Sulla Ztl un passo indietro di venti anni
Incredulità e sconcerto dell'associazione "La città di tutti"
Dopo due anni di incertezze e di numeri e orari diffusi e proposti a caso, segno di confusione e di mancanza di un'idea e di un progetto, la Giunta comunale di Perugia presenta una delibera sulla zona a traffico limitato nel centro storico che rischia di riproporre la confusione e l'anarchia di tempi ormai lontani. Come possa presentare davanti a commissioni molto sensibili ai valori ecologici delle città la candidatura a capitale europea della cultura un'amministrazione capace di fare solo passi indietro sul tema del traffico privato in un centro storico come quello di Perugia, è difficile da capire. Le motivazioni di tali scelte, il livello del dibattito su un tema cruciale come questo sono degne di una piccola città di provincia e non certo di una capitale europea. Non c'è nessuna città d'arte italiana che possa lontanamente pensare di tornare indietro su questi temi, meno che mai le città concorrenti di Perugia per il traguardo del 2019. La cosa sconcertante è che mentre si definiscono degli orari e delle regole ormai irrilevanti rispetto a una seria regolamentazione del traffico privato, la giunta comunale continua a comprare costosissime telecamere. Tra l'altro, quelle installate sulle vie di uscita dalla zona a traffico limitato non svolgono la loro funzione di controllo e non servono praticamente a nulla. Alla confusione si aggiunge, quindi, lo spreco di denaro pubblico. Se, come sembra ormai chiaro, la soluzione prospettata dalla Giunta comunale non propone un progetto coerente ma solo aggiustamenti di carattere clientelare, allora sarebbe più giusto e più serio riaprire il traffico senza limiti, liberare la scena da ipocrisie e furbizie. Se si pensa, insomma, che la Ztl sia un peso per il libero dispiegarsi delle varie attività sociali ed economiche, la si tolga di mezzo così che ognuno possa finalmente vedere quali sono i veri problemi del centro storico, senza più alibi per nessuno. Se non sarà fatta questa scelta, allora, prima di decidere, gli assessori della Giunta di Wladimiro Boccali dovrebbero documentarsi meglio sulla situazione dell'acropoli la sera prima che venissero installate le telecamere e quanto fosse insopportabile l'oscenità di tutte le piazze storiche occupate dalle auto nella più assoluta mancanza di controlli. Chi protestò allora contro la Ztl ha avuto oggi la sua rivincita.
Nome: Andrea Misiani Commento: L'assessore Ciccone di Rifondazione Comunista vuol pure riaprire al traffico Piazza Italia dicendo che però non vi saranno consentite soste. e allora che la riapre a fa? Forse, sotto sotto, vuol dire non si può, ma se ti fermi chiuderemo un occhio?
Nome: francesco Commento: pazzesco! siamo stati il primo centro storico chiuso al traffico, un'iniziativa a suo tempo coraggiosa...ora ci facciamo ridere dietro anche dai paesini!!!!!
Nome: Vanni Capoccia Commento: Ho letto che questo salto all'indietro di 15 anni che Boccali e Ciccone hanno fatto fare alla nostra città ha ricevuto il plauso di un Certo Capaccioni. Io non so chi sia ma è un nome che mi ricorda il recente fallimento del progetto Mercato coperto. Se è la stessa persona....
Nome: Maria Pia Battista Commento: E per quanto riguarda invece i permessi giornalieri per entrare al centro storico vorrei aggiungere, da cittadino residente in Via Fiorenzo di Lorenzo , che non è più tollerabile la permanenza degli Uffici comunali in Via Ascanio della Cornia. E' un posto veramente scelto senza testa: camion, furgoni, auto (e per le grandi manifestazioni anche i tir) parcheggiano dove possono uno sopra l'altro e tutti insieme davanti alle fermate degli autobus, sopra i marciapiedi, in mezzo alla strada. Qualche giorno fa ho rischiato anche di andare a finire all'altro mondo aspettando l'autobus , perchè con tutti questi mezzi parcheggiati in emergenza l'autista dell'autobus non mi aveva neppure visto alla fermata e ho rischiato di essere schiacciata tra l'autobus e un camion.Ma questa è vita? Maria Pia Battista