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Appello urgente al Parlamento contro il Ddl sulla Difesa
Appello urgente al Parlamento contro il Ddl sulla Difesa
Mentre s'impongono agli italiani tanti sacrifici, mentre si taglia la spesa pubblica e la spesa sociale, il ministro della Difesa si oppone a qualsiasi taglio di bilancio e alla realizzazione di una seria riforma delle Forze Armate
Ai Presidenti e responsabili delle associazioni e organizzazioni in indirizzo
Oggetto: Appello urgente al Parlamento contro il Ddl sulla Difesa
Egregio signor Presidente,
Le scrivo per sottoporle una questione grave e urgente.
In questi giorni il Parlamento si accinge ad approvare il disegno di legge delega di revisione dello strumento militare presentato dal ministro della Difesa Giampaolo Di Paola.
Si tratta di un provvedimento che non riduce ma aumenta la spesa pubblica, taglia il personale e le caserme per comprare nuovi armamenti; autorizza il Ministero della Difesa a vendere armi italiane nel mondo; stabilisce che in caso di calamità naturali gli interventi di soccorso dell'esercito dovranno essere pagati da chi li richiede; impegna non meno di 230 miliardi per i prossimi 12 anni a sostegno delle Forze Armate e le trasforma in uno strumento da guerre ad alta intensità.
Mentre s'impongono agli italiani tanti sacrifici, mentre si taglia la spesa pubblica e la spesa sociale, il ministro della Difesa si oppone a qualsiasi taglio di bilancio e alla realizzazione di una seria riforma delle Forze Armate.
Mi rivolgo a Lei per invitarla a sottoscrivere l'appello contro l'approvazione di questa legge delega che le allego. Non possiamo restare in silenzio. Dobbiamo far sentire la nostra voce, far sapere agli italiani cosa sta succedendo, accrescere la pressione sui parlamentari che hanno la responsabilità di decidere. E dobbiamo farlo ora, prima che sia troppo tardi.
Nella speranza di ricevere rapidamente la sua adesione (il lancio pubblico è previsto martedì 26 giugno), resto a disposizione per ogni ulteriore approfondimento del problema.
Cordiali saluti
Flavio Lotti Coordinatore Nazionale della Tavola della pace