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A Villa Urbani la voce della poesia femminile italiana
A Villa Urbani la voce della poesia femminile italiana
Note e versi regalano uno specchio dell’anima
Il tentativo di esprimersi, di urlare o sussurrare parole incomplete, raccontarsi fosse anche al di fuori di codici linguistici stabiliti. L’immagine di donne che si appropriano del pensiero e della parola, usata per descrivere emozioni ora violente, forti quasi telluriche, ora sommesse, innamorate, soffocate. Uno specchio dell’anima che si dona, con immensa generosità, agli ascoltatori, ai loro giudizi e pregiudizi, ai loro entusiasmi o indifferenze. E’ questa rivelazione della propria esperienza esistenziale, dei propri sentimenti, il valore letterario più prezioso per documentare un mondo prima sconosciuto alle stesse donne, una ricerca lucida e profonda della propria identità smarrita. Questo mondo fatto di simbolismi e metafore pregne a tratti di realtà malinconiche e dolorose si respira entrando nell’aula magna della biblioteca Villa Urbani, luogo in cui si è tenuto l’incontro “Vita corpo sublime: voci della poesia femminile italiana”. Delicato il soffio del flauto traverso che ha accompagnato le letture, inquieto e nostalgico il suono pizzicato della chitarra che intonava dapprima Baron e Giuliani e concludendo con Astor Piazzolla. Suadente l’armonia dei versi che, nel silenzio, definiscono una loro melodia. Un’esperienza interessante e stimolante di poesia da consigliare ad appassionati e non. Un breve momento per ascoltare nel chiasso della settimana un soffio di spiritualità.
Nome: Giovanna Commento: La BIBLIOTECA è un dono per una città e come ogni dono che si rispetti va aperto con entusiasmo. Ogni cittadino dovrebbe "aprire" (frequentare) la biblioteca della propria città con passione. Biblioteca è sinonimo di curiosità; non si può vivere senza il desiderio di sapere, di imparare.