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Il 25 aprile, la Costituzione e il pareggio di bilancio
L’obbligo del pareggio di bilancio nelle Costituzioni degli stati europei vorrà dire lo smantellamento dello stato sociale

pubblicata su Facebook il giorno martedì 24 aprile 2012

Il 25 aprile è la Festa della liberazione e, quindi, della sua figlia più bella: la Costituzione della Repubblica Italiana.

Pensiamo a lei perché sta subendo un durissimo attacco: hanno deciso di inserirci l’obbligo del pareggio di bilancio. Vorrà dire darle una coltellata alla schiena perché andrà ad agire su due sue fondamenta: istruzione e sanità pubblica.

Istruzione e sanità sono tra le maggiori voci di spesa e là si dovrà tagliare per raggiungere il feticcio del pareggio di bilancio.

Il risultato sarà la privatizzazione dell’istruzione (così chi avrà i soldi potrà tranquillamente acquistare a casa diplomi e lauree senza essere costretto a rivolgersi all’estero come il figlio di Bossi e la Rosi Mauro). E una sanità pubblica scadentissima a favore di quella privata che, tra le altre cose, è la maggior fonte d’alimentazione della corruzione affaristico-politico e morale (basti pensare a quello che è successo e succede in Lombardia, una regione dove in una clinica degli orrori sono stati capaci, per denaro, di diagnosticare ed operare tumori inesistenti).

In poche parole, l’obbligo del pareggio di bilancio nelle Costituzioni degli stati europei vorrà dire lo smantellamento definivo della cosa più bella che l’Europa occidentale ha faticosamente conquistato: lo Stato sociale.

Segnerà la fine dell’Europa fondata sulla democrazia elettiva e su forme di solidarietà sociale per darla definitivamente in mano ai tecnocrati europei ed ai banchieri di tutto il mondo.



Vanni Capoccia

Inserito giovedì 26 aprile 2012


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Commenti

Nome: Vanni
Commento: “È la nostra esperienza che parla a favore della Scuola di Stato; è il fatto che tutti, o quasi tutti noi siamo insieme cresciuti in questa scuola di Stato, eppure siamo diventati in casi diversi, cattolici, e buoni cattolici; socialisti, e buoni socialisti; comunisti, e buoni comunisti. Ma che cosa abbiano trovato in quella scuola – anche se molti di noi l’hanno frequentata nel suo periodo più triste – che cosa abbiamo trovato che ce la fa sentire così cara e così unicamente libera? Abbiamo trovato lì dei professori che potevano portare voci diverse, e gli scolari venivano educati secondo i meriti, la capacità, la buona fede. Si può dire che simile garanzia di libertà, di libera formazione, venga data dalla scuola privata?” Dal discorso pronunciato da Walter Binni all’Assemblea Costituente nella seduta del 17 aprile 1947.

Nome: Vanni
Commento: “Vedete dunque, onorevoli colleghi, a quale punto di contraddizione si può arrivare: a negare il carattere di scuola libera proprio a quella scuola che secondo me e secondo molti altri e perfino secondo alcuni colleghi democristiani, è invece la scuola veramente e, in senso superiore, libera. La scuola in cui tutti quanti senza tessera e senza certificato di fede possono entrare; la scuola in cui il merito dei discenti e dei docenti è misurato soltanto sulla loro buona fede e sulle loro capacità; la scuola per cui un grande socialista, della cui democrazia nessuno dubita, cioè Turati, diceva che, in senso più stretto, di libertà della scuola, di scuola libera si può parlare solo nella scuola di Stato. “campo aperto a tutte le concezioni della vita, onde il dovere assoluto del rispetto incondizionato della libertà di coscienza”. “[…] noi qui vorremmo ripetere e rivolgere a tutti i colleghi di qualsiasi partito e di qualsiasi fede; l’invito a non considerare mai le giovani coscienze, quasi come colonie di sfruttamento; di rispettare profondamente in loro la possibilità appunto di questa libera formazione che si può trovare solo nella scuola di Stato.” Dal discorso pronunciato da Walter Binni all’Assemblea Costituente nella seduta del 17 aprile 1947.

Nome: Gina
Commento: Ogni volta che mettono le mani sulla costituzione fanno danni. Il punto è che questi di adesso sono formiche rispetto ai nostri Padri Costituenti

Nome: Cesare
Commento: E pensare che alla Costituente il nostro Walter Binni ha difeso con interventi memorabili la scuola pubblica.... Bravo Vanni

Nome: Vanni Capoccia
Commento: E' da "demagogo di turno" dire che l'acquisto di 400 auto blu da parte del governo Monti è una schifezza?

Nome: Claudia
Commento: Ho letto che Monti ha deciso di acquistare altre 400 auto blu. Si vede che le auto blu non mandano in rosso il bilancio dello stato.... Che vergogna!!

Nome: Alessandro
Commento: I tecnocrati europei dopo essersi pappati Grecia ed Italia, stanno per prendersi un succolento bocconcino: l'Olanda

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