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Abbandonare la politica del consumo di suolo
Abbandonare la politica del consumo di suolo
L'appello di Boeri a Festarch per un impegno a ristrutturare il grande patrimonio edilizio delle nostre città: ci auguriamo che l'amministrazione abbia orecchie per ascoltare questo messaggio
Chissà se anche dopo la dichiarazione del responsabile scientifico di Festarch, l'architetto Boeri, l'amministrazione comunale insisterà con la sua politica di varianti tese a consumare suolo e aumentare il carico urbanistico sul territorio. Nella dichiarazione resa ai media Boeri afferma la necessità di abbandonare la politica del consumo di suolo per un più virtuoso, e ormai indispensabile, impegno a ristrutturare il grande patrimonio edilizio delle nostre città migliorando così la qualità della vita.
Ci auguriamo che l'amministrazione abbia orecchie per ascoltare questo messaggio altrimenti l'evento risulterebbe perfettamente inutile se lo si intendesse utile solo ad aumentare la valenza della candidatura a capitale della cultura 2019 o, peggio, ad animare il centro storico per tre giorni sia pure di un'iniziativa culturale.
La grande speculazione edilizia in atto che permetterà di sacrificare trenta ettari di terreno agricolo di pregio a S. Martino in Campo per l'insediamento di Ikea va nella direzione opposta all'appello di Festarch. Va anche nella direzione opposta agli annunci del sindaco che appena eletto aveva promesso “niente grandi opere, solo manutenzione di ciò che esiste”. L'operazione Ikea, nessuno lo può negare, equivale ad una grande opera, purtroppo di tipo privato nel senso che la collettività perugina non ha niente da guadagnarci.
E' troppo chiedere coerenza? Oppure siamo ancora alla vecchia politica degli annunci? Se si ospita un evento come Festarch sarebbe giusto raccogliere gli spunti proposti e magari metterli a frutto.