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Piena riuscita delle Giornate del Bartoccio: i Perugini si riappropriano della loro maschera
Piena riuscita delle Giornate del Bartoccio: i Perugini si riappropriano della loro maschera
Poesia, musica, conversazioni, fumetti, video, e altri linguaggi per far rivivere il Bartoccio nel mondo di oggi
Si sono concluse le iniziative delle Giornate del Bartoccio, con piena soddisfazione degli organizzatori sia per la qualità degli interventi e degli spettacoli, che per la partecipazione e l'entusiamo del pubblico. Notevole la varietà dei linguaggi utilizzati. Ricordiamo le tappe della manifestazione che ha riportato alla ribalta l'antica maschera perugina del Bartoccio. Lunedi 13 febbraio, al teatro Morlacchi, davanti a un pubblico folto malgrado i "postumi" delle nevicate, nell'Accademia del donca coordinata da Sandro Allegrini, dopo un'introduzione sonora di organetto e tamburello di Giuseppe Calzoni e Marcello Ramadori, Claudia Minciotti Tsoukas ha presentato il volume a fumetti di Renzo Zuccherini e Marco Vergoni, Le molte vite del Bartoccio, Ali&no editrice, insieme agli autori; Leandro Corbucci e Gianfranco Zampetti hanno letto delle Bartocciate storiche, mentre Leandro Battistoni faceva scorrere le immagini del Bartoccio.
A seguire la recitazione della Bartocciata, scritta da Giampiero Mirabassi e da lui interpretata in duetto con Mariella Chiarini, con la sottolineatura musicale del tamburello di Marcello Ramadori. Una Bartocciata tra il nostalgico e il lirico, tra la ricerca storica e l'attualità, che ha avvinto il pubblico. Intanto, nell'atrio del teatro, era in mostra la statuetta del Bartoccio di Carla Schucani, prelevata dalla vetrina della pasticceria Sandri dove peraltro sarebbe ritornata l'indomani insieme alla Rosa sua moglie, in occasione di San Valentino. La vetrina di Sandri è stata dedicata al Bartoccio per tutta la settimana.
Mercoledi, nel foyer del teatro Morlacchi, davanti a un pubblico attento e numeroso, che la saletta non riusciva ad accogliere tutto, si è parlato di marionette e di burattini: due forme di teatro di figura caratteristiche, la prima, del teatro "da camera" aristocratico o alto-borghese, da salotto, e la seconda del teatro popolare, di strada. Simonetta Innamorati e Mariano Guardabassi ci hanno quindi introdotto al mondo di Anna Maria Guardabassi, che per decenni si dedicò alle marionette e in particolare alle Bartocciate, piccole farse in dialetto che aggiungeva alle sue commedie. Un video ci ha restituito qualcosa di quel mondo.
A sua volta, Mario Mirabassi ha tratteggiato la storia e le caratteristiche del teatro di figura, con particolare attenzione ai burattini e al mondo popolare che intorno a loro si muoveva e attraverso i burattini trovava espressione. I burattini non nascono, infatti, come divertimento per bambini (lo sono diventati solo negli ultimi decenni), ma come spettacolo popolare, destinato a tutti e intorno a cui si accalcavano persone di ogni età. Al termine della conversazione, i partecipanti sono saliti al terzo ordine del teatro, dove hanno potuto ammirare le deliziose marionette e le accurate scenografie costruite da Anna Maria Guardabassi, con tanta attenzione ai particolari e tanta inventiva nel rendere gli aspetti più minuziosi delle scene rappresentate.
Infine, sabato 18 alla Sala dei Notari si è avuto lo spettacolo di burattini e contastorie preparato dal laboratorio Tieffeu su testi di Renzo Zuccherini, con scene e disegni di Marco Vergoni e con la regia di Mario Mirabassi: in una sala gremita di adulti e di bambini, di giovani e meno giovani, il Bartoccio si è lanciato in una serie travolgente di scenette, battute, situazioni, che rispecchiano la vita di oggi e i suoi problemi rovesciandoli nel ridicolo e nel grottesco. Applausi e risate hanno accompagnato la rappresentazione, che puntava al mondo adulto per "castigare ridendo" i difetti e i vizi della nostra società, ma riusciva anche felicemente a divertire i bambini con la comicità delle situazioni e dei colpi di scena. Mario Mirabassi era il "contastorie"; con lui, ad animare i burattini, erano Daniele Severi, Alessandro Sanzone e Emanuela Brugnami; all'organetto, Valerio Saini (con la consulenza musicale di Giancarlo Palombini).
Nome: simonetta Commento: Caro Renzo,
il pomeriggio alla Sala dei Notari è stato veramente piacevole e, durante lo spettacolo, ho rivissuto quell'allegria delle Bartocciate; stavolta insieme a tanti altri Perugini, nella nostra bellissima sala con tanti giovani genitori che si divertivano come i loro figli! Mirabassi, poi, è una forza della natura... anche i suoi ragazzi sono stati molto bravi. Complimenti a tutti
Simonetta Innamorati
Nome: giose' Commento: Caro Renzo,
per un perugino che vive fuori Perugia da diverso tempo, le tue iniziative mi fanno respirare la vecchia e cara tramontana......
Grazie