È scomparso l’attore Sergio Tedesco, artista internazionale, perugino d’adozione
Le esequie martedì mattina alle 10.30 presso la chiesa parrocchiale di Ponte San Giovanni
È deceduto domenica a Perugia l’artista
internazionale Sergio tedesco. Al suo attivo una carriera cinematografica, iniziata da bambino
prodigio e proseguita da adulto. Aveva ottenuto successi in ambito teatrale, oltre
che come cantante lirico, vincendo a Spoleto il concorso nel 1956, scelto da
Francesco Siciliani, con cui fu in rapporti di amicizia e reciproca stima. Aveva interpretato anche l’operetta in ruoli
brillanti.
Esercitò intensamente l’attività
di doppiatore,
settore in cui fu un riconosciuto maestro. Aveva inventato l’urlo di Tarzan, fornendo la voce a Johnny Weissmuller.
Entrato in contatto con la città del Grifo durante il secondo conflitto
mondiale, aveva deciso di trascorrervi la parte finale della propria vita.
Sergio aveva da poco compiuto gli
84 anni d’età, ma continuava a vivere
intensamente nel mondo artistico- culturale romano e perugino.
Socio e amico della perugina Accademia del Dónca, che gli
aveva conferito il “Bartoccio”, Tedesco frequentava assiduamente gli
incontri settimanali al teatro Morlacchi, dei quali fu più volte protagonista
“Sergio Tedesco – ricorda Fabio Melelli, critico
cinematografico perugino – come doppiatore professionista, ha principalmente interpretato
ruoli di “duro”, ma prestava volentieri la propria voce anche in innumerevoli
produzioni di cartoni animati e film d’animazione, serie televisive e
radiofoniche”.
Sergio Tedesco aveva insegnato
presso l’Unitre a Ponte San Giovanni, dove risiedeva. Il vice presidente Giulio Giungi afferma:
“Tedesco ha collaborato con noi spendendo professionalità, gentilezza,
umanità”.
Il coordinatore del Dónca, Sandro Allegrini,
dichiara: “Sergio è stato un prototipo di perugino adottivo amatissimo e
apprezzato. Franco e ruvido, ma anche
capace di gesti di grande signorilità. Un grande personaggio, un vero
artista, un amico indimenticabile”.”.
L’assessore alla cultura Andrea Cernicchi che ebbe
modo di apprezzarne la bravura e
l’umanità afferma: “Era una persona di spessore. Perugia è fiera di averlo
ospitato per vent’anni, facendolo sentire a casa sua”.
Il direttore artistico del teatro
Mengoni di Magione, Gian
Franco Zampetti, ricorda: “Sergio frequentava la nostra stagione e ne
apprezzava i contenuti. Spesso era in camerino – è successo recentemente col
suo vecchio amico Paolo Ferrari – a salutare gli artisti coi quali aveva
lavorato”.
Sergio lascia il figlio Maurizio
e la figlia Paola, attrice e soubrette televisiva negli storici varietà del
sabato sera. Sergio era, da anni, maestro e mentore affettuoso della cantante e
attrice Simona Esposito, che ha comunicato alla città la notizia del doloroso
evento.
Le esequie stamane (martedì 5) alle 10.30 presso la
chiesa parrocchiale di Ponte San Giovanni. Sandro Allegrini
l'Accademia del Donca, cultura e peruginità
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