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Una passeggiata poco virtuosa nel centro di Perugia
Una passeggiata poco virtuosa nel centro di Perugia
Non è possibile essere virtuosi perché i secchi che si trovano disposti nei vari punti di Corso Vannucci, nei locali , bar, ed esercizi commerciali di vario genere, sono tutti per rifiuti indifferenziati
Sono già passati 15 lunghi anni dall'emanazione del decreto legislativo n22 del 5 Febbraio 1997, meglio conosciuto come “decreto Ronchi”. Con tale legge si sancivano comportamenti obbligatori riguardo allo smaltimento dei rifiuti, i quali devono essere raccolti in modo differenziato per permetterne lo smaltimento il recupero ed il riciclo. Si stabiliva da allora che tutti, i comuni, le regione, la nazione intera , avrebbero dovuto raggiungere ALMENO il 65% di differenziazione dei rifiuti. Non ottemperare a questi obbiettivi avrebbe comportato sanzioni europee. Per la regione Umbria, per il comune di Perugia, il 65% è stato , ed è, un sogno.....irraggiungibile. La realtà dei fatti i cittadini la possono valutare da soli. Basta fare una passeggiata in centro per scoprire che non è possibile essere virtuosi perché i secchi che si trovano disposti nei vari punti di Corso Vannucci, nei locali , bar, ed esercizi commerciali di vario genere, sono tutti uguali. Sono per rifiuti INDIFFERENZIATI.
Guardate le foto e capirete. Le promesse, le bugie che ci sono state raccontate sono enormi. Se nel centro di Perugia non esiste virtuosità potete immaginare dunque cosa accade in periferia? E nelle amministrazioni pubbliche? Negli ospedali? Sono passati lunghi anni e troppo spesso i nostri amministratori nelle così dette “assemblee partecipate”, dove Gesenu e assessore all'ambiente facevano da padrone, ci hanno fatto passare da zozzoni maleducati.
Guardando queste foto oggi sappiamo chi sono i veri colpevoli dello stato delle cose, chi non ha assolto al compito per cui viene profumatamente pagato, chi non ha voluto lavorare per educare, dare i servizi giusti a quei cittadini che le tasse le hanno pagate sempre e che proprio non si meritano l'unica via che ci propongono...l'inceneritore! Non sarà giunto il tempo di prefissare l'obbiettivo 'rifiuti zero' in questa bella città ? Zero, drasticamente zero, senza mezzi termini, senza compromessi. Questo sarebbe l'unico vero focus su cui veder giurare impegno e risorse, le quali,poi, a dire il vero, escono sempre dalle nostre tasche e per noi, per il nostro meglio, in economia e salute, devono essere spese.
Nome: marcello Commento: Secondo me il problema è anche nella individuazione delle responsabilità. Non si sa a chi rivolgere le proprie aspettative. Mi spiego. Prima della "invenzione" delle municipalizzate la responsabilità era dei singoli assessori. Ora non più. E racconto, per quello che può valere, una mia esperienza. Insieme ad altri 14 condòmini si è rivolto mesi fa un appello al Comune per rumori molesti alle 5.30 del mattino.
La risposta fu che "il Vs. esposto è stato trasmesso a GESENU...". Dalla quale nessun riscontro. Ad una telefonata di sollecito fu risposto, spero non da un dirigente, che la Gesenu è un'azienda tenuta anzitutto al bilancio e buonanotte. Ci sorbiamo la sveglia dell 5.30.