Il blocco nero di Genova
Il documentario che racconta cosa è realmente accaduto alle scuole Diaz
"La più grande sospensione dei diritti democratici, in un paese occidentale, dopo la seconda guerra mondiale". Cosi sono stati definiti da Amnistia Internazionale i fatti accaduti alle scuole Diaz di Genova in occasione del G8 nel luglio 2001 . Ieri è stato proiettato, al cinematografo comunale Sant'Angelo, il documentario Black Block diretto da Carlo A. Bachschmidt che racconta quell'agghiacciante avvenimento cosí come vissuto e ricordato da alcuni dei protagonisti. La storia parte da Berlino: lí il giovane Muli, inizia il suo cammino, intraprende la strada che lo condurra nel 2001 a Genova. Il sentirsi diversi, lontani dalle logiche neoliberiste che vedono il capitale al centro di ogni cosa, lontani dalla proprieta privata, dal subdolo indotto che spinge a consumare sempre, tutto, a qualsiasi costo. Un vivere al centro della protesta, per pensare una socità migliore e più evoluta, una partecipazione politica fatta di manifestazioni che esternino il proprio dissenso. La sua vita si incrocia con quella di altri personaggi all'interno della scuola Diaz: il racconto straziante di quella notte in cui si realizza un massacro. Triste, atroce e doloroso pugno allo stomaco per lo spettatore soprattutto se italiano e democratico. Un misto di rabbia e paura persuade nel comprendere quanto labili possano essere i diritti di tutti noi cittadini. Un documentario che mostra in che modo feroce è stata attaccata la democrazia, repressa la partecipazione, umiliata la dignità umana. L'anima nera di quelle manganellate evidenzia con ferocia l'orrore dello Stato, nella sua più marcata forma di autoritarismo. La conclusione lascia l'amaro in bocca, i titoli finali mostrano l'epilogo di una storia che, come tante altre in questo paese, non trova riposo nella giustizia: i responsabili dell'accaduto vestono ancora la loro divisa, non hanno scontato neanche un giorno di prigione e sono stati anche promossi. Spontanea l'osservazione di un ragazzo al termine della proiezione: "hanno vinto loro! A dieci anni di distanza quello per cui si protestava non è minimamente cambiato, anzi è stato una profezia di quello che viviamo adesso. Oggi siamo totalmente governati dalle banche e ci troviamo di continuo di fronte a piccole Genove ( l'art.18, la persistente violazione della privacy ecc.) come un attacco incessante ai nostri diritti. Come faremo per farci ascoltare?"