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Mercato coperto: la mancata concessione della proroga ci sembra una buona notizia
Mercato coperto: la mancata concessione della proroga ci sembra una buona notizia
Anche se per questo scampato pericolo dovessimo ringraziare solo la pessima congiuntura economica e la scelta di inserire la riqualificazione del Mercato nella candidatura di Perugia a capitale della cultura è solo un modo per accedere a finanziamenti altrimenti irraggiungibili
La scelta dell'amministrazione comunale di inserire la riqualificazione del Mercato Coperto nella progettualità che fa capo alla candidatura di Perugia a capitale europea della cultura magari è solo un modo per accedere a finanziamenti altrimenti irraggiungibili. Tuttavia la mancata concessione della proroga richiesta dalla Nova Oberdan per la presentazione della proposta progettuale ed economica ci sembra una buona notizia. Anche se per questo scampato pericolo dovessimo ringraziare solo la pessima congiuntura economica che ha disincentivato la società a realizzare il project financing vogliamo credere che questo sia un segnale di ascolto, da parte dell'amministrazione, a tutte quelle iniziative intraprese dalle nostre associazioni. Nel corso degli ultimi anni abbiamo sollecitato con ogni mezzo l'attenzione dell'amministrazione ad intraprendere un percorso di condivisione delle scelte di trasformazione della città, specialmente se si tratta di pezzi così rappresentativi. Il successo delle nostre iniziative è indicativo di un desiderio di partecipazione da parte dei cittadini a cui abbiamo spiegato che quel progetto era troppo invasivo perché rendeva ancora più critico il fragile equilibrio idrogeologico della rupe, perché incentivava l'uso del mezzo privato per arrivare in centro con la realizzazione di numerosi parcheggi, perché gli spazi del mercato erano relegati ai piani bassi per avvantaggiare il centro commerciale, perché economicamente concedeva grandi vantaggi al privato e pochi al pubblico che sarebbe rientrato in possesso dell'immobile quando sarebbe stata necessaria una pesante ristrutturazione. Allora meglio così purché cominci finalmente un percorso inclusivo e senza discriminazioni e ostracismi verso chi esercita il diritto di critica finalizzato esclusivamente all'implementazione della migliore soluzione che contemperi le esigenze di una città moderna: relazioni sociali a tutti i livelli, cultura, commercio equo, rispetto per l'ambiente e il territorio. Tutte politiche inclusive di apertura e ascolto e chissà magari Perugia potrebbe smettere di salire alla ribalta nazionale per la cronaca nera.