16/07/2024
direttore Renzo Zuccherini

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Quando una sbarra vuol dire libertà
Liberate alcune aree intorno al percorso verde di Pian di Massiano; ma i teppisti (non certo sportivi) se la sono presa con la sbarra


Con un recente provvedimento, il Comune ha disposto la liberazione dal traffico di alcune aree intorno al percorso verde di Pian di Massiano, "con particolare riferimento a Via Tazio Nuvolari e Via del Percorso Verde" (come dice il comunicato del Comune), "con l'obiettivo di evitare comportamenti scorretti e abusi riscontrati costantemente dai nostri Uffici e segnalati anche da diversi utenti dell'area verde. La strada è, infatti, utilizzata da tanti pedoni, da mamme con i loro bambini e da anziani cui l'Amministrazione intende garantire totale e completa sicurezza. Questa posizione è stata oggetto, nei mesi scorsi, di diversi confronti e ha trovato consenso tra i fuitori dell'area e tra i rappresentanti dell'associazionismo sportivo. Tutto ciò nell'ottica di garantire una maggiore sicurezza ai fruitori dell'area verde e una migliore fluidità del traffico".
L'ordinanza stabilisce che il provvedimento ha valore sperimentale e durerà fino al 31 marzo 2013 e riguarda il senso unico in Via Tazio Nuvolari, il divieto di transito in Viale Pietro Conti, nel tratto compreso fra Via Tazio Nuvolari e Via del Percorso Verde-Strada F. di Cavallo S. Lucia. Naturalmente sono previste deroghe per i veicoli dei disabili, quelli di pubblica sicurezza, di soccorso e di servizio. 
Il provvedimento in effetti ha incontrato il favore di quanti usano il percorso verde per una sana e piacevole attività fisica e di relazione; ma non sono mancati alcuni sedicenti "sportivi" che hanno protestato, perché pretendono di portare l'automobile o il motorino fin dentro l'impianto sportivo, e non vogliono farsi a piedi nemmeno cinquanta metri.
E' anche accaduto che dei teppisti e vandali (non certo degli sportivi) hanno scardinato la sbarra.
Ora utenti ed associazioni devono insistere fortemente affinché l’accesso, se e qualora proprio necessario, venga limitato ai soli mezzi di servizio, di soccorso e ai soggetti appositamente autorizzati: e bisogna insistere anche sull’effettuazione di controlli da parte della Polizia Municipale.
Come già richiesto dalle associazioni, sarebbe opportuno e urgente installare una sbarra fissa apribile solo con comando elettronco, da consegnare esclusivamente ai soggetti autorizzati, e eventuali telecamere per prevenire atti vandalici come quello di questi giorni.




Inserito sabato 31 marzo 2012


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Commenti

Nome: irene
Commento: leggere tutti i commenti è complesso alcuni sono lucidi e ben articolati altri veramente imbrazzanti.... sono una mamma che accompagna due volte a settimana il figlio a calcio. non mi preoccupano i 100 o 300 metri a piedi ma in inverno uscire alle 20, 20.30 dagli spogliatoi e attraversare il viale forse da soli se non mi preoccupa mi crea disagio e forse anche altro. questo il pensiero materno semplice ma esiste, purtroppo, anche la tragica necessità di un mezzo di soccorso...conoscendo il paese in cui viviamo credo che sia meglio aprire quella sbarra.

Nome: irene
Commento: la sbarra era stata chiusa a settembre e poi riaperta. in inverno credo che occuperò la stanza del sindaco se la lasciano chiusa perchè i disagi per i ragazzi quando escono alle 20 dagli allenamenti non sono pochi e solo chi non pratica uno sport non li comprende. inoltre spero che non accada ma in caso di necessità se la sbarra impedisse il transito ad un mezzo necessario non oso pensare ....purtroppo viviamo in un paese dove ciò è più che possibile ...quasi certo.

Nome: andreamisiani
Commento: Signor Michele, io le consiglio di prendere un appuntamento con il comandante dei vigili o con l'assessore al traffico o con tutti due insieme. Si faccia dire i motivi che hanno fatto chiudere al traffico. Li ascolti senza pensare che s'inventano le cose, poi dica loro quello che crede giusto e vedrà che insieme troverete la soluzione. Un giusto compromesso

Nome: Gargaglia MIchele
Commento: Caro Direttore, sono soltanto un genitore di un ragazzo di 15 anni tesserato Rugby Perugia, mi permetta di dire che il titolo dell’articolo è davvero infelice le sbarre i cancelli le recinzioni non vogliono mai dire libertà, per far chiarezza vorrei riportare la parte dell’ordinanza sindacale che ci riguarda: ………”Divieto di transito anche in Via del Percorso Verde, discplinato da sbarre mobili. In deroga a questo provvedimento, con accesso esclusivo dall’ingresso posto sul lato di Viale Pietro Conti, sono autorizzati i veicoli dei disabili, quelli di pubblica sicurezza e soccorso, i veicoli adibiti al ritiro di rifiuti solidi urbani e che effettuano manutenzioni e i veicoli diretti alle aree antistanti gli impianti sportivi di Via del Percorso Verde. Nel periodo 21 marzo/31 ottobre di ogni anno, in orario 14.00/23.00, il transito di tali veicoli potrà avvenire esclusivamente previa esposizione di specifica autorizzazione. La movimentazione della sbarra mobile posizionata in Via del Percorso Verde – accesso a valle lato Viale Conti – sarà attuata con modalità manuale o elettronica da personale incaricato dalla società Darvin che gestisce gli impianti sportivi. La società si occuperà anche della manutenzione della sbarra mobile e della disciplina della movimentazione per l’accesso agli aventi diritto. E’ stata istituita l’area di parcheggio senza limiti di tempo in Via Nuvolari, sul lato destro e il divieto di fermata ambo i lati e limite di velocità di 20 km/h in Via del Percorso verde.” Per fare ancora più chiarezza riporto come sono normate le Ordinanze sindacali: L'articolo 50, comma 5°, D.Lgs. 267/2000 si collega con l'articolo 54 del D.Lgs. 267/2000 il quale al comma 2° dispone che il Sindaco, nella qualità di ufficiale del Governo, può adottare provvedimenti contingibili ed urgenti con lo scopo, la finalità di reprimere e prevenire pericoli che minacciano la pubblica incolumità. Tuttavia, l'esercizio del potere di emanare ordinanze contingibili ed urgenti (2) ha carattere eccezionale e presuppone che, per salvaguardare le esigenze della popolazione locale, non possa farsi fronte con gli strumenti ordinari alla situazione di pericolo imminente ed attuale. Infatti, il presupposto della contingibilità ricorre quando si è in presenza di un evento del tutto abnorme, accidentale, eccezionale, del tutto inaspettato da parte dei consociati (cittadinanza). In sostanza, gli articoli 54 e 50 T.U. attribuiscono al Sindaco lo stesso tipo di potere; il primo fa riferimento ad un'ipotesi più generica, ossia alla tutela dell'incolumità dei cittadini. Il secondo, invece, fa riferimento ad un ambito circoscritto e più delimitato, ovvero la sanità e l'igiene pubblica. (2) È urgente il provvedimento che si prefigge lo scopo, la finalità di soddisfare un'esigenza che non può essere fronteggiata con i mezzi ordinari apprestati dall'ordinamento giuridico (necessitas non habet legem). nell'articolo 7bis, comma 1bis (introdotto dal Decreto Legge 50/2003, convertito con modif. dalla L. 116/2003) del Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267. Pertanto, dalla inosservanza dell'ordinanza del Sindaco ne discende la sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma dai 25 euro a 500 euro. Per assurdo trovo l’ordinanza sensata se fosse applicata e fossero muniti di autorizzazione i genitori di figli minori e gli allenatori/educatori che ci lavorano seriamente dedicando tanto del loro tempo libero per educare i nostri figli ad una disciplina sportiva e di vita tenendoli lontani da strani giri ed amicizie pericolose, basterebbe soltanto punire i trasgressori secondo la normativa vigente, io da cittadino non accetto la resa delle istituzioni nei confronti dell’illegalità e punire tutti per colpire pochi incivili trasgressori, a me pare che i vigili urbani passino a fare le multe dove c’è il disco orario penso che potrebbero passare un paio di volte al giorno anche lì….. ma siamo sicuri che ci siano motivazioni contingibili e urgenti a carattere eccezionale a cui non si possa far fronte con strumenti ordinari? Io ho dei fortissimi dubbi che ci siano questi presupposti anche perché non ho mai sentito di nessun anche pur minimo incidente con i fruitori del percorso verde, è possibile che dato non si riesca a far rispettare le regole bisogna farla pagare a tutti indistintamente, mi dispiace io non ci stò a fare di ogni erba un fascio e le assicuro che nei 2 anni che frequento il campo da rugby quasi quotidianamente e nel 95% dei casi la strada in questione è deserta nei restanti casi non ho mai avuto la minima discussione con i fruitori del percorso verde “incatramato” basta usare un pò civiltà e buon senso da entrambe le parti e sedersi attorno ad un tavolo e trovare una soluzione che soddisfi anche solo in parte le due parti e rispetti l’esigenze di tutti, assicuro che durante le sere invernali di freddo e/o di pioggia non è facile dopo un allenamento fare centinaia di metri con il borsone in spalla, il Comune se vuol chiudere quella strada proponesse una viabilità alternativa è suo dovere farlo non può di punto in bianco creare un disservizio di questo genere a centinaia di famiglie, come loro hanno il diritto di passeggiare liberamente noi abbiamo il diritto di accompagnare i nostri figli minorenni a fare una sana attività sportiva senza correre rischi viste le frequentazioni tardo serali del percorso verde. Infine caro direttore invito lei e tutti quelli contrari al transito veicolare a partecipare ad una partita di Rugby Perugia di una qualsiasi categoria giovanile (io personalmente vi invito ad una partita dell’Under 16) per vedere con i vostri occhi quello che succede, già vi dico che rimarrete delusi se pensate di troverete genitori che insultano l’arbitro, che istigano alla violenza bambini/ragazzi, genitori che litigano tra loro, allenatori che non si parlano e qualsiasi altro comportamento anti-sportivo a cui la nostra società “civile” tiene tanto per l’educazione dei propri figli, ma troverete a fine partita tutti gli atleti, i genitori, i semplici spettatori che mangiano e bevono insieme l’uno accanto all’altro, scambiando le proprie esperienze e stringendo nuove conoscenze e talvolta anche amicizie. Se questo modo di vivere lo sport invece che essere premiato deve essere penalizzato cari amministratori questa è la strada più breve per disincentivare i bambini nel praticare questo sport e vi ringrazio personalmente per l’ottimo lavoro che state svolgendo per raggiungere questo scopo, che non sia mai che un giorno questo magnifico sport sia trattato alla stessa maniera del calcio…………….. La ringrazio per aver letto questo libero sfogo e aspetto presto una sua risposta nella speranza che prima di scrivere il prossimo articolo si documenti e ascolti tutte le parti interessate e non solo una campana……………

Nome: irene
Commento: leggere tutti i commenti è complesso alcuni sono lucidi e ben articolati altri veramente imbrazzanti.... sono una mamma che accompagna due volte a settimana il figlio a calcio. non mi preoccupano i 100 o 300 metri a piedi ma in inverno uscire alle 20, 20.30 dagli spogliatoi e attraversare il viale forse da soli se non mi preoccupa mi crea disagio e forse anche altro. questo il pensiero materno semplice ma esiste, purtroppo, anche la tragica necessità di un mezzo di soccorso...conoscendo il paese in cui viviamo credo che sia meglio aprire quella sbarra.

Nome: Fabrizio
Commento: Paola ciao, tu non eri al campo e non avevi tuo figlio/a in attesa dell'ambulanza che non aveva le chiavi... Ciao Fabrizio un'allenatore che non vuole fare polemica ma che risponde con fatti accaduti purtroppo realmente

Nome: paolo
Commento: E chi l'ha detto che non verrà sanzionato? Il danneggiamento è un reato penale previsto e punito ai sensi dell'art 635 del C.P. sono certo che entro 90 giorni il Comune di Perugia farà la prevista querela per il danneggiamento ad opera di ignoti, sarà poi compito delle Forze di Polizia eseguire le opportune indagini, quindi acquisiranno i file video e denuncerano a piede libero la persona che ha commesso il reato poi il Tribunale farà scontare la prevista pena. Di norma le cose funzionano così, è questa la procedura non i vaneggiamenti di taluni. Quindi se la Polizia Municipale o le altre Forze di Polizia avessero constatato che fruitori del campo da Rugby percorrevano il tratto in questione ad una velocità non commisurata, anziché "dirlo al Sindaco", per non incorrere nel grave reato di omissione d'atti d'ufficio (p.p art. 328 c.p.) avrebbero di certo sanzionato i trasgressori. Invece delle sanzioni non c'è traccia! Quindi non c'è mai stata violazione perché sennò gli agenti che pattuigliavano frequentemente il percorso verde, prima della sbarra, avrebbero sanzionato.

Nome: Paola
Commento: Anche chi ha distrutto la sbarra non è stato sanzionato, ma la sbarra è stata distrutta ed il distrutture esiste e magari non ha agito da solo (le bravate, di solito, si fanno in gruppo). Tutti i problemi sono risolvibili compreso quello di eventuali soccorsi, l'essenziale è non aver l'atteggiamento prepotente di chi, nemmeno sotto sotto, dice: togliete la sbarra e fatela finita di rompere. Non è con la prepotenza che si risolvono i problemi, ma con il dialogo

Nome: Paolo
Commento: Per la morte del calciatore Morosini i soccorsi sono arrivati in ritardo a causa di un mezzo della Municipale parcheggiato male http://www.corriere.it/cronache/12_aprile_16/morosini-indagine-omicidio-colposo_cba93674-87a2-11e1-99d7-92f741eee01c.shtml. Non si può fare qualcosa prima che le disgrazie accadano? Aprite quella sbarra, c'è gente che deve giocare, e nel caso di soccorso urgente, non ci devono essere ostacoli ridicoli pur di salvare vite umane!!! Anche nel caso dei Vigili di Pescara, sai quante volte hanno parcheggiato l'auto in quel modo, di solito non è mai successo niente ma questa volta è morto un'atleta che sarebbe stato certamente essere soccorso solertemente. Non stiamo ad aspettare che accada la tragedia perché ci si inventa comportamenti scorretti alla guida mai sanzionati e quindi verosimilmente inesistenti.

Nome: Antonio
Commento: Ciao Rosa sono daccordo con te, i composrtamenti scorretti vanno condannati, e chi imbocca la strada in questione con la macchina non può andare a una velocità maggiore di 10 Km/h. Però le esigenze di chi pratica sport, e non ci sono altri luoghi a Perugia per praticare il Rugby e il Baseball, come di chi li allena e li sostiene, non si possono ignorare. La soluzione sono i dossi e l'eliminazione della sbarra. Quando piove e il percorso verde è vuoto, solo chi pratica sport lo popola, e d'inverno con il freddo idem. Un agevole accesso ai campi sportivi, lo ripeto, deve esser un diritto di tutti e non preclude la possibilità di passeggiare in tutto il resto del parco. Antonio

Nome: Paolo
Commento: Quante libertà grazie alla sbarra! Pensate un pò che le prostitute irregolari la usano per fuggire dall'inseguimento della Polizia Municipale!!! Proprio questa sera un teatrino proprio raccapricciante di fuga e grida delle prostitute inseguite dalle auto della Polizia Municipale che poi s'è arresa di fronte alla sbarra! Peccato un controllo in meno che forse avrebbe potuto ridare libertà a quelle povere donne....Libertà grazie alla sbarra si! Non mi sembra..

Nome: fabrizio
Commento: Parliamo di libertà?? la chiusura della sbarra toglie la scelta di due sport a Perugia il Rugby ed il Baseball, se in città ci fossero stati altri club a promuovere questi sport non c'erano problemi ma ci sono solo due club se un genitore deve portare il figlio e per lavoro non è libero di pomeriggio come porta il figlio di 6 anni??? lo lascia alla sbarra??? arriva tardi a lavoro?? sceglie un'altro sport?? forse è la terza.. Questa è una privazione di libertà mio figlio non può fare lo sport che vuole!!! L'ambulanza non ha le chiavi questa è la privazione di libertà!! I figli di chi pratica Rugby e Baseball non possono farsi male!!!

Nome: paolo
Commento: Purtroppo chi commenta dicendo che finalmente si vedono i cani liberi nel percorso verde non si rende conto che i bambini sono più importanti degli animali. I bambini devono raggiungere il campo in sicurezza senza doversi portare sul groppone sacchi pesanti per poter fare un'attività fisica formante come il Rugby o il calcio (consigliata da tutti i pediatri). Ai soli allenamenti di Rugby partecipano oltre 100 bambini se ci aggiungiamo i bambini che fanno calcio e softball ci si può rendere conto di come il nostro Comune ha precluso a questo genere di utenti di poter svolgere l'attività sportiva in maniera consona. Credo il Rugby Perugia abbia tutto il diritto di sentirsi parte lesa considerando che la concessione delle aree preposte non sono in comodato d'uso gratuito!!!Per vedere scorrazzare i cani liberamente (quando invece ci sarebbe un'area apposita) mi sembra che il prezzo che i nostri bambini debbano pagare è un pò troppo caro. Ci si lamenta che i bambini di ora non hanno più valori morali ebbene i bambini e i ragazzi del rugby questi valori gli vengono insegnati e grazie a questo sport diverranno persone migliori. Io non posso credere che sia più importante la visione dei cani alla salubrità dei nostri figli.

Nome: Antonio
Commento: Salve a tutti, qui mi sembra evidente che si debba raggiungere un compromesso tra chi vuole un percorso verde sicuro da un punto di vista pedonale e chi vuole praticare sport in maniera consona. La soluzione è semplicissima, dei dossi che impediscano il superamento della velocità consona al luogo in considerazione e l'eliminazione della sbarra. Per chi pensa di aver guadagnato qualcosa dalla chiusura della sbarra, è facile replicare che probabilmente vive il percorso verde sporadicamente e magari la presenza di macchine per quella (forse) ora alla settimana da fastidio. Chi lavora presso il campo da baseball, calcio o rugby, si allena o vuole assistere alle partite o soprattutto deve accompagnare figli e andarli a riprendere DEVE AVERE IL DIRITTO di poterlo fare in modo agevole e sicuro. Tra parentesi i motorini continuano a scorrazzare per la strada che porta al parcheggio davanti al bar quindi la soluzione della sbarra chiusa è solo parziale. Il percorso verde è grande e c'è spazio per tutti. Antonio

Nome: Rosa
Commento: “Amanti del verde”, “amanti della sbarra”. Due frasette che mi sono sembrate usate con un tono un pochino denigratorio, come se chi vuol semplicemente passeggiare è un’anima bella che perde tempo con passatempi da quattro soldi e che per questo non può mettere becco su cose che riguardano chi fa uno sport vero. Perché tanta ironia, in alcuni scritti anche acredine con gli amanti del verde o della sbarra e poco o niente contro chi ha indotto il Comune a prendere un provvedimento per “evitare comportamenti scorretti e abusi riscontrati costantemente”? Se è stata chiusa al traffico quella strada i responsabili sono loro. Rosa Rosa

Nome: Paolo
Commento: Verissimo i bambini non guidano ma non per questo gli deve essere preclusa ogni possibilità di praticare sport! Per questo i genitori quelli che hanno a cuore la salute fisica e mentale dei propri figli provvedono con i propri mezzi e a spese loro ad accompagnarli presso le palestre, i campi da gioco, in piscina pur di fargli praticare sport. Ovvio chi non ha i figli non può capire di cosa vuol dire fare sacrifici pur di accompagnarli in auto nei posti necessari per la loro crescita sana ed armoniosa. Chi non ha figli critica chi si impegna tanto per far si che i propri seguano le loro passioni per un crescere sano ed armonioso. Nessuno mette avanti i bambini per tutelare i loro sacrosanti diritti, è anche vero che se non ci pensano i genitori a far valere le ragioni dei più piccoli chi deve farlo quelle persone che ipocritamente gli sembra bello un parco perché frequentato da "bambini e cani" quasi a volerli mettere sullo stesso piano?

Nome: Giorgio Baldinelli
Commento: Sono un utente trentennale del campo da Rugby, giocatore prima e allenatore oggi del Rugby Perugia; scrivo qualche considerazione per provare a fare un po’ di chiarezza. 1) Il Comune ha scelto unilateralmente la chiusura della sbarra, senza nessun confronto con l’associazionismo sportivo, l’articolo quindi è impreciso in maniera “imbarazzante”, chiaro Renzo? 2) Troppo facile parlare di “evitare comportamenti scorretti e abusi riscontrati costantemente”, senza portare prove: ci sono denunce, multe? Fatecele vedere, please; chiaro Rosa? 3)Nell’articolo del sedicente “direttore, blogger, giornalista?” è riportato senza virgolette (e quindi si presuppone opinione dell’autore)che …naturalmente sono previste deroghe per i veicoli dei disabili, quelli di pubblica sicurezza, di soccorso e di servizio... Tale affermazione è stata, purtroppo, puntualmente smentita dall’infortunio occorso al ragazzino pochi giorni fa, con l’ambulanza impossibilitata ad entrare, in quanto agli operatori non era stato fornita alcuna chiave di apertura delle sbarra. Tutto ciò a testimonianza della pericolosità di tale provvedimento e del pressapochismo con cui è stato preso, poco degno di un paese civile; chiaro, Renzo e cris? 4)Da google earth, è facile vedere come il parcheggio più vicino (quello in prossimità della Facoltà di Ingegneria, spesso pieno e quindi non utilizzabile) sia distante circa 250 m in linea d’aria (500 m andata e ritorno) ovvero, circa 10 minuti alla velocità di cammino di un uomo di 3 km/h (tale velocità diminuisce se a camminare è un bambino con la borsa). L’altro parcheggio (quello in prossimità del Palasport) si trova, sempre da google earth, a 400 m (800 metri con il ritorno), quindi non meno di 15 minuti di cammino, sempre per chiarezza, Renzo. 5) È singolare la sintesi di alcuni commenti che da un parte reclamano “tolleranza e rispetto”, dall’altra bollano come baggianate le opinioni diverse dalle proprie e auspicano non una, ma 100 sbarre (è questa la tolleranza?) in un messaggio urlato (è questo il rispetto?, visto che l’uso delle maiuscole nell’etichetta di internet, equivale a gridare ciò che si scrive); chiaro mary e mari? 6)Chiunque abbia forzato la sbarra ha sbagliato e ce ne dissociamo, pronti comunque anche a pagare i danni se l’individuo appartenesse al nostro entourage, chiaro Renzo? Ora ci aspettiamo che “quanti usano il percorso verde per una sana e piacevole attività fisica e di relazione” (come se i rugbisti facessero tutt’altro) abbiano la stessa pervicacia e aggressività con i padroni dei cani che non li tengono al guinzaglio (sbarra o gabbia per loro?), così come ci aspettiamo un fiorire di denunce verso tutti i clienti delle prostitute che proprio in tale area si macchiano del reato di prostituzione (e sono tanti, forse più di tutti gli utenti del campo da Rugby), chiaro Renzo?. 7) Il primo a mettere in mezzo alla discussione i bambini è stato proprio l’autore dell’articolo (secondo periodo), chiaro Andrea? 8)L’eventuale episodio di qualche fruitore del campo da Rugby che ha percorso il tratto asfaltato oltre la sbarra a velocità non consona è da stigmatizzare, da condannare e certamente non si deve ripetere; da qui a chiudere a tutti l’accesso al campo da Rugby, però, ce ne passa. Questa azione, dallo sgradevole sapore autoritario, è equivalente, ad esempio, all’interruzione di tutto il traffico su via Mario Angeloni a causa di un automobilista che ha superato il limite di velocità. 9)L’asfalto della via di accesso al campo da Rugby esiste da oltre 30 anni, ripeto, l’asfalto, non l’erba o lo sterrato, ci sarà un motivo,? L’area del percorso verde ha migliaia di metri quadrati disponibili, il passaggio dei veicoli nel tratto asfaltato non preclude la sacrosanta fruizione del resto della zona. 10) I Rugbisti non hanno nemici, ma avversari e questo vale dentro e fuori dal campo: è un concetto che cerchiamo di insegnare ai Minirugbisti e di certo non predichiamo bene e razzoliamo male: ne è testimonianza il fatto che i nostri rappresentanti sono stati sempre disponibili al confronto senza pregiudizi (invito anch’io gli altri a navigare sul sito rugbyperugia.it, per comprendere il nostro punto di vista); chiaro mari?. 11)Un altro valore che cerchiamo di trasferire ai ragazzi è la bellezza del confronto a viso aperto; del resto, un gioco così schietto, non permette certo di nascondersi: ogni giocatore ha un numero dietro la maglia, così da essere riconoscibile, sempre. Ogni qualvolta abbiamo cercato di interloquire con chi si lamenta della presenza dei veicoli oltre la sbarra, abbiamo trovato il silenzio; in questo blog, fatta eccezione per Vanni Capoccia, si sono firmati con nome e cognome solo i Rugbisti. 12)È singolare il ribaltamento del simbolo di una sbarra come “mezzo per la libertà”: erano spacciati come mezzi di libertà anche i recinti delle riserve indiane negli Stati Uniti o il muro di Berlino . Sogno un futuro non troppo lontano in cui un Kennedy nostrano parlerà “di là” dalla sbarra, concludendo il discorso con un “Ich bin ein Rugbyspieler”.

Nome: Andrea
Commento: Vedo che si parla tanto di bambini e minorenni che fanno il Rugby. Ma loro non possono guidare. Non hanno la patente. Siccome il problema è nato per lo scorrazzare di auto, per la loro velocità eccetera, perché metterli in mezzo? il problema l'hanno creato gli adulti. Io spero che non siano gli stessi che ora si nascondono dietro i bambini. Andrea

Nome: Manuela (mamma di 2 minirugbisti)
Commento: Scusate, ma qui non si tratta di "diritto" di arrivare con le automobili fin dentro agli impianti (i parcheggi sono comunque uno dei requisiti che gli impianti sportivi devono avere per legge) e parlando di libertà questa non è tale se non è da tutti condivisa. Chi parla da una parte è perché non conosce il problema visto dall'altra... e non si tratta solo di "aitanti rugbisti". Se aveste figli di 4 e 5 anni (categoria U6) e doveste accompagnarli agli allenamenti e non trovaste posto per parcheggiare da nessuna parte li lascereste a una delle sbarre che delimitano l'accesso e li fareste andare da soli? lascereste la macchina in divieto e li accompagnereste di corsa? tornereste mestamente a casa? Se aveste una figlia o una sorella che fanno gli allenamenti fino alle 22.00 sareste più tranquilli a farle lasciare la macchina davanti agli impianti, posto che in quelle ore non c'è nessuno in giro e non capisco a chi possa dare fastidio? Se foste un papà o una mamma disabile che volesse andare a vedere una partita dei propri figli sareste dello stesso avviso? Lo sapete che un'ambulanza non è potuta entrare a soccorrere un bambino con trauma cranico? E questo non è un problema solo degli sportivi, ma di tutti i frequentatori del percorso verde. E se ospitaste una squadra che viene a giocare il proprio campionato a Perugia non vi sentireste per lo meno imbarazzati a non fare accedere gli atleti direttamente al campo? certo per il calcio questo non succederebbe... I comportamenti prepotenti danno fastidio a tutti, vanno denunciati e non condivisi, però il problema degli impianti e della loro accessibilità all'interno del percorso verde non lo devono risolvere le società sportive (che pure ci hanno provato in tutti i modi), ma il comune che ce li ha messi. L'apertura della sbarra potrebbe essere semplicemente regolamentata... è chiedere troppo? Il percorso verde è grandissimo, c'è sicuramente posto per tutti e si può passeggiare ovunque, quei 50 metri però sono molto importanti per garantire anche i diritti di chi fruisce del percorso in altro modo.

Nome: Anna
Commento: Troppi giri di parole non portano a nessun risultato perchè ognuno pensa agli affari propri, il Comune è il vero responsabile di tutto questo scompiglio perchè non è in grado di fare il suo dovere (sono pagati per questo), ovvero, trovare una mediazione = soluzione. Comunque rispondo a coloro che non hanno ancora capito un paio di cose: i ragazzi saranno anche "aitanti" rugbisti ma i borsoni pesano e i loro genitori o nonni purtroppo non sono rugbisti in senso fisico. E' gente anziana o che lavora mattina e, spesso anche il pomeriggio, non è gente che fa i capricci nel voler arrivare ai campi con la macchina scorrazzando come qualcuno dice, è gente che la sera vorrebbe tornare a casa il più presto possibile senza passeggiare in mazzo a nessuno...perchè Pian di Massiano è vuota. Pensavo che l'errore più grosso del Comune fosse stato chiudere la sbarra anche dopo le 20.00 ma dopo quel che è successo con l'autoambulanza (una vergogna per un paese civile!) penso che se ci fosse scappato il morto ora asciugavamo le lacrime di coccodrillo del Comune e dei cittadini conniventi. Anna

Nome: Vanni Capoccia
Commento: Buon giorno, Se lo facessero a casa vostra sareste contenti? Questa frase scritta da Rugby Perugia mi ha colpito. Cosa significa? Quella strada è una cosa del Comune e quindi, essendo un Bene Comune, è casa nostra. È di tutti i cittadini di Perugia, anche di quelli che non la frequentano. (di quelli che pagano le tasse ovviamente, gli evasori fiscali hanno liberamente deciso di non essere cittadini). Io ho sempre letto che il rugby educa al rispetto degli avversari, alla lealtà ed alla civiltà, Ed allora,tornando alla sbarra, se il Comune ha deciso di metterla è perché ci sono stati comportamenti incivili, c’è stata una mancanza di lealtà verso altri cittadini. Anche chi ha rotto la sbarra è stato sleale ed incivile. Ed allora perché non criticare questi comportamenti? perché pensare al fastidio che si ha e non ai benefici che altri hanno? Essere rugbisti è un bel modo di essere, perché non esserlo sempre? Anche fuori dal cancello dello stadio? Anche con chi rugbista non è? Vanni Capoccia

Nome: barba
Commento: Durante la fiera dei morti la sbarra aperta non da fastidio vero? a gennaio quando è freddo non arreca danni vero? Un pò di coerenza da parte di tutti, il problema sorge a fine marzo quando torna il bel tempo e la gente va a passeggiare nel catrame, non nel verde! Voglio vedervi combattere per la sbarra chiusa di inverno con temperature sotto zero mentre piove o nevica. Il verde c'è, è al sicuro e non è transitabile da nessun autoveicolo ma non viene usato, si preferisce quella striscia di asfalto giusto per dar fastidio. Ci vediamo a Gennaio a Sbarre Aperte!

Nome: manuela
Commento: Area verde? ma facciamola finita!!!Fa sempre più schifo è piena di schifezze che non menziono, e poi l'aria ulita.... ma la Cortonese è a 50 mt. Non facciamo i ridicoli quel tratto di strada fino ai campi da rugby non impedisce a nessuno di usufruire di tutto il resto del Percorso. Rispondo a quelle signore/ri che vengono solo quando c'è il sole e a passeggio. I genitori/nonni che accompagnano i ragazzi al campo a volte hanno i minuti contati, hanno anche più di un bambino e gli allenamenti si protraggono fino a tarda serata momento poco consono per fare a piedi quel tratto di strada ( signorine e spacciatori in agguato sempre anche in ore pomeridiane) inoltre come già è successo l'accesso ai mezzi di soccorso non prontamente effetturato a rischiato di far diventare tragedia un incidente avventuo in allenamento vi sembra normale?Allora vi dico di pensare se foste voi ad avere un figlio o nipote che frequentasse il rugby???? D'inverno con la pioggia e il freddo??? Vi piacerebbe accompagnareli??? Gli italiani sono sempre uguali se il problema non lo tocca allora non gli interessa ma se poco poco lo toccasse allora cambierebbe tutto. L'unica cosa logica da fare era una regolamentazione degli accessi con pass e dissuasori di velocità e magari un vigile (dove sono??) Ma sarebbe stato troppo semplice, troppo logico!!!

Nome: Rugby Perugia
Commento: Aggressioni? Atti vandalici? Chi ha aggredito chi? Se qualcuno è stato aggredito perché non fa regolare denuncia? O si vuol drammatizzare? Quanto alla sbarra divelta stiamo aspettando che il Comune "sbobini" il filmato che dice di avere: se è stato uno del rugby non solo ci dissociamo, paghiamo i danni. Insieme al filmato della sbarra divelta vogliamo vedere, visto che è avvenuto proprio su quel punto, chi ha forzato la macchina di un nostro allenatore che ha lasciato la macchina lì fuori e l'ha ritrovata la sera tardi scassinata. 50 metri? A parte il fatto che sono 450 e non 50 dal parcheggio sud al campo, perché non rispondete a tutte le considerazioni che abbiamo fatto sul sito sugli accessi, sulla sicurezza, sul fatto che il percorso verde a certe ore è deserto etc.? E perché non risponde il Sindaco? Lei condivide in tutto e per tutto l’ordinanza attuale? E se sì, come supera le obiezioni?

Nome: Christian Zuccheri
Commento: Hey Renzo, solo una precisazione. Non sono 50 metri ma almeno 300 metri. Per me che lavoro non sono i 300 metri ma i 15 minuti o più di cui tristemente non mi posso permettere. Poi non fido a lasciare solo il mio figlio visto la gente che gira.

Nome: alessandro
Commento: lo spazio dove camminare in totale sicurezza c'è sempre stato al percorso verde; solo che agli amanti del "verde" risulta scomodo da raggiungere, preferendo l'ASFALTO. Io sono sia giocatore che allenatore ( perciò per me è un lavoro andare al campo). Sarei curioso di sapere cosa penserebbe la signora se una delle sue sovracitate "cento sbarre" le impedissero di parcheggiare sotto al posto di lavoro e la costringessero a camminare 200 metri per arrivarci. Sarei curioso di sapere se la signora delle cento sbarre abbia figli che facciano sport e se fosse costretta (sempre per una delle cento sbarre) a dover accompagnare il figlio a piedi per 200 mt, tornare alla macchina, andare al lavoro, rifare altri 200 metri per andare a riprendere il figlio e tornare. La soluzione per evitare 400 metri di camminata sarebbe far venire il figlio fino alle sbarre. Peccato che noi allenatori non possiamo lasciare minorenni. perciò deve camminare. E chi se ne frega del lavoro vero? Vorrei vedere la signora delle cento sbarre farsi una salutare e divertente camminata alle 10 e 30 della sera (quando finisce il mio allenamento) in mezzo ai famosissimi anziani e bambini e cani che popolano il percorso verde a quell'ora. Vorrei sapere la signora delle cento sbarre cosa ne pensa di lasciare la macchina fuori del percorso e ritrovarla scassinata... Fondamentalmente le persone sono tutti uguali; finchè un provvedimento non lede la propria di libertà va tutto bene. Mia cara signora cento sbarre le faccio un appello. Venerdi la invito ad assistere ad una giornata al campo da rugby, lasciare la macchina fuori e tornare da sola a casa alle 10 e 30 di sera dopo la sua camminata (come fanno le ragazze della nostra squadra femminile 3 volte a settimana). Che ne dice? Magari viene a parlare con qualche mamma dei nostri ragazzi e forse dopo ci penserà due volte prima di mettere cento sbarre.. Saluti

Nome: Paolo
Commento: L'articolo non tiene conto dei disservizi che la sbarra ha causato. Non parla del piccolo rugbysta minorenne che nonostante affetto da trauma cranico, ha visto arrivare i soccorsi con vergognoso ritardo a causa della sbarra chiusa, l'ambulanza intervenuta non era munita dell'apposita chiave. L'area del percorso verde così blindata è divenuta facile meta dei tossicodipendenti e spacciatori, perché ho visto una pattuglia dei Carabinieri ferma d'avanti alla sbarra 40 minuti per entrare ed uscire dal percorso verde. Durante l'attesa ho scambiato due chiacchere e avevano ricevuto segnalazione di spacciatori notati a fare la loro illecita attività liberamente grazie alla sbarra in questione. Se si da una notizia bisogna diffonderla come si deve. Un'impianto sportivo deve consentire l'accesso degli atleti, dei mezzi di soccorso e delle Forze di Polizia in maniera agevole. Se la Polizia Municipale poi rileva che le Ambulanze la Polizia i Carabinieri o gli atleti fanno infrazioni invece di comunicarlo al Sindaco come asserite erroneamente nell'articolo, provvedono a sanzionare, per non incorrere in reati gravi come l'omissione di atti d'ufficio. Quando si affrontano questi temi delicati ci vuole precisione. I vandali non sono di certo le persone che si servono degli impianti sportivi, le cui società pagano fior di quatrini a questo Comune poco attento alle esigenze delle stesse associazioni sportive.

Nome: Pino
Commento: usufruisco del percorso verde tanto da apprezzare la mancanza di quel movimento indiscriminato di auto e motorini ma mi servo anche della struttura del campo da Rugby per uso personale e per i miei bambini e vi garantisco che non è pensabile allontanare di 500 mt (e non 50 come dice qualcuno) una struttura sportiva dal proprio parcheggio. Quello che tutto il movimento rugbystico chiede è che si apra una trattativa per cercare delle soluzioni che siano adeguate per tutti. Come al solito siamo passati da un eccesso all'altro.... ce la faremo a trovare la GIUSTA VIA DI MEZZO?

Nome: poppy
Commento: C'e' qualcuno tra di voi signore/i che sa darmi un motivo (valido) per il quale nella zona di Pian di Massiano tutti gli impianti sportivi hanno un parcheggio adiacente, tutti ne possono usufruire,calcio, basket,pallavolo anchei bocciofili parcheggiano le loro auto a pochi metri dal percorso verde.Gli unici che non lo possono fare sono i rugbysti e i calciatori dilettanti che si allenano a fianco .Perche'????

Nome: Mariano Sartore
Commento: Quando una sbarra vuol dire libertà di costruire un articoletto inconsistente; quando una sbarra vuol dire libertà di ignorare la complessità dei bisogni; quando una sbarra vuol dire libertà di piegare la realtà ai propri bisogni, ignorando e infischiandosene di quelli altrui; quando una sbarra vuol dire libertà di non documentarsi e insultare gratuitamente e impunemente; quando una sbarra vuol dire libertà di esprimere giudizi sommari fondati su imprecisioni e errori; quando una sbarra vuol dire libertà di fomentare contrapposizioni tra una malintesa e generica tutela ecologico-ambientale e le reali e legittime istanze di comunità di utenti-cittadini; quando una sbarra vuol dire libertà di ignorare le vicende e la storia anche recente; quando una sbarra vuol dire libertà di rivelare la totale miopia rispetto a futuri possibili e auspicabili; quando una sbarra vuol dire libertà di invocare in ogni occasione misure reazionarie di controllo sociale; … questa “libertà” mi spaventa. Molto!

Nome: Gloria
Commento: Libertà non vuol dire illegalità. Senza controllo il percorso verde sta diventando un luogo poco sicuro...prostitute - drogati - spacciatori di stupefacenti....Quanta libertà grazie ad una sbarra! Ma ci rendiamo conto dove arriva l'ipocrisia! Per fare una bella passeggiata nella natura ci sono ampi spazi verdi proprio nel percorso verde, c'è il Monte Tezio, c'è tutta l'area boschiva di Monte Malbe...Non è obbligatorio poggiare i piedi sull'asfalto per respirare la natura, ma vi leggete quando scrivete?!

Nome: fabrizio
Commento: Sicuramente gli impianti sportivi sono situati in una zona bella ma complicata, ma i problemi per quello che riguarda noi allenatori o comunque me sono i seguenti: portare tutto il materiale, maglie palloni ecc.. rischiare di trovare l'auto forzata, quindi ipotetici danni alla vettura e al proprio contenuto, sicurezza il giorno 4 aprile l'ambulanza non aveva le chiavi per entrare! Vi scongiuro non parlate di cinquanta metri a piedi e svogliatezza perchè se uno giocatore è svogliato vi garantisco che non gioca a rugby!! Mi dispiace soltanto che quest'inverno a -7 nessuno era al percorso verde a correre. Mi dimenticavo che sono 12 anni che alleno e non ho mai avuto problemi con gli utenti del percorso verde

Nome: Giorgio Gabrielli
Commento: Anche io sono un giocatore/aspirante allenatore di rugby che passa le sue 12/16 ore a settimana la campo tra i vari allenamenti e volevo chiedere un paio di cose agli "amanti della sbarra". A che ora frequentate il percorso verde? In che periodi dell'anno? lascereste girare vostro figlio/a o parente sotto i 18 anni in giro per il percorso verde dopo le 20 e 30? Vi siete mai chiesti come mai fino ad ora le "signorine" hanno sempre battuto fuori o comunque lontano dai campi da gioco? non sarà mica che i famosi atleti che sfrecciano per il percorso verde(personalmente sono sempre andato a passo d'uomo e più lontano possibile da corridori/pedoni e bambini)animando la serata tengano lontane queste persone? Ringrazio chiunque avrà il coraggio di rispondere. P.s. chi ha rotto la sbarra ha sbagliato e non ha diritto di difesa

Nome: Andrea Milleni (sedicente sportivo)
Commento: Caro Renzo Zuccherini (in assenza di firma credo scriva il direttore) sentirsi dare del sedicente sportivo dopo 25 anni di sport attivo (rugby, pallamano, podismo) e altri 6/7 di attività volontaria gratuita come educatore ed allenatore per ciarca 10/15 ore a settimana è abbastanza singolare, per non dire offensivo. Nessuno di noi "pro auto" non riconosce che sia necessaria una regolamentazione della gestione ma poichè non utilizzavamo l'auto per andar a far la doccia o per evitare di fare i suoi famosi 50 metri la cosa viene vissuta come un sopruso. Ci sono persone che devono portare materiali per permettere ai ragazzi di giocare e di vivere un posto, genitori che devono accompagnarli tra un'attività e l'altra per non dire dei mezzi di soccorso. Tutto questo per 10 mesi all'anno, almeno. Se a queste ragioni vengono anteposte quelle di chi (legittimamente) chiede uno spazio per andare a spasso 10 weekend all'anno la cosa, chiudendo da un giorno all'altro l'accesso a delle strutture, la cosa viene vissuta come un sopruso. Attenzione a tutelare soltanto i frequentatori occasionali e non chi vive i luoghi costantemente durante l'anno, il rischio è quello di desertificare i territori, centro storico docet.. vi faccio notare una piccola cosa, tutti i parchi di Perugia chiusi al traffico sono DESERTI... verbanella, pincetto, santa margherita posti stupendi (sicuramente più belli di Pian di Massiano) dove passeggiare tranquillamente ma senza un'anima ed una vita. Pian di Massiano è sport ma gli sportivi hanno di bisogno di spazi per arrivare a fare sport, ciclisti e podisti hanno il loro parcheggio, il calcio ha il proprio, chi va in palestra idem, noi ne vorremmo soltanto uno, non quello specifico dov'è ora ma un parcheggio vicino e pure velocemente, grazie.

Nome: Eleonora
Commento: Ciao a tutti, sono una giocatrice della squadra femminile di rugby, che usa quindi l'impianto all'interno del Percorso Verde. Non entro nel merito di chi preferisce farsi due passi sull'asfalto anzichè la parte realmente "verde" del percorso (che io uso per correre). MA. Vorrei far presente a chi legge, che la sera, in corrispondenza della bocciofila, contigua al percorso verde, c'è un parcheggio/stradina frequentatissimo. Per quelle auto nessuno dice niente. Possono parcheggiare praticamente DENTRO al Percorso Verde. Fateci caso, amanti del "verde". Intanto ditemi per quale motivo noi atlete, che ci alleniamo dalle 20 alle 22, dovremmo prendere confidenza con le signorine che aspettano i clienti accanto alle nostre macchine.

Nome: Mari
Commento: La cosa che lascia basiti è che i "rugbisti" utilizzano, credo, una struttura comunale. Una cosa di tutti che penso sia stata data a Rugby Perugia in gestione. Invece ne parlano come di una loro proprietà. Pretendono tutto: dissuasori, vigili urbani, pass e non riconoscono niente a chi contribuisce a dargli la possibilità di fare sport e di farlo fare ai loro figli e nipoti. Per quanto riguarda l'allenatore che non vuol fare un po' di strada a piedi per non perdere tempo lo inviterei di andare a chiedere cosa fa chi lavora, per esempio, al Silvestrini: quanto deve arrivare prima per trovare il posto e dare il cambio in tempo. Quanto è lontano dal reparto il posto che trova. Se ci sono furti eccetera. Confesso che da un allenatore mi sarei aspettato maggior tolleranza e rispetto per gli altri. Chi fa sport ed educa allo sport non dovrebbe mai avere nemici.

Nome: Gianluca Russo
Commento: Buonasera a tutti, sono un rugbista ed ex podista, quindi ho calpestato il suolo del Pecorso Verde per tanti anni e per tanti Km. Di certo non è una questione di preparazione fisica il percorrere il tragitto dalla sbarra al campo col borsone in spalla, anche se dopo una giornata di lavoro e anche se non sono proprio 50 metri (tale misura, come riferimento è ben minore del lato corto di un campo...). Quel che si chiede è semplicemente di rispettare tutti i fruitori dell'area e tutte le regole. Chi va al campo, visto che stranamente c'è un parcheggio, può andare al campo, ma c'è anche un limite di velocità di 20 km orari. Abbassiamolo a dieci. Ma facciamolo rispettare. Mettiamo dei dossi artificiali. Mandiamo vigili o personale SIPA a controllare magari gli eventuali permessi ai tesserati, le infrazioni. Mettiamo un numero massimo di auto parcheggiabili e il resto fuori. E per fuori intendo negli appositi parcheggi. Non su entrambi i lati della strada che costeggia il laghetto del percorso, riducendola ad una sola corsia. Non in mezzo alla carreggiata nella strada che va all'arco di Ingegneria. Stranamente di questo nessuno si è mai lamentato. Come nessuno dice di chi sono i bravi bimbi che sfrecciano col motorino e vari scooter, giocano davanti al nostro impianto e poi lasciano un porcile. Personalmente, quando era aperta la sbarra entravo con l'auto se dovevo allenarmi a rugby, ingranavo la prima e lasciavo andare la macchina senza gas. Se invece dovevo correre o se la stagione era finita parcheggiavo direttamente fuori. Per ragioni lavorative circa la manutenzione del campo potrei usare le chiavi e aprire la sbarra, ma non lo faccio. Forse sono stupido, sicuramente prolisso, ma ancor più sicuramente so di non comportarmi male e che non sarebbe difficile che tutti andassero in questa direzione. Grazie.

Nome: luca
Commento: Condivido le parole di Anna e purtroppo devo dire che non tutte le minoranza sono uguali. Ci sono minoranze giudicate non utili al voto o non di interesse strategico come ad esempio è stata ed è tutt'ora trattata quella minoranza (400 famiglie)che ha a che fare con il rumore del minimetrò "sanato" per finta solo per legge e stop, o quelle che invece hanno un trattamento diverso come quei ragazzi di quella minoranza del centro sociale di ponte san giovanni che fecero irruzione durante un consiglio comunale senza subire conseguenze significative anzi risolvendo il problema di loro interesse.....purtroppo credo che il rugby appartenga al primo tipo di minoranza......

Nome: Rugby Perugia
Commento: Nessuno risponde ad Anna? Lì ci sono gli impianti sportivi da 30 anni e come qualunque luogo pubblico debbono poter essere raggiunti in relativa comodità e sicurezza. A chi danno fastidio poche auto dopo le 8 di sera? Per il pomeriggio abbiamo proposto soluzioni alternative a sbarra chiusa che il Comune ha respinto senza motivare. Trovate giusto chiudere un impianto? Condividete tutto dell’ordinanza del comune? Se lo facessero a casa vostra sareste contenti? Su rugbyperugia.it trovate la cronistoria della vicenda. Rispondete e portate argomentazioni diverse dalla nostra, le pubblicheremo e saremo lieti di rispondervi. Se non le avete insistete pure nel vostro eloquente silenzio. Abbiamo invitato il Sindaco ad un pubblico confronto insieme anche a chi la pensa diversamente, vediamo se lo accetterà. Saluti. Rugby Perugia

Nome: mary
Commento: MA FINIAMOLA DI RACCONTARE BAGGIANATE !!!!!NEGLI ULTIMI 5 LUNGHI ANNI DI APERTURA DELLA SBARRA, SONO ENTRATI "CANI E PORCI" : CENTINATI DI SUV E MOTO CON A BORDO AITANTI "SPORTIVI" CHE SFRECCIAVANO A TUTTA VELOCITA'AD OGNI ORA DEL GIORNO ALL'INTERNO DEL PERCORSO VERDE, COPRENDO DI INSULTI E MINACCE CHIUNQUE TENTASSE DI OPPORSI ALLA LORO FOLLE CORSA (ANZIANI, INVALIDI, SPORTIVI VERI E SEMPLICI FRUITORI DELLE AREE VERDI). E QUESTA SAREBBE "DEMOCRAZIA" ?????? BEN VENGA NON UNA, MA CENTO SBARRE!

Nome: Renzo
Commento: E' davvero imbarazzante che delle associazioni sportive si mettano a difendere il "diritto" di arrivare in automobile fin dentro gli impianti. Si tratta di una cinquantina di metri, che atleti (parliamo di rugby!) di tutte le età dovrebbero essere in grado di percorrere senza problemi (molto meno di un campo di gioco): eppure, non una parola sulle aggressioni e sugli atti vandalici, che non sono certo gesti e atteggiamenti da sportivi. Che aspettate a denunciarli e a dissociarvi apertamente?

Nome: ANNA
Commento: Premettendo che gli atti vandalici non sono segno di civiltà, mi trovo però a sottolineare che non è nemmeno consono al vivere democratico dimenticarsi che gli impianti sportivi siti a Pian di Massiano sono un fatto oggettivo e che è vergognoso dimenticarsi dei diritti di minori e dei loro genitori e nonni che li devono accompagnare andata e ritorno, entrata e uscita mentre al contempo devono combaciare i loro vari impegni giornalieri in quanto persone che lavorano e non hanno il tempo oppure la forza di fare passeggiate. Sottolineo che non è giusto che siano loro a pagare l'inefficienza di un Comune che non è riuscito in tanti anni a trovare la soluzione, che esiste certamente!!! Aggiungo che alle 20.15-30 finiti gli allenamenti numerosi minori sono costretti da soli o con i genitori o nonni sfiniti a "passeggiare" per il parco, luogo non consono per questo a quell'ora per svariati motivi. Tra l'altro a quell'ora non vi è anima viva a cui arrecare fastidio. Per cui la sbarra dopo le 20.00 dovrebbe consentire il passaggio ai campi perchè è un diritto anche se solo di una minoranza. Viceversa, ritengo che sia una miopia, una mancanza di rispetto ovvero, una presa di posizione che personalmente non trovo democratica. Un saluto democratico Anna ( mamma di un rugbysta minorenne)

Nome: cris
Commento: Speriamo bene: ieri con la sbarra chiusa sembrava un altro mondo.Ci saranno state mille persone : bambini liberi di scorrazzare e cani a volontà. Sembrava un paese civile. Ma quanto durerà?

Nome: maria
Commento: A partire dal titolo l'articolo è interessantissimo e dimostra ancora una volta, se ce ne fosse stato bisogno, il senso civico di una parte dei nostri concittadini per il rispetto delle regole. Regole poste fra l'altro per tutelare la salute e il benessere di tutti in una zona a ciò deputata. Mettere una sbarra per permettere a chi ama e rispetta la natura di avere, finalmente, uno spazio "per respirare", deve essere stato un vero insulto per chi dell'auto ha creato un mito. Del resto non è una novità la sacralizzazione dell'auto fatta dagli italiani nel corso degli ultimi decenni. Mi auguro fortemente che il buon senso e l'impegno dell'Ammninistrazione Comunale prevalgano. Un sentito "Grazie" alla Tramontana da parte di tantissimi cittadini indignati dai ripetuti abusi perpetrati ai danni dei più deboli (bambini, anziani, animali e della natura in generale)

Redazione "La Tramontana"- e-mail info@latramontanaperugia.it
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