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Il dibattito sulla sbarra e l'esperienza del Piedibus

l dibattito di questi giorni sulla sbarra del percorso verde mi spinge a raccontare di un'esperienza interessante come quella del Piedibus, di cui si potrebbe tener conto per provare a sanare il conflitto che si è aperto tra i genitori dei piccoli atleti e l'amministrazione. Il Piedibus è un progetto di promozione della salute avviato dalla ASL in diversi comuni del nostro territorio. L'idea è antica, accompagnare i bambini a scuola a piedi, ma non facile da realizzare nella congestione della città cresciuta in questi anni a misura d'automobile, e con il tempo che scarseggia per tutti. A Perugia il Piedibus è attivo con diverse linee presso le scuole Ciabatti e Valentini, grazie anche ad un attivissimo comitato di genitori che si riunisce periodicamente presso l'associazione Rivivi Borgo S.Antonio e che si occupa dell'organizzazione quotidiana degli accompagnamenti. La portata di questo esperimento va oltre il beneficio per la salute prodotto da un'attività fisica condotta con regolarità perchè rappresenta un modello di gestione comune di una piccola organizzazione, consolida le relazioni tra i genitori e il legame con i luoghi della città. Oltre al percorso quotidiano verso la scuola il comitato organizza nel fine settimana passeggiate alla scoperta di parti della città dove i bambini possono ritrovarsi insieme ai genitori, piccoli spazi di verde pubblico, laboratori per conoscere il lavoro degli artigiani. Esperienze di cittadini che si organizzano autonomamente per far fronte in maniera collettiva a problemi piccoli e grandi, dalla condivisione dell'auto per il percorso casa-lavoro alla coltivazione di terreni altrimenti destinati al degrado, ci vengono sempre più numerose dai paesi del nord Europa dove spesso coinvolgono intere città. A volte le amministrazioni seguono.





Angela Cataliotti

Inserito venerdì 13 aprile 2012


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Commenti

Nome: Luigi
Commento: Buona idea il piedibus, se non fosse che diverso è andare a scuola magari con zainetti con le ruote, altro è portarsi la borsa da gioco. Inoltre i ragazzini di movimento ne fanno già tanto. Il Rugby Perugia ha proposto rugby di mettere un proprio addetto al controllo della sbarra per l'accesso ai tesserati, ma nella sostanza è stata gravemente ignorata. Il problema oltre che per i bambini è anche per le ragazze che per allenarsi la sera devono attraversare il viale non illuminato. Credo che se le gentili "signorine allegre" che lo popolano abbiano inveito contro di me adulto potrebbero non essere tanto più gentili con le ragazzine che giocano a rugby. Vi ricordo che qualche anno fa proprio accanto alla pista di pattinaggio (altro passaggio alternativo trovato per i fruitori del campo da rugby) c'è stato un omicidio mai risolto http://www.terninrete.it/headlines/articolo_view.asp?ARTICOLO_ID=192606...voi lascereste la vostra figlia, ragazza, amica...passare proprio da lì ?

Nome: Paolo
Commento: Non mi sembra la soluzione giusta! Non esiste adulto che potrebbe riuscire a far rallentare le auto che percorrono a folle velocità il viale che dalla facoltà di ingegneria passa di fronte al percorso verde. Li attraversare è un'avventura per una sola persona, immaginiamoci di sera un "trenino" di persone cariche di borsoni (diventano birilli). Immaginiamoci quanto è difficile far attraversare li i bambini con i loro borsoni che pesano 1/5 del loro peso corporeo, ma poi come fanno a fare in quelle condizione quasi mezzo kilometro! Sul "trenino" in questione non c'è alcuna bauliera o vano bagagli!!!

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