I servizi pubblici
Sono servizi pubblici perché servono a tutti, e perché sono di tutti: per questo non siamo d'accordo con le privatizzazioni
Se in questi giorni di neve, malgrado gli inevitabili disagi, siamo riusciti (almeno in gran parte di Perugia) a mantenere un livello "normale" di vita civile, lo dobbiamo al lavoro silenzioso e all'impegno di tutti coloro che lavorano nei servizi pubblici: dai trasporti all'elettricità, dall'acqua alla pubblica sicurezza alla sanità alla nettezza urbana alla spalatura della neve alla protezione civile e così via: a loro, che spesso nemmeno conosciamo e di cui non vediamo il lavoro, va il nostro ringraziamento.
Spesso ci accorgiamo di loro solo quando qualcosa non funziona, quando c'è qualche problema (e magari ce la prendiamo con l'impiegato o l'autista di turno): ma questa è la caratteristica di tutti i lavori di mantenimento, che, se funzionano, non si vedono; anche a casa nostra, se tutto è ordinato e pulito non si vede niente, ma se abbiamo dimenticato di togliere la ragnatela, chiunque entra la vede subito.
Questa è anche la caratteristica che rende indispensabili i servizi pubblici, e rende indispensabile il fatto che siano "pubblici", che funzionino non perché danno profitto ma perché servono a tutta la comunità e la rendono tale: dei servizi privati non hanno interesse a curare le aree marginali, le più povere, le meno abitate, ecc., e portano sempre a trasformare la comunità in una gazzarra di interessi.
Dal buon funzionamento dei servizi pubblici, e dai miracoli "normali" (quando l'autobus arriva nel paesino, apriamo il rubinetto e esce l'acqua, pigiamo l'interruttore e si accende la luce, chiediamo aiuto e arriva il 113, ...), si vede il livello di civiltà e di democrazia di una comunità. I disservizi vanno denunciati, ma per avere servizi pubblici migliori e meglio attrezzati, non per denigrare il pubblico a favore del privato.