenda (Enti Proprietari compresi). Nessuno pagherà per questo, nessun premio verrà revocato, e nemmeno molte onerose consulenze esterne verranno disdette. Un modo per dire che si, è vero c’è un problema, ma chi paga sarete solo voi ..! Per l’ incontro erano state preparate le seguenti domande : · Perché a Roma i privati hanno preso dei soldi che Utm non ha ricevuto? · Perché la maggior parte delle garanzie fideiussorie sono state date da Utm? · Perché le quattordicesime sono state pagate ai dipendenti di Roma Tpl e non a quelli di Umbria Tpl se, come dicono, il problema proviene da Roma? · Perché ci vengono a dire che è difficile revocare premi frutto di nessun accordo ed invece è facile non pagare stipendi il cui pagamento è previsto entro il 20 luglio da un contratto nazionale risalente al 1976? · Perché dobbiamo apprendere brutte notizie dai giornali quando l’azienda è piena di comunicazioni ai dipendenti che la raffigurano come il fiore all’occhiello agli occhi di chi legge? · Dobbiamo chiedere un incontro ai giornalisti per sapere le cose come stanno? · Perché vengono spese ingenti somme per acquisire certificazioni che l’azienda non merita? · Perché ci sono alcuni che usano le auto aziendali per andare dal lavoro a casa e viceversa e noi dobbiamo vivere senza stipendio? · Perché se è vero che dal 2009 non arrivano soldi da Roma non si è fermato il servizio come successo in altri comuni della provincia di Perugia o almeno si è fatta rivalsa sugli enti non adempienti, ma si è aspettato fino ad affondare? · Perché come prevede la legge non sono stati stanziati i denari per il pagamento della liquidazione dei dipendenti in pensione? · Perché all’interno della stessa azienda ci sono persone che prendono premi ed alcune che non prendono lo stipendio? Molte di queste domande non hanno ancora una risposta. I dirigenti trovano sempre scuse per farci aspettare i loro comodi e chiedono ai sindacati di non creare panico tra i dipendenti. La scrivente con questo comunicato ha voluto riportare il risultato dell’ incontro del 10 ottobre 2012 e a breve intraprenderà le opportune azioni di lotta.