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Ponte Valleceppi: i chiarimenti non arrivano
Ponte Valleceppi: i chiarimenti non arrivano
Nessun riscontro alla lettera di richiesta chiarimenti
Buongiorno, ad oggi non abbiamo ancora ricevuto alcun riscontro alla lettera di richiesta chiarimenti a voi inviata lo scorso 5 settembre. Le problematiche che la popolazione di Ponte Valleceppi vi sta manifestando meritano risposte concrete, viste le ripercussioni sulla salute dei cittadini e l'ambiente del proprio territorio.
La presente comunicazione viene inviata anche alle maggiori testate giornalistiche della nostra Regione, per opportuna conoscenza e diffusione.
In attesa di un riscontro, porgiamo cordiali saluti.
Comitato IMolini di Fortebraccio Pres. Goffredo Moroni
Ed ecco il testo della lettera:
COMITATO AMBIENTE MOLINI DI FORTEBRACCIO Via Guarducci, 18 – 06135 Ponte Valleceppi (PG)
Perugia, 05/09/12 Spett. le Valeria Cardinali Assessore Urbanistica, Edilizia pubblica, Edilizia privata C/o Comune di Perugia
Spett. le ing. Ivana Moretti Dirigente U.O. Edilizia privata e sportello unico C/o Comune di Perugia
Spett. le dott. Wladimiro Boccali Sindaco del Comune di Perugia C/o Comune di Perugia
Oggetto: Distilleria “Di Lorenzo” di Ponte Valleceppi (Pg) Il Comitato “I Molini di Fortebraccio”, sulla base dell’analisi delle planimetrie da Voi fornite ed in particolare: A) Progetto esecutivo - Planimetria generale distilleria stato di fatto rev. del 20/12/2011 (protocollo Comune Perugia 2011/0207317 del 30/12/2011 fascicolo: X.3.1. Ass. U.O. Edilizia privata); B) Progetto Sanatoria opere eseguite in assenza di titoli abilitativi-Tav. A02 Quadro di sintesi degli atti autorizzativi e dislocazione degli interventi da sottoporre a sanatoria rev. del aprile 2012 (prot. Comune Perugia 2012/0064082 del 27/04/2012 fascicolo: X.3.1. Ass. U.O. Edilizia privata); Vi chiede risposte in merito ai seguenti quesiti: 1) Dalla planimetria indicata al punto B risultano non più presenti elementi costruttivi ed accessori all’impianto industriale presenti nella planimetria A ed indicante lo stato di fatto della struttura industriale sita in via della Distilleria – Ponte Valleceppi (Pg), nello specifico: - Torcia (54 b) - Stazione polielettrolita (45) - Centrale autoproduzione energia elettrica (61) - Distributore carburante (58) - Filtro a maniche (13) 2) Dalla planimetria indicata al punto B risultano variati elementi costruttivi ed accessori all’impianto industriale presenti nella planimetria A indicante lo stato di fatto della struttura industriale senza una chiara identificazione di tale variazioni con nuove concessioni edilizie o di segnalazione come abusi edilizi come peraltro rilevato per altri 8 manufatti, nello specifico: - Cabina enel (39); - Soffiante (54a); - Area movimentazione mezzi (57); - Deposito vinacce/borlande centrifugate (59). In particolare, in relazione alle aree indicate con i numeri 57 e 59 nel progetto A, si fa presente che essi risultano privi di regolare concessione edilizia e allo stesso tempo assenti dal progetto B, quindi neanche oggetto di sanatoria. Tuttavia, tali aree costituiscono parte integrante dell’impianto industriale e sono luoghi abituali di stoccaggio di vinacce e fanghi come anche dimostrato da numerose relazioni degli organi competenti con effetti rilevanti sull’ambiente in merito alle emissioni odorigene diffuse in atmosfera e agli scarichi idrici. 3) In relazione alla zona di stoccaggio dei fanghi, il D. Lgs. 27 gennaio 1992, n. 99 “Attuazione della direttiva 86/278/Cee concernente la protezione dell’ambiente, in particolare del suolo, nell’utilizzazione dei fanghi di depurazione in agricoltura” dispone all’art. 12 comma 3 che: “Stoccaggio dei fanghi negli impianti di produzione e/o trattamento e/o stoccaggio per conto terzi. Devono essere previsti adeguati sistemi di stoccaggio predisposti in relazione allo stato fisico dei fanghi prodotti ed alla loro utilizzazione. I depositi devono essere realizzati in modo da facilitare le operazioni di caricamento dei mezzi di trasporto”. I fanghi, inoltre, sono soggetti anche alla parte quarta del D. Lgs. 152/06 (integrato dal D. Lgs. 205/10); tale decreto prevede: - Modalità di deposito temporaneo (raggruppamento dei rifiuti effettuato, prima della raccolta, nel luogo in cui gli stessi sono prodotti): Lo stoccaggio dei rifiuti in cumuli, deve essere realizzato su basamenti resistenti all’azione dei rifiuti. I rifiuti stoccati in cumuli devono essere protetti dalla azione l’imballaggio dei rifiuti - Delibera del Comitato Interministeriale 27 luglio 1984). - Tempistiche per l’avvio dei fanghi alle operazioni di recupero o di smaltimento: a) quando il quantitativo di rifiuti (non pericolosi) in deposito raggiunga complessivamente i 30 metri cubi; b) in ogni caso, allorché il quantitativo di rifiuti non superi il predetto limite all’anno, il deposito temporaneo non può avere durata superiore ad un anno; c) con cadenza almeno trimestrale, indipendentemente dalle quantità in deposito (non superando comunque i 30 metri cubi suddetti); In relazione a quanto suddetto si ripropongono i quesiti già formulati a codeste Istituzioni con lettera del 02/08/2012 (protocollo Comune di Perugia) e che di seguito si ripropone: 3.1 dove la Distilleria “Di Lorenzo” sia autorizzata, nell’ambito della struttura industriale di proprietà sita in via della Distilleria – Ponte Valleceppi (Pg), a stivare materia prima destinata alla lavorazione per il fine sociale dell’azienda medesima; 3.2 dove la Distilleria “Di Lorenzo” sia autorizzata, nell’ambito della struttura industriale di proprietà sita in via della Distilleria – Ponte Valleceppi (Pg), al deposito del materiale di risulta (biodogestato) dell’impianto a biomasse esistente. In merito ai suddetti quesiti questo Comitato chiede il rilascio, a proprie spese, del rilevo cartografico dei luoghi del sito industriale autorizzati al deposito delle materie prime e del materiale di risulta (biodigestato).
4) Inoltre, il suddetto Comitato “Molini di Fortebraccio” diffida codeste Istituzioni al rilascio delle sanatorie richieste dall’industria “Distilleria Di Lorenzo” in seguito agli abusi edilizi realizzati in assenza dei necessari titoli abilitativi. Ciò impedisce, di fatto, l’attestazione della conformità urbanistico edilizia considerando anche che l’impianto industriale in questione ricade nell’applicazione della Legge n°431, 8 agosto 1985 (Legge Galasso) e della Direttiva Seveso.
In merito ai suddetti quesiti questo Comitato chiede chiarimenti in merito. In attesa di una celere risposta, cordiali saluti. Presidente Comitato I Molini di Fortebraccio Goffredo Moroni