Sognando un centro storico senza auto
Ripopolare il centro di veri abitanti residenti, piuttosto che di compratori, è una priorità assoluta da perseguire con azioni mirate e di lunga durata
Il problema dell’apertura o chiusura al traffico automobilistico del centro storico, stiracchiato in un senso o nell’altro dai politici, negozianti o semplici abitanti, è solo uno dei tanti esiti nefasti di una politica che per decenni ha favorito la migrazione degli abitanti dal centro città alla periferia. Una periferia lasciata sorgere qua e là, senza alcun criterio urbanistico e che di fatto ha reso i perugini schiavi dell’automobile (vedi figura).
Ora, per ripopolare il centro storico, i nostri amministratori si aggrappano all’idea paradossale che i perugini possano preferire di acquistare mutande al centro piuttosto che in periferia, favoriti in questo dalla possibilità di raggiungere i negozi con l’automobile, alla stregua di qualsiasi anonimo ipermercato…
Il fatti di cronaca delle scorse notti dimostrano che l’idea del “centro storico commerciale” non funziona affatto: il popolo di compratori di notte se ne va e lascia libero il campo alle bande criminali.
Penso invece che ripopolare il centro di veri abitanti residenti, piuttosto che di compratori, sia una priorità assoluta da perseguire con azioni mirate e di lunga durata, come ad esempio sgravi sull’Ici-Imu, sulla Tia, incentivi alla ristrutturazione e all’abitazione per chi preferisse abitare nell'acropoli, e al contrario disincentivare le nuove costruzioni periferiche. Di pari passo, o forse prima, andrebbe favorito il ritorno al centro dei “motivi” per abitare in centro: luoghi di lavoro, negozi di prossimità (il mercato coperto!), scuole e facoltà universitarie.
Anche l’edilizia, settore notoriamente in crisi, potrebbe essere indirizzata con incentivi verso la rifunzionalizzazione degli immensi scatoloni vuoti che circondano il centro (l’ex carcere, l’ex Coin, l’ex Lilli, l’ex sede comunale in via Fiorenzo di Lorenzo, solo per citarne alcuni…).
Quando poi, in 20-30 anni, il centro sarà finalmente ripopolato di residenti e lavoratori, e sarà possibile fare la spesa quotidiana sotto casa, e andare in piscina o al lavoro a piedi, sarà naturale chiedere di scacciare via le invadenti e rumorose auto dal centro, e creare così una immensa zona pedonale...
Roberto Pellegrino
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