14/08/2024
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Biogas di S.Egidio: l’antipolitica dei politici
In un una palestra stracolma e in un clima burrascoso, la rappresentanza comunale ha dovuto affrontare l’ira dei cittadini, verso il comportamento poco trasparente dell’amministrazione, che però ha lasciato intendere che non tornerà indietro sulle decisioni prese
La giunta del comune di Perugia, a ridosso di ferragosto e ad insaputa dei cittadini di S. Egidio, ha dato il via libera alla costruzione di un impianto a Biogas da realizzare in zona. I cittadini, appena venuti a conoscenza della decisione, hanno raccolto più di 700 firme per dire no alla costruzione dell’impianto, che tra l’altro, grazie alle recenti modifiche dei regolamenti regionali, dovrebbe sorgere a ridosso delle abitazioni sollevando non poche preoccupazioni.

L’associazione sportiva di S. Egidio, fulcro delle attività nella frazione, sollecitata da singoli cittadini, ha organizzato per ieri sera un incontro pubblico con le assessore Cardinali (urbanistica) e Pesaresi (ambiente) con l’intento di ricevere maggiori spiegazioni sulla decisione presa. Le due assessore si sono presentate spalleggiate dai noti paladini del biogas locale: il Prof. Angelo Frascarelli (che il sindaco ha nominato presidente delle Opere Pie), il prof. Francesco Asdrubali (direttore del CIRIAF), e l’ing. Volpi (comune di Perugia).

Così, in un una palestra stracolma e in clima che definire burrascoso è dir poco, la rappresentanza comunale ha dovuto affrontare l’ira dei cittadini, traditi dal comportamento poco trasparente dell’amministrazione. Chi pensa che si tratta di una tipico caso di “sindrome del cortile di casa” si sbaglia di grosso: il NO deciso dei numerosi cittadini che via via hanno preso la parola è stato corroborato da una sfilza di motivazioni che con competenza e da più angolazioni hanno dimostrato l’inconsistenza delle argomentazioni addotte dai tecnici del comune, ovviamente tutti a favore dell’impianto.

Le assessore si sono trincerate dietro un banale "rispetto dei regolamenti”, e con una fastidiosa arroganza hanno lasciato intendere che non torneranno indietro sulle decisioni prese, lasciando così l’aria di S. Egidio più surriscaldata che mai.

Fatti analoghi, e sempre a causa dello sfruttamento delle biomasse, stanno accadendo in numerose altre località umbre: Guardea, Bettona, Costano, Panicale, Fossato di Vico, Casacastalda, S. Martino in Campo, solo per citarne alcune… Possibile che tutti questi cittadini (e parliamo di paesi interi) hanno torto e solo i politici hanno ragione?

Roberto Pellegrino - Movimento Perugia Civica

Inserito venerdì 21 settembre 2012


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