Giù le mani dai parchi umbri!
Le aree contigue dei parchi umbri vanno mantenute. Appello alla Presidente regionale perché i parchi umbri siano centrali nelle politiche di conservazione, salvaguardia e valorizzazione del territorio
Comunicato stampa Perugia, 21 maggio 2012
“Giù le mani dai parchi umbri! – è la risposta di Legambiente alla proposta di legge bipartisan Smacchi, Buconi e Lignani Marchesani per la soppressione delle aree contigue delle aree naturali protette - Siamo assolutamente contrari a questo disegno di legge che porta ad un ulteriore passo verso la disintegrazione dei parchi in Umbria: già la legge regionale ha fortemente limitato la presenza delle aree contigue, ora si vuole ulteriormente semplificare la possibilità di una loro revisione e soppressione demandando alla sola Giunta regionale ogni decisione”.
Le aree contigue hanno una funzione importante nella conservazione della biodiversità, sono aree cuscinetto per le quali vanno stabiliti piani e programmi ed eventuali misure di disciplina della caccia, della pesca e delle attività estrattive per garantire la tutela degli stessi parchi regionali.
“Sicuramente la semplificazione alcune volte può essere un vantaggio e se, come in questo caso, a modificare un area contigua è la Giunta invece del consiglio, potrebbe facilitare il lavoro di chi redige e gestisce i piani dei parchi - continua l'associazione ambientalista - ma purtroppo chi ha proposto il disegno di legge e anche chi lo ha votato, si è dimenticato che in Umbria non c'è nessun piano del parco, a parte quello del Nera recentemente approvato dopo un odissea durata 15 anni e quindi la proposta secondo noi è finalizzata esclusivamente a facilitare la soppressione delle due aree contigue previste dalla legge regionale, quella del Parco del Tevere e quella del Parco Monte Cucco”.
“E' una proposta miope espresione di una visione antiquata sui parchi - conclude Legambiente - le aree protette non sono un limite allo sviluppo dei territori, ma la sola possibile opportunità di sviluppo per i nostri territori. Ci appelliamo alla Presidente Marini, affinché la Regione Umbria si impegni finalmente nella salvaguardia delle delle aree protette e dei parchi regionali, attraverso opportuni e specifici piani di conservazione e programmi di valorizzazione”.