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Due generazioni a confronto per raccontare e raccontarsi
Due generazioni a confronto per raccontare e raccontarsi
La VI edizione del Premio Rina Gatti
Il Premio è dedicato alla memoria della scrittrice Rina Gatti che ha raccolto nelle sue opere la memoria del recente passato e del cambiamento evolutivo e culturale della nostra regione a beneficio delle nuove generazioni.
Questa scrittrice umbra ha colto e raccontato lo spaccato storico-sociale a cavallo tra le due guerre mondiali. Ha venduto oltre settemila copie del suo ultimo libro “Stanze vuote”. Le sue pubblicazioni non hanno avuto risonanza solo regionale ma sono state lette e apprezzate in tutta Italia. “Ad un anno dalla sua scomparsa, nel 2005, è stato ideato il concorso che porta il suo nome – ci dice Giovanni Paoletti presidente dell’associazione Rina Gatti – un premio che si rivolge a chi scrive racconti, poesie e video anche a più mani e che prevede la collaborazione con un adulto, un nonno, o un altro componente della famiglia, con un bambino/a o un ragazzo/a.
Il Concorso è destinato agli alunni della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria di primo grado della provincia di Perugia ed ha come scopo principale la valorizzazione del rapporto intergenerazionale, il recupero della memoria storica, di saperi e radici.
Il premio è molto apprezzato e ogni anno conta la partecipazione di circa due o trecento alunni.
Oltre alle premiazioni delle opere in gara abbiamo istituito anche dei premi onorari, che vengono consegnati a personaggi regionali, che si sono particolarmente distinti in diversi ambiti, come simbolo e dimostrazione pratica di stima e ammirazione.
Le edizioni scorse abbiamo premiato ad esempio don Angelo Marchesi, il quale ha messo in piedi dal niente l'Oratorio salesiano, un’attività sportiva, sociale e culturale per i giovani che ormai dura e cresce da oltre quaranta anni; ancora la prof. Adriana Croci, ex dirigente scolastico che si è impegnata e distinta per la sensibilità e l’attenzione rivolta al tema della disabilità; e per concludere il prof. Gabriele Goretti, il quale si è battuto con caparbietà e devozione affinché venisse costruito un centro scolastico all’interno dell’ospedale. Oggi quest’opera è una struttura stabile dentro al reparto oncologico pediatrico.
Una targa, dedicata a Gabriella Brugnami, viene consegnata inoltre a maestri o educatori che hanno dedicato la vita ai ragazzi
Il premio, giunto alla sua VI edizione è un momento di crescita che mette due generazioni a confronto per raccontare e raccontarsi, per mantenere saldo il ricordo nei più giovani di tempi non troppo lontani e riascoltare l’eco di un passato che costituisce la nostra storia e la nostra identità.