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Raccolta differenziata: ancora lontani dalle previsioni del piano regionale
Raccolta differenziata: ancora lontani dalle previsioni del piano regionale
I dati del 2011: 22 punti percentuali al di sotto del 60% previsto dal piano regionale
Siamo ancora molto lontani dalle previsioni del piano regionale riguardo la riduzione di rifiuti e l’incentivo della raccolta differenziata. Questo è quello che è emerso dai dati relativi al 2011. Abbiamo raggiunto il 38% (rispetto al 32,9% del 2010), ma siamo ancora 22 punti percentuali al di sotto del 60% previsto per il 2011. Qualche lieve miglioramento c’è stato – ci dice il consigliere regionale Oliviero Dottorini – il 5% rispetto al 2010, ma non è questa la svolta che si attendeva. Tra i dati da mettere in evidenza: una frenata dell’Ati 1 che, dal 37,46% del 2010 passa a 39,11% nel 2011 mostrando un aumento solo del’1,95%; un +8,28% dell’Ati 2 che mostra una situazione migliore soprattutto per l’incremento di Perugia (+9,93%); un aumento del 4,65% dell’Ati 3 ed infine un +2,19% dell’Ati 4 che mette in luce il deludente +1,65% di Terni. Peggiora la situazione di Amelia che registra un -2,64% rispetto al 2010, Gubbio -1,84% e Corciano -4,85%. Rimangono nettamente insufficienti i dati relativi ad Assisi (+1,99%), Castiglion del Lago (+0,63%) e Narni (+1,44). La Regione deve mettere in atto, secondo Dottorini, più incisive politiche di riduzione degli imballaggi e intensificare le positive azioni di riduzione dei rifiuti, a iniziare da un piano per moltiplicare le esperienze di erogatori di latte fresco, detersivi e fontanelle di acqua pubblica. Deve adottare una strategia “rifiuti zero” come principio ispiratore dell’intero ciclo integrato. Soltanto così si potrà immaginare un’alternativa all’inceneritore e l’incremento di nuovi posti di lavoro.