Carlo De Angelis ci ha lasciato
Uomo di scuola e di sport, e soprattutto di grande umanità
E' scomparso Carlo De Angelis: questa la notizia, imprevista e improvvisa, che ci ha rattristato oggi. Non è retorico dire che ci mancherà: è stato, fino all'ultimo, presente in città, nelle iniziative e nelle manifestazioni culturali, ove sempre ha portato, con discrezione e arguzia, il suo inesauribile e prezioso tesoro di narrazioni e ricordi. Era la sua grande capacità di narrazione, di rendere situazioni, personaggi, ambienti, intrichi, che ha anche utilizzato, in questi ultimi anni, per scrivere i suoi romanzi gialli. Carlo De Angelis è stato uomo di scuola e di sport, capace di muoversi nella gestione dell'una e dell'altro con umanità e originalità. Interessato alla politica, non ne ha fatto né strumento di scalata né barriera, ma l'ha vissuta come arricchimento e senso di appartenenza. Con tanti di noi ha condivido esperienze e momenti di vita non solo professionale. In qualche modo partecipava anche, sia pur indirettamente, alle iniziative e ai momenti salienti della rivista "risonanze". A Rossana, sua moglie, che resta priva del compagno di una vita, va il nostro affettuoso saluto e la nostra vicinanza.
(nelle foto, Carlo De Angelis in alcuni camminaPerugia)
Nome: Daniele Commento: Non posso dire di aver veramente conosciuto Carlo. Ma ci stimavamo a vicenda. Era persona apparentemente 'rompiscatole' ma di fatto era un personaggio interessato, arguto, socievole. Ci siamo scambiati con piacere i nostri scritti, talora ci si incontrava e si discuteva di quanto stava accadendo nel mondo, e comunicavamo anche scrivendo su un peiodico maremmano, 'Le Antiche Dogane': Carlo raccontava dei briganti di Maremma e dintorni, io di malaria e storie di vita in quei luoghi un tempo maledetti. Era un modo di essere solidali, vicini, e partecipi, se volete, di un medesimo sentire la storia e la vita. Un abbraccio fortissimo a Rossana anche da parte di mia moglie Giovamma, ella stessa rimasta tristemente sorpresa da quanto accaduto. Un caro saluto Carlo, davvero.