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Nicolò, di Angelo Bertoli
Buon 25 aprile, nonostante tutto

ANGELO BERTOLI: NICOLO'

Vinta la tua battaglia della ragione doveva spuntare un mondo nuovo
Ma prima di capire che era finita tornasti a lottare invano
Lavoro senza tregua, tensioni, grida
Da Scelba a Tambroni fulmini e tuoni

Desiderio di avere una vita migliore, pagata col sangue e mai toccata con mano
OggiAggiungi un appuntamento per oggi sono in tanti, reduci di niente, di un'Italia battuta e già arresa
Dalla fuga di Kappler Catanzaro sorpresa
Distende una lunga mano nera col fiato sospeso nel fuco e nel fumo
Bologna si staglia sfinita

E tu, vecchio, già stanco, nascondi il tuo viso nella fredda sera
Nicolò, ricordo di un giorno d'aprile, la festa bussava alla porta
Nicolò, in mano stringevi il fucile e la terra sembrava risorta
Nicolò, la festa che deve venire, fantasma coi baffi in soffitta
Nicolò, parole gettate a marcire, la tua lotta mutata in sconfitta

Ombra vagante, senza più una meta, di una storia buttata in un sogno strano
Tradito dalla fede, abbandonato dal partito, ricordo di un tempo ormai lontano,

Ma la gente è ancora viva, testarda si muove, cerca un'altra vita
Si confonde ma non si arrende

Battaglia perduta ma guerra mai finita

     



(proposta da Elvio Napolitano)

Inserito mercoledì 25 aprile 2012


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