Maxi stalla: grave le mancanza del numero legale in consiglio provinciale
Il capogruppo regionale IDV torna sulla vicenda della maxi-stalla di Santa Maria Rossa
(Acs) Perugia, 6 luglio 2012 - "Un escamotage di basso profilo che la
dice lunga sulle difficoltà a difendere e giustificare un progetto che
fa acqua da tutte le parti". Con queste parole Oliviero Dottorini,
capogruppo dell'Italia dei Valori in Consiglio regionale, commenta “la
scelta da parte del gruppo provinciale del Pd di far venir meno il
numero legale sull'ordine del giorno presentato da Idv e altre forze
politiche, con primo firmatario Franco Granocchia”.
"Non è pensabile - rimarca Dottorini - continuare a ignorare la volontà
dei cittadini e delle associazioni ambientaliste evitando il confronto e
avallando un progetto di dimensioni importanti senza la Valutazione di
impatto ambientale. A prescindere dalla correttezza delle procedure
amministrative, ancora tutte da valutare, riteniamo incomprensibile la
volontà di rimuovere il vincolo di unità di paesaggio '3S' in un'area
altamente vulnerabile, con una concentrazione di nitrati doppia rispetto
alla media regionale e con una falda acquifera particolarmente
superficiale che comporta un elevato rischio di inquinamento. Stiamo
parlando di una zona, quella di Santa Maria Rossa – spiega il capogruppo
regionale Idv -, fortemente antropizzata dove sono presenti centri
abitati, scuole e asili.
Tutte condizioni per le quali era stato apposto il vincolo quindici anni
fa e che un'opera di tale portata potrebbe compromettere in maniera
seria, producendo un danno economico e ambientale difficilmente
quantificabile".
"Al di là degli aspetti tecnici e ambientali che ci fanno dubitare della
bontà dell'operazione – aggiunge Dottorini -, c'è poi da sottolineare
l'inspiegabile volontà di aggirare la valutazione d'impatto ambientale
frazionando il progetto della stalla da quello dell'impianto a biogas.
La preoccupazione dei cittadini, quindi, non appare fuori luogo anche
perché la recente variante al Piano regolatore comunale non chiarisce in
quale modo si intende garantire che non vi sarà un incremento del
carico di azoto nella zona individuata per collocare la maxi stalla. Il
fatto che si parli in modo generico di una contestuale dismissione di
altri allevamenti esistenti senza indicarne il numero, le dimensioni e
le modalità non è certo tranquillizzante".
“Di certo - commenta Dottorini - la non scelta del Consiglio
provinciale, con un atteggiamento del Pd a dir poco pilatesco, non
contribuisce a fare chiarezza e avvalora i dubbi di chi ritiene che vi
siano argomentazioni difficilmente esplicitabili alla base della scelta
della maxi stalla. Il tentativo di fughe in avanti, senza un'accurata
verifica delle compatibilità ambientali ed economiche – conclude il
capogruppo Idv -, ha come unico effetto quello di inasprire ancora di
più un rapporto tra politica e cittadini già sufficientemente logoro.
L'auspicio è quello che torni a prevalere il buon senso". RED/as
link alla notizia: http://www.consiglio.regione.umbria.it/node/37392 [1]
Oliviero Dottorini
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