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Inquinamento da Pm10: operare scelte coraggiose sulla mobilità urbana
Inquinamento da Pm10: operare scelte coraggiose sulla mobilità urbana
Il principale responsabile dell'inquinamento atmosferico risulta essere il traffico veicolare
Repetita iuvant. Periodicamente ci dobbiamo occupare della qualità dell'aria, visto che non vengono messe in campo azioni mitigatrici, quando cioè si verificano le condizioni meteo favorevoli all'aumento dell'inquinamento atmosferico. Basta consultare il nostro sito all'indirizzo:
Contro la mal'aria (dossier di Legambiente “Mal'aria in città 2011”) non esiste un solo rimedio, ma una complessità di possibili soluzioni o mitigazioni. Lo ripeteremo fino allo sfinimento. Allora piste ciclabili, dissuasori di velocità, zone 30, corsie preferenziali per i bus con razionalizzazione e ottimizzazione delle corse, car-sharing, car pooling, tasse d’ingresso, piedi bus, domeniche senz’auto, ecc., molte di queste iniziative si possono fare anche con costi ridotti, addirittura prossimi allo zero. Ciò nonostante ogni anno a gennaio/febbraio ci troviamo nella medesima situazione di emergenza Pm10. In questo mese di gennaio la centralina di Ponte S. Giovanni, risultata la peggiore del comune di Perugia, ha già fatto registrare 11 superamenti del limite di concentrazione giornaliera. Certo il massimo dei superamenti annui di 35 è ancora lontano, ma non dimentichiamo che, mentre la legge permette di azzerare i superamenti al 31 dicembre, nei nostri polmoni non vige la stessa legge, specie in soggetti sensibili. L'esposizione continuativa all'inquinamento atmosferico porta gravi danni alla salute come dimostrano ormai sempre più i numerosi studi scientifici.
E' altresì chiaro che il principale responsabile dell'inquinamento atmosferico risulta essere il traffico veicolare, che a Perugia vanta un rapporto altissimo: 69 auto ogni 100 abitanti.
Perciò chiediamo, come cittadini, di risparmiarci la storia delle caldaie, delle fabbriche e di altri fattori poco determinanti. Informiamo che durante le giornate di più grave inquinamento i soggetti sensibili rimangano in casa e gli altri usino la mascherina. E troviamo il coraggio di operare scelte strutturali organiche sulla mobilità urbana. Sì, proprio adesso che siamo in crisi.
Nome: Andrea Commento: E' proprio per questo, per liberarci dell'inquinamento automobilistico (polveri sottili, acustico, occupazione del suolo) che va favorito il trasporto alternativo compreso il minimetrò sfavorendo quello automobilistico: per esempio non consentendo l'attraversamento dell'acropoli per Piazza IV Novembre.